– Nikolai A. Kozyrev
C’è una variante della Relatività generale detta teoria di Einstein-Cartan, o Einstein-Cartan-Sciama Kibble, sviluppata da altri ma alla quale Einstein si affiliò per le difficoltà che ebbe nell’approcciarsi ai tensori dei campi elettromagnetici. Élie Cartan nel 1922 dimostrò con essa che la Teoria della Relatività implicava non solo una curvatura gravitazionale dello spazio-tempo ma anche un movimento di rotazione spiraliforme detto “torsione”. Così come secondo le nozioni base della Meccanica Quantistica gli elettroni hanno spin destrorso o sinistrorso, così la teoria Einstein-Cartan predice che a seconda della dislocazione esistono torsioni orarie e antiorarie nel cronotopo della nostra realtà, su ogni scala e dimensione. La Torsione in Occidente rimase a lungo un concetto teorico, mentre in Russia molti fisici e ricercatori d’ogni ambito scientifico indagano e sperimentano da più di quarant’anni sulle proprietà torsionali dello spaziotempo e dell’etere.
Tutto cominciò da Nikolai Kozyrev, astrofisico di Leningrado, oggi San Pietroburgo.
Da lui prendono il nome un cratere lunare e a un asteroide, per le sue osservazioni di fenomeni lunari transienti sul nostro satellite naturale nel 1953 e di luci cineree sul pianeta Venere nel 1958, entrambi fatti scientifici noti e tutt’oggi in corso d’indagine.[34] Le supposizioni di Kozyrev sui fenomeni lunari transienti relative alla possibilità dell’esistenza di attività tettonico-vulcaniche sul nostro satellite, ispirarono in seguito l’operazione Moon Blink della NASA grazie alla quale vennero provate le emissioni di gas dal suolo del satellite e che portarono negli anni all’identificazione di passati periodi di attività lunare e ipotesi di risvegli futuri.[35] Le sue ipotesi su Venere d’altro canto sconvolsero le teorie dell’epoca sul pianeta e il Premio Nobel Harold Urey pubblicò un’analisi in cui valutava le implicazioni di tale scoperta.[36]
Sotto la dittatura di Stalin, nel 1936 Kozyrev venne arrestato per attività rivoluzionaria e condannato a vent’anni di carcere in un campo di concentramento per “propaganda ostile”. Venne rilasciato nel 1946 per buona condotta e appoggio della comunità scientifica.
Durante la prigionia Kozyrev rifletté su uno dei misteri più grandi della Scienza: la presenza della successione di Fibonacci. Se a tutte le scale dell’universo la materia tende a muoversi e organizzarsi secondo le precise regole matematiche delle spirali logaritmiche (sezione aurea e sequenza di Fibonacci), deve per forza esistere una sorta di energia onnipresente i cui vettori quadrimensionali si muovono e si evolvono nel tempo e nello spazio distribuendosi secondo rapporti aurei. La presenza di questa energia “perfetta” era per lui un chiaro segno che la torsione dello spaziotempo è guidata da queste leggi. Chiamò questo comportamento del tessuto spaziotemporale “flussi di tempo” o “variazioni nella densità del tempo”, tuttavia molti studiosi del moderno Istituto Russo di Temporologia concordano uniformemente che se anziché usare la parola “tempo” avesse usato “vacuum” o “etere” forse il suo lavoro sarebbe stato meglio interpretato.
