Tanto scomodo da finire i suoi giorni in un carcere americano, vittima di un sistema che temeva le sue eretiche teorie, Wilhelm Reich (1897-1957) fu uno dei pensatori più originali di questo secolo.
Precedentemente rimosso dalla cultura contemporanea, oggi torna nuovamente in auge per le possibili applicazioni scientifiche delle sue teorie connesse anche agli UFO.
Wilhelm Reich è stato uno scienziato controverso ma razionale, scopritore del principio orgonico,una energia vitale, cosmica e primordiale, onnipresente in natura, suscettibile di sperimentazioni e misurazioni mediante speciali “accumulatori orgonici” che egli usava anche per scopi terapeutici.
Il suo lavoro scientifico (dagli anni ’20 agli anni ’50), incentrato sulla scoperta di questa “fonte generatrice di energia”, lo convinse che potesse trattarsi della causa generante gli UFO, e che questi stessi potessero essere facilmente catturati mediante l’utilizzo di particolari apparecchi quali il “cannone orgonico”. Infatti, durante le operazioni con il “nubifugatore” (o cloudbuster) ideato da Reich per creare pioggia e vegetazione nel deserto dell’Arizona, furono avvistati numerosi UFO.
Lo psicoanalista austriaco durante le sue osservazioni asseri’ che gli UFO erano una delle cause della desertificazione e che non solo erano ostili perché interferivano con i suoi esperimenti ma, consumando l’enegia orgonica dell’atmosfera, espellevano scarichi di energia letale decomposta che dissolveva le nubi.
Un giorno decise di puntare il “nubifugatore” verso uno di questi oggetti volanti, e constatò che esso tendeva a perdere di consistenza e a diventare sempre più fioco fino a scomparire del tutto: ciò dimostrava la sua teoria secondo la quale gli UFO sarebbero composti da energia! In seguito molti ufologi, affascinati dalle speculazioni di Reich, ripercorsero i suoi procedimenti tecnici mediante l’uso del “nubifugatore”, ma non riscontrarono una relazione tra apparizioni di dischi volanti e loro avvicinamenti ostili o atti ad interferire con le variazioni atmosferiche.
Tuttavia non mancarono vasti plausi tra alcuni studiosi, come ad esempio Trevor James Constable, che si avvalse delle sue scoperte per supportare le teorie sulla esistenza di plasmi o amebe luminose viventi presenti nella nostra atmosfera, e divenendo un suo accanito sostenitore. Un misterioso scienziato, Thomas Bearden, che sostenne di aver lavorato al Pentagono, cercò di sfruttare dei sensitivi per tentare di smaterializzare un UFO apparso in cielo, seguendo dettagliatamente le annotazioni di Reich sulla possibile composizione e decomposizione di questi oggetti volanti non identificati; non ci è tuttavia noto se poi fosse riuscito o meno in questa curiosa impresa.
I “seguaci” del pensiero di Reich tutt’oggi sono ancora molti: Michael Hesemann (durante una conferenza a Locarno), riferendosi al caso degli UFO apparsi più volte a Carlos Diaz presso Tepotzlan in Messico (come sferoidi luminosi, mutanti di colore e fluttuanti nell’aria), avrebbe più volte asserito che essi potessero essere una sorta non solo di “navi di luce” ma di “navi di vita”…
Ossia non artifici “techno” ma strane entità biologiche, che si nutrono di particolari vibrazioni fisico-chimiche, soggiacenti alle emozioni umane ed alle variazioni di Gaia (nostro pianeta in senso globale) e, dunque, perfettamente simili agli UFO studiati da Reich ad Orgonon (località del Maine, dove sorgeva il laboratorio dello psicanalista).
E come dimenticare la “fisica eterea” di Rudolf Steiner interamente basata su Reich, il quale ritenne possibile l’esistenza di creature simili ad amebe, ne solide né liquide né gassose, ma appartenenti al quarto stato della materia, e spesso non facilmente visibili? E se fossero sempre gli stessi UFO che lo psicanalista austriaco disse di aver osservato e cercato di catturare molte volte durante i suoi esperimenti?
