Spezzare il legame tra gli atomi dei pesticidi e degli agenti nervini: un nuovo metodo per bonificare siti e oggetti dagli UsaNeutralizzare la tossicità di sostanze come i pesticidi o i gas nervini, tristemente noti quando si parla di attentati o guerre chimiche, senza che questo abbia effetti collaterali. È quanto stanno tentando di fare i chimici David Atwood, Daniel Williams e collaboratori delle università del Kentucky e del Kennesaw State (Usa).
I ricercatori hanno sperimentato un composto, noto come Salen (contrazione di aldeide salicilica e etilene diammina), le cui caratteristiche lo rendono non solo sorprendentemente efficace, ma anche economico e privo degli effetti collaterali associati ai metodi attualmente usati per le decontaminazioni di siti e oggetti.
Molte delle sostanze impiegate, infatti, sono di difficile applicazione: le candeggine sono infiammabili o corrosive, i reagenti che agiscono per idrolisi alcalina (in cui una molecola viene scissa in presenza di acqua) hanno bassa efficienza, gli acidi possono essere più tossici degli agenti contaminanti.
La principale proprietà del Salen è quella di rompere i legami interni delle molecole in cui è presente il fosforo, quali si trovano nei pesticidi o negli agenti nervini. “La nostra ricerca”, spiega Atwood, “è la prima dimostrazione che i contaminanti possono essere disattivati attraverso una reazione diretta. I prodotti non tossici della reazione sono solidi e possono quindi essere facilmente trasportati o smaltiti.” Secondo gli autori la tecnica potrà essere utilizzata, tra le altre cose, per bonificare veicoli o altri oggetti che sono stati esposti ai veleni, senza comprometterne l’integrità.[/size=12]
FONTE: galileonet.it