A causa della barriera rappresentata dalla Cortina di Ferro e del “pericolo” delle implicazioni delle sue ricerche per la nascente Fisica Moderna, il suo lavoro non raggiunse l’Occidente fino a molto tempo dopo, eppure egli trascorse comunque i successivi trentasette anni a sviluppare le sue teorie e a sistematizzare tutte le verifiche sperimentali possibili. Nel settembre del 1969 l’Accademia Internazionale degli Astronauti di Parigi premiò Kozyrev con una medaglia d’onore e due mesi dopo in occasione del Consiglio Ministeriale dell’URSS il Comitato di Stato per gli Affari delle Scoperte e delle Invenzioni gli conferì un diploma ad honoris. Le sue ricerche (Meccanica Causale o Teoria del Tempo) abbracciano molti argomenti e una serie inesauribile di esperimenti ed invenzioni, per cui egli fu, ed è tutt’oggi tenuto in grande considerazione da molti scienziati. L’ingegnere V. V. Nasonov colmò le sue lacune laboratoriali dovute alla sua formazione da astrofisico, permettendo così la ripetizione della loro attività e di ogni singola esperienza sperimentale. Grazie alle formulazioni matematiche e alle analisi statistiche di Nasonov queste poterono così essere standardizzate, revisionate e verificate centinaia di volte, anche da molti altri scienziati indipendentemente, come A.I. Veinik negli ‘60 e ‘80, I.A. Yeganova, Gusev e S.M.Korotayev nel 1990 e da Mikhail Lavrentyev, matematico studioso della fisica delle esplosioni.[37]
Kozyrev identificò il modello con cui la materia e l’informazione si sviluppano nello spaziotempo, riconoscendovi delle dinamiche auree, spesso spiraliformi, quindi asimmetriche, ricorrenti ed efficienti. Questo modello, che ha irretito per millenni scienziati e musicisti, artisti e matematici, architetti ed economisti, è osservabile praticamente ovunque: in qualsiasi tipo di vortice, nelle piante, negli animali, nella forma dell’uovo, in alcuni elementi chimici, nei cristalli, nei frattali, in economia, nella forma con cui crescono i capelli sulla nostra testa, nell’indice di crescita delle popolazioni di conigli, nell’albero genealogico dei fuchi, nei rapporti tra alcune parti del nostro corpo, nelle galassie, nelle conchiglie.. esso è un codice iscritto profondamente nell’universo, una legge di auto-organizzazione dell’informazione in natura che l’uomo studia sin dall’antichità. L’unica chiave matematica che può in effetti condurci realmente all’unificazione delle due branche della fisica moderna, la Meccanica Quantistica e la Relatività, tutt’oggi ancora inconciliabili sotto molti punti di vista. A dimostrazione di questo, come ci fanno notare i fisici italiani Francesco di Noto e Michele Nardelli, la sequenza di Fibonacci emerge spontaneamente anche dalle equazioni della Teoria delle Stringhe, uno dei candidati più celebrati tra le proposte di unificazione.[38]
Viene automatico citare le parole della figura ellenica di Ermete Trimegisto, che a loro volta riecheggiano la Bibbia: «ciò che è in basso è come ciò che è in alto, e ciò che è in alto è come ciò che è in basso» scritte sulla Tavola di Smeraldo. Trimegisto tra l’altro indicò l’etere con un termine curioso: «Il Telesma di tutto il mondo è qui. La sua potenza è completa se viene convertita in terra.»[39]
Xiang Cheng, nel 2014 ha capitanato un team dell’Università Minnesota per studiare l’impatto di minuscole gocce d’acqua trattandole come un’analogia con la fenomenologia degli asteroidi che cadono sul pianeta. Le corrispondenze, a detta loro, sono talmente precise da poter usare questo modello per studiare la fisica degli impatti tra corpi celesti in caduta.[40] L’uniformità presente in questo esempio, tra macrocosmo e microcosmo è esattamente ciò che manca oggi alla Fisica per colmare il grande divario nelle due Fisiche moderne. Questa distanza viene colmata dalle teorie di scienziati come Nikolai Kozyrev, Nassim Haramein, Viktor Schauberger tramite la comprensione dell’interrelazione cosmica e micro-cosmica della geometria dello spaziotempo secondo la successione di Fibonacci.
– Rilevazione di Etere
Secondo Kozyrev il rapporto tra i flussi di tempo e la materia va pensato come una spugna (materia) immersa nell’acqua (flussi di tempo/etere). Ogni azione che si compie su qualsiasi oggetto ha delle conseguenze sull’“acqua” al suo interno. Scuotendo, rompendo, variando la temperatura, elettrificando un corpo che ruota in senso anti-orario avrebbe -secondo Kozyrev- differenti incrementi o decrementi immediati di piccole unità di peso, che talvolta mise in relazione con il poco noto effetto Coriolis. La stessa cosa non avverrebbe se l’oggetto ruotasse in senso orario. La condizione necessaria sembra essere comunque quella di mettere l’oggetto in vibrazione elettromagnetica o meccanica e di porlo vicino ad altri eventi che forniscano nuova “acqua” o che succhino la sua. Tra gli innovativi apparecchi meccanici di rilevazione che Kozyrev sviluppò con Nasonov per misurare la complessa interferenza delle spirali quadrimensionali, c’erano la così detta “bilancia torsionale”, un pendolo ad oscillazione asimmetrica con sospensioni specifiche e vari tipi di giroscopi, il tutto sempre rigorosamente isolato in un vuoto artificiale e in una gabbia di Faraday per eliminare le interferenze atmosferiche ed elettromagnetiche. Durante i loro esperimenti Kozyrev e Nasonov si accorsero che gli incrementi o le diminuzioni di peso avvenivano in modo quantizzato e non continuo, fattore che manifesta la precisione con cui le esperienze empiriche del team di Kozyrev si iscrivono perfettamente all’interno della meccanica quantistica, nonostante in principio fossero state rifiutate dai suoi primi esponenti.
