Ma sarà vero? Secondo Braden basta un piccolo spostamento di percezione che permetta di alimentare pensieri e visioni diverse da quelle che comunemente alimentiamo.
Una comunicazione che si nutre di un linguaggio universale. Quello della Matrix. Tutto nel nostro mondo è collegato a tutto. Questo è quanto. Realmente! Queste le nuove scoperte che cambiano tutto e che assolutamente scuotono i fondamenti della scienza, come oggi la conosciamo.
“Va bene” voi direte “Abbiamo già sentito parlare di questo”. “Che cosa rende, quindi, questa conclusione così differente? Che cosa significa veramente essere così connessi?”.
Queste sono buone domande e le risposte possono sorprendere. La differenza fra le nuove scoperte e ciò che abbiamo creduto in precedenza è che nel passato ci siamo detti semplicemente che il collegamento esiste. I nuovi esperimenti, tuttavia, ci portano un passo più avanti. Al fatto che siamo tutti collegati e connessi al tutto, la ricerca ora aggiunge e dimostra che il collegamento esiste grazie a noi – nello specifico grazie alla nostra coscienza.
Il nostro essere connessi ci dà il potere di scozzare il mazzo a nostro favore quando si tratta del momento di giocare con la vita. In ogni cosa, dalla ricerca della relazione d’amore alla cura delle persone care, all’adempimento delle nostre aspirazioni più profonde e la pace nel mondo, siamo una parte integrante di tutto ciò che sperimentiamo ogni giorno. Che le scoperte mostrino che possiamo usare coscientemente tale connessione apre la porta a poco di meno che alla nostra opportunità di gestire lo stesso potere che guida l’intero universo.
Attraverso il collegamento che vive dentro di te, me ed ogni essere umano che cammina sulla terra siamo in linea diretta con la stessa forza che genera tutto, dagli atomi e dalle stelle al DNA della vita!
Ci è un piccolo stop, tuttavia. Il nostro potere di fare ciò è dormiente fino a che non lo svegliamo. La chiave per svegliare tale stupefacente forza è che dobbiamo optare per una piccola variante nel modo in cui ci vediamo nel mondo.
Con un piccolo spostamento di percezione possiamo toccare con mano la forza più potente dell’universo per affrontare persino le situazioni che appaiono impossibili. Accade quando ci permettiamo un nuovo modo di vedere il nostro ruolo nell’universo. Quel “piccolo spostamento” di cui abbiamo bisogno è vederci come componente del mondo piuttosto che separati da esso. Il modo per convincersi che siamo veramente parte di ogni cosa che vediamo e sperimentiamo sta nel comprendere come siamo connessi e che cosa significa tale connessione.
Attraverso il collegamento che unisce tutte le cose, quella “sostanza” che costituisce l’universo – onde e particelle di energia – sembra fare cose che infrangono le leggi di tempo e di spazio come li conosciamo oggi attraverso la fisica convenzionale. Dal DNA dei nostri corpi, agli atomi di tutto il resto, le cose in natura sembrano condividere informazioni più velocemente di come Albert Einstein aveva predetto dicendo che niente avrebbe mai potuto viaggiare più veloce della luce.
Negli esperimenti di laboratorio, le particelle sono state documentate in due posti allo stesso tempo, tra di loro connesse anche se sono separate da distanze di molte miglia, e in grado di guarire se stesse e perfino viaggiare nel tempo! Storicamente, tali fenomeni erano riconosciuti impossibili. Appaiono però non solo possibili, possono anche mostrarci qualcosa di più delle interessanti anomalie di piccole particelle. La libertà di movimento che le particelle quantiche dimostrano può rivelare come il resto dell’universo funzioni quando rivolgiamo lo sguardo oltre ciò che conosciamo della fisica.
Mentre questi risultati possono suonare come lo scritto di un episodio futuristico di Star Trek, sono proprio ora sotto l’esame accurato degli scienziati contemporanei. Singolarmente, gli esperimenti che producono tali effetti sono certamente interessanti e meritano più ricerca. Considerati insieme, tuttavia, suggeriscono anche che non possiamo essere limitati dalle leggi della fisica così come crediamo. Forse le cose possono viaggiare più velocemente della velocità della luce e forse possono essere in due posti allo stesso tempo! E se le cose possono, perché noi noi?