Ma il pensiero di Reich, che ha segnato un’epoca, non solamente psicologicamente ma anche ufologicamente, affascina moltissimo anche il mondo scientifico ufficiale. A giudizio di alcuni fisici tedeschi (sostenitori delle idee di Tesla e Boscovich), Reich avrebbe trovato qualcosa di sconvolgente e avrebbe potuto realmente costruire apparecchiature per attrarre e incapsulare queste energie che – a quanto sembra – si presentavano in forma di “amebe di luce”.
E qui si ritorna agli UFO, nell’accezione di fenomeni luminosi anomali osservati in atmosfera. Attualmente a Tubingen, un team di scienziati tedeschi sta proseguendo le ricerche di Wilhelm Reich, sfruttando alcune parti delle asserzioni contenute nella sua cosmologia orgonica, che somiglia straordinariamente a quella sostenuta dalla moderna “fisica del plasma”.
Pur ammettendo che la teoria di Reich non sia pienamente scientifica, alcuni di loro associano intuitivamente ed audacemente l’energia orgonica alla ZPE (energia fisica di punto zero del vuoto) e ad una sorta di fluttuazione quantistica del “prana”. REICH ED IL SUO RAPPORTO CON GLI UFO Il figlio di Wilhelm Reich, Peter, scrisse “A Book of Dreams” (“Un Libro di Sogni”) e, durante una conferenza stampa., disse: “La vita di mio padre è stata come un film di fantascienza degli anni ’50”.
Il video musicale di K. Bush (cantante che si ispirò a Reich per realizzare il disco “Cloudbusting”) ha ricreato esattamente l’immagine di un uomo sempre in bilico tra realtà e fantasia (magistralmente interpretato dall’attore canadese Donald Sutherland n.d.r.).Quando egli arrivò ad Orgonon la gente pensò che fosse Frankenstein. Lui, invece, voleva solo essere un eroe”.
Successivamente, quando gli fu chiesta l’opinione di suo padre sugli UFO, egli rispose che un giorno egli gli confidò di essere stato rapito da uno di questi oggetti volanti; ma non aggiunse nient’altro riguardo a questa presunta esperienza. Peter Reich sottolineò però il fatto, che, negli ultimi tempi, gli UFO erano diventati una specie di fissazione per suo padre perché li vedeva sempre più come ostacoli, minanti i suoi progetti di riequilibrare l’energia orgonica presente nei luoghi ove faceva uso delle sue apparecchiature di “nubifugazione”.
Nel 1954 in Oregon, Reich ebbe il primo avvistamento di un oggetto volante anomalo che si stagliava sullo sfondo buio della montagna, e da quel momento iniziò ad interessarsi di dischi volanti, leggendo molti libri ed interessandosi a racconti inerenti possibili UFO crash avvenuti in America. Giunse a sostenere infine che gli UFO potessero provenire dallo spazio e che sfruttassero l’energia cosmica per la propulsione e per il controllo del campo gravitazionale (tesi che venne poi sostenuta dal professor J. McDonald e dal maggiore D. Keyhoe).
La sua conclusione fu quella che sarebbe stato possibile ottenere la propulsione che utilizzano gli UFO, mediante l’energia orgonica massa esente, che, secondo la sua teoria, era responsabile di ciò che veniva definita energia gravitazionale. E molti ritengono che l’aver rivelato queste ipotesi al governo statunitense gli costò la condanna alla carcerazione.
Di Reich rimane non solo un vademecum teorico sulla possibile composizione degli UFO, ma anche un significativo testamento spirituale: “Io non credo che il nostro Universo sia costituito da spazio vuoto: questa teoria che riduce tutto al nulla statico è una creazione degna del carattere dell’uomo di questa epoca, che si rifiuta di negare la consapevolezza che l’Universo sia madido di energia vitale, pulsante, secondo differenti ritmi, e completamente funzionale, non relativistico. Ed in questo ‘cosmo’ l’uomo, finalmente riequilibrato e consapevole, potrà scoprire nuovi fenomeni vitali, soggiacenti a principi energetici non dissimili dai suoi propri…”.
Ed il sogno di questo eclettico ed eretico studioso sembra oggi, grazie agli sviluppi delle discipline fisiche e cosmologiche, non troppo lontano dalla realtà.