Fran De Aquino, un fisico brasiliano del Dipartimento di Fisica della Maranho State University ha rilasciato un articolo, con tanto di analisi matematica, schemi dei progetti e foto della fase applicativa, in cui spiega che: «c’è un fattore di correlazione elettromagnetica tra massa gravitazionale e massa inerziale, che in condizioni elettromagnetiche specifiche, può essere ridotta, resa negativa e il suo valore numerico incrementato. Ciò significa che le forze gravitazionali possono essere ridotte, invertite e intensificate mediante campi elettromagnetici. Tale controllo dell’interazione gravitazionale può avere molte applicazioni pratiche. Ad esempio, un nuovo concetto di veicolo spaziale e di volo aerospaziale emerge dalla possibilità del controllo elettromagnetico delle masse gravitazionali.»[41]
Il Dr. Bruce De Palma dimostrò che una sfera rotante lanciata verso l’alto sale più in alto e scende più velocemente di un’altra sfera uguale ma non rotante senza seguire la traiettoria prevista dalle leggi note della fisica. Il Dr. David Hudson osservò invece che quando un microcluster (una massa costituita da 10 a 1000 atomi) di iridio viene riscaldato il suo peso aumenta anche del 300% e alla temperatura di 850°C scompare per riapparire soltanto quando la sua temperatura ridiscende.
Le misurazioni di nostro interesse all’interno dell’opera di Kozyrev sarebbero centinaia, che rispecchiano in pieno anche le esperienze pionieristiche di Tesla. Una delle più clamorose, pionieristiche e allo stesso tempo semplici, prevedeva il sollevamento e l’abbassamento di un peso di 10 Kg. In questo caso esso esercitava una pressione torsionale su un pendolo rilevatore posto in una stanza diversa, a una distanza di 2-3 metri, schermato da un vetro che lo teneva sottovuoto per evitare spostamenti d’aria incidenti. Sia che ci fosse una parete tra i due eventi, sia che lo spazio fosse libero, la rotazione e la rivoluzione del pendolo venivano influenzate, grazie anche alla vibrazione elettromagnetica aggiunta alla sommità del filo. Questo dettaglio metteva il pendolo in condizione di ricevere le onde d’etere dal minuto spostamento di un peso. Di nuovo l’analogia con l’acqua ci viene in aiuto: così come una spugna oscillando provocherebbe increspature nel liquido in cui è immersa, così il peso di 10 kg crea differenti moti di “assestamento” (torsione) nell’etere che lo attraversa.
Tutti questi esperimenti, come avrete probabilmente notato, sono in perfetta analogia con quelli di Nikola Tesla e di Roberto Handwerker, ingegnere milanese citato negli scorsi capitoli, che osservarono le linee di forza del campo dell’etere attraversare schermature di rame, vetro e acqua isolanti e misurarono l’attrazione esercitata da una lampadina posta sulla cima di un’asta metallica nel centro di una bobina sferica bifilare, su una membrana di metallo sospesa e un’ulteriore forza di repulsione sulle mani,[42] fenomeno confermato anche da Konstantin Meyl, da Kozyrev e dai ricercatori della NASA nella loro analisi del 2005. Sia Tesla che Handwerker descrissero la forza come pungente e penetrante.
