La foto è palesemente scattata a un velivolo con livrea colorata, l’alonatura del colore creata dagli algoritmi di compressione JPG ha “allargato” l’ area colorata stessa (il confine tra due colori nelle immagini JPG è sempre “sporcato” da questa sfumatura artificiale, basta aprire una qualsiasi foto JPG per sincerarsene)
L’effetto citato aumenta quando i due colori confinanti sono complementari, oppure c’è una differenza notevole di densità tra di loro.
Conclusione:
Straker pezzentone e fototecnico (mancato)abusivo!!!”
Abbiamo volutamente lasciato gli strafalcioni nella compilazione del testo e le frasi squisitamente “scientifiche”, al fine di palesare l’onestà intellettuale, la competenza e l’eleganza di siffatti personaggi che, pur di negare l’innegabile, si cimentano in discorsi ammantati di scientificità, ma basati giocoforza su fondamenta di argilla. Curioso il fatto che in questo caso i prodi del C.I.C.A.P. siano ricorsi ad un consulente fotografico che si occupa (o tenta), oltre che di insultare gratuitamente, di U.F.O. Incredibile.
L’aereo “con la coda gialla” (sic!) sarebbe quello riprodotto nei fotogrammi di seguito, tratti da una ripresa video eseguita agli inizi di maggio 2010 dall’amico Mr.Jones.
Nelle sequenze e nelle elaborazioni grafiche si possono osservare diversi particolari a dir poco inquietanti. Notiamo, infatti, che, nella parte inferiore della fusoliera di questo non ben identificato velivolo, appare una sorta di ordigno dalla forma ovale, schiacciato sulla direzione verticale e che presenta una protuberanza semisferica nella zona inferiore centrale. L’oggetto è di dimensioni notevoli, in tutta evidenza sfalsato rispetto al baricentro dell’aereo e risulta essere di color ocra con alcune zone tendenti al rosso.
Per quanto concerne il velivolo, immancabilmente seguito da due dense scie che non sono certo di vapore acqueo, si deve rilevare che incrocia vola ad una quota approssimativa di 2.000 metri e presenta alcune anomalie sulla fusoliera, evidenziate nel seguente fotogramma.
Si possono osservare delle linee d’ombra che paleserebbero la presenza di una protuberanza nella zona centrale della fusoliera, leggermente in avanti rispetto alla “palla da baseball” apparentemente agganciata al velivolo.
Dagli elementi raccolti si può rappresentare graficamente l’aereo nel modo esposto in figura. E’ evidente che nessun aereoplano è in grado di decollare o atterrare con una “zavorra” del genere, per ovvi motivi aerodinamici, perciò ci si chiede non solo di quale oggetto si tratti, ma anche come è giustificabile la presenza di un apprato simile al di sotto di uno di quei velivoli che, sempre con minor senso del ridicolo, la disinformazione spaccia per comuni aerei di linea.
A questo punto le ipotesi sono diverse
Come chiarito, un aereo non può assolutamente decollare o atterrare con quell’ovale in qualche modo agganciato alla fusoliera, poiché il suo profilo è incompatibile con le esigenze aerodinamiche del velivolo. La forma caratteristica indurrebbe a pensare quindi ad un accostamento in volo ad opera di un “oggetto estraneo”. Un’altra ipotesi è ancora più incredibile, ma solo all’apparenza, perché la sagoma indefinita del velivolo depone a favore dell’immagine olografica. In ogni caso, questa è la prova regina: non siamo di fronte ad aerei di linea. Non siamo di fronte a scie di condensa e le ridicole spiegazioni dei soliti “sottuttoio” avvalorano la tesi di esperimenti militari sulle teste di inconsapevoli ed indifesi cittadini. Che cosa stanno facendo?