Alexander V. Chernetskij dell’Istituto di Economia Nazionale Georgi Plekhanov di Mosca e il collega ricercatore Yuri Galkin rilevarono negli anni ‘70 delle onde di torsione della stessa natura, con cui riuscirono a velocizzare di mille volte la frequenza di un oscillatore al cristallo di quarzo posto tra due piastre di un dispositivo da loro brevettato, simile a un capacitor. Questo particolare è abbastanza sconvolgente se si pensa alla precisione solitamente statica degli oscillatori a cristalli di quarzo. Allo stesso modo essi potevano mutare la resistenza di un circuito qualora certe sue parti venissero collegate alle due piastre. La relativa trattazione venne pubblicata dal loro team negli anni ‘80.[43]
Diagonalmente si tentò di dimostrare questo concetto anche nelle Conferenze di Natale per i giovani presso la Royal Institution di Londra del 1974 in cui Eric Robert Laithwaite mostrò le incredibili perdite di peso di giroscopi rotanti. Laithwaite, , conosciuto come il padre della levitazione magnetica usata in alcuni dei primi treni MagLev e insignito del IEEE Nikola Tesla Award dall’Istituto di Ingegneria Elettrica ed Elettrotecnica di New York, affermò che quel fenomeno, analizzato anche dal film-maker, presentatore televisivo e divulgatore scientifico Derek Muller presso l’Università di Fisica di Sydney e da molti altri ricercatori,[44] non era spiegabile dalle leggi di Newton. Il comportamento del movimento angolare dei giroscopi è in realtà parzialmente spiegabile tramite le equazioni Newtoniane ma queste esperienze sono le primitive intuizioni che conducono oggi alla comprensione dell’azione dello spin sulle proprietà della materia.
Senza conoscere il lavoro di Kozyrev, negli anni ‘90 anche G. Hayasaka e S. Tekeyuchi scoprirono simili effetti di perdita di peso con dei giroscopi rotanti di 150 grammi, che fecero cadere fra due rilevatori laser ad alta precisione. I risultati degli studi del team di Hayasaka, condotti per conto della Mitsubishi Corporation e pubblicati sui principali media scientifici, causarono molto scalpore, anche perché attribuivano le cause proprio ai campi di torsione.
[34] Nikolai Aleksandrovich Kozyrev; Fenomeno lunare transiente[35] Vulcani sul volto nascosto della Luna; luna-vulcanismo
[36] Nikolai Aleksandrovich Kozyrev
[37] A Substantial Interpretation of N.A.Kozyrev’s Conception of Time, A. P. Levich; The Fundamentas of N.A.Kozyrev’s Causal Mechanics, L. S. Shikhobalov
[38] Numeri di Fibonacci e legami con altri settori; vedi anche: Fibonacci, Dimensioni, Stringhe: Nuovi interessanti Connessioni, Francesco Di Noto e Michele Nardelli; Serie di Fibonacci, rapporto aureo e ovaloidi a sezione aurea: connessioni con la Teoria delle Stringhe, Christian Lange, Michele Nardelli, Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Università degli Studi di Kassel, Dipartimento di Scienze della Terra e Dipartimento di Matematica e Applicazioni “R. Cacciopoli”, Università degli Studi di Napoli “Federico II”;
[39] Lo spirito di Mercurio – L’immersione nel bagno
[40] Granular impact cratering by liquid drops: Understanding raindrop imprints through an analogy to asteroid strikes, Runchen Zhang, Qianyun Zhang, Hendro Tjugito, Xiang Cheng, Department of Chemical Engineering and Materials Science, University of Minnesota, Minneapolis, 2014.
[41] The Gravitational Spacecraft, Fran De Aquino, Maranhao State University, Physics Department, S.Luis/MA, Brazil. Vedi anche: The Gravitational Spacecraft
[42] Tesla & The Cold Electricity, Selected Tesla Experiments Replicated And Presented by Dr. Eng. Roberto Handwerker, Delta Ingegneria, pag. 14, 2010.
[43] About physical nature of biological energy phenomenons and its modeling, A. V. Chernetsky, Mosca, by All-Union Correspondence Polytechnical Institute, 1989; si vedano anche: Systems of electric charges separation and biological energetics, A. V. Chernetsky, Magazine «The problems of medical electronics», number3, Taganrog, 1981; Theoretical investigation and interpretation of some problems are connected with movement of the electromagnetic energy, V. I. Dokutchaev, dissertation, Moscow Area Pedagogical Institute, 1970.
[44] Video: Anti-Gravity Wheel?
Tesla
Lo scienziato contro
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Edoardo Segato studia Musica e Nuove Tecnologie al Conservatorio G. Verdi di Milano. Fa parte di Officine Tesla, società che intraprende percorsi di ricerca, sviluppo e produzione in vari settori culturali e tecnologici. Con i colleghi La Gare e La Belvert ha realizzato concerti in Europa, Israele, Bosnia e Inghilterra, una colonna sonora teatrale a Milano, uno spettacolo di letture e musiche inedite sul Novecento storico italiano e molte altre attività che spaziano dal sound design alla semiotica alla mitologia. Nel 2015 ha pubblicato il suo primo libro con Hoepli, “Tesla, lo scienziato contro“.