Significato dei simboli celtici

celtiNella verde Irlanda nasce una delle culture mitologiche più misteriose del mondo, la magica cultura celtica.

I miti pagani irlandandesi rivivono nella terra delle fate, dei guerrieri senza macchia e senza paura, nei simboli della vita e della morte, del perenne ciclo vitale dell’universo divino.

Qui si incontra la pura essenza della vita, della fertilità dell’uomo e della donna, Dea madre, Dea natura, Dio sole fonte della vita eterna.

La simbologia celtica contiene numerosi simboli, qui di seguito vi proponiamo quelli più conosciuti e significativi.

Simboli celtici

Uccelli:

Nella mitologica celtica, gli uccelli sono associati con la transizione tra la vita e la morte. In particolare il volatile nero viene considerato uno degli animali più antichi del mondo, insieme alla trota e al cervo maschio che rispettivamente simbolegiano l’acqua, l’aria e la terra. L’aquila veniva associata con la morte degli Dei, la Gruidae (comunemente nota come Gru) rappresentava il Dio del mare Manannan, il corvo era legato alla Dea della morte e in particolare il corvo imperiale veniva associato con le profezie e i messaggi proveniente dal mondo dei morti, le bianche colombe venivano anch’esse considerate portatrici di messaggi e profezie dall’altro mondo. I sacerdoti druidi tramandavano la credenza secondo la quale alcuni esseri umani possedevano il dono di interpretare il grido dei corvi identificandone il messaggio proveniente dall’aldilà.

Lo scricciolo è anch’esso una figura molto importante nella tradizione mitologica celtica; esso viene festeggiato il 26 Dicembre, nel giorno di Santo Stefano, il noto Wren Day. Oggi in Irlanda la festa di Santo Stefano il 26 Dicembre, nonostante le origini cristiane, continua secondo la tradizione pagana a celebrare il così detto Wren Day (il giorno dello Scricciolo che secondo la tradizione celtica è considerato il re degli uccelli). Secondo la tradizione lo Scricciolo con il suo forte canto guidò i soldati romani verso il rifugio di S. Stefano, che fu catturato e martirizzato. Un tempo la tradizione richiedeva la caccia allo Scricciolo che veniva sacrificato e appeso ad un ramo di agrifoglio. Attualmente al ramo di agrifoglio viene appesa solo un’immagine dell’uccellino mentre i bambini e i ragazzini (detti Wren boys) bussano alle porte delle case richiedendo delle offerte (nella contea di Mayo). Nella località di Kilbana (contea di Clare) i Wren Boy sono dei musicisti adulti che in colorati costumi suonano per le vie del paese andando di casa in casa.

Cinghiale:

Nella cultura celtica il cinghiale è simbolo del potere maschile. Mentre la sua versione più domestica, il maiale, era considerata originaria dell’ aldilà. Secondo la tradizione irlandese al cinghiale si deve l’attuale formazione di confine tra Irlanda del nord e Irlanda del sud, conosciuta come Black Pig’s Dyke.

Toro:

Secondo la mitologica celtica il toro è il simbolo della virilità, della sovranità, e della salute. Nell’antica Irlanda l’inconorazione di un nuovo re veniva sempre preceduta dalla ‘Festa del Toro’ (Tabhfheis).

Gatto:

Nella mitologia celtica i gatti venivano considerati i guardiani delle porte dell’oltretomba. La tradizione pagana prosegue nel primo cristianesimo con la leggenda irlandese de ‘Il viaggio di Maelduin’ dove l’aldilà è rappresentato dalla nota Isola del Gatto (la 10ª isola). Inoltre, sempre secondo la mitologia celtica irlandese si narra che la strega Cait Sith altro non era che una grossa gatta nera con una bianca macchia nel seno, mentre nella mitologia celtica della Scozia la stessa gatta era una fata e non una strega che viveva nelle Highlands scozzesi (le famose montagne della Scozia).

Calderone:

Il calderone era una grande pentola (come quella usata per cucinare per esempio la polenta) che nella mitologia e nelle fiabe celtiche viene identificato come un oggetto rituale usato dalle antiche popolazioni celtiche per i banchetti cerimoniali e per alcuni riti funebri. Esso veniva usato per cucinare cibi magici, come il cibo che mai si esaurisce, o pozioni appartenenti agli dei come quella del dio Dagda. Tipico esempio è costituito dal famoso Calderone di Gundestrup rinvenuto in Danimarca, prezioso esempio archeologico della cultura celtica del I secolo a.C. Si nota che nonostante il reperto sia stato rinvenuto in Danimarca alla fine del XIX secolo, esso chiaramente presenta scolpiti nella parte esteriore dei dettagli relativi al poema epico irlandese di Táin Bó Cúalnge.
In ambito pagano e wiccan la tradizione considera il calderone come l’utero cosmico della madre divina o comunque come simbolo di morte e nuova vita.

Croce celtica:

La croce celtica ha origini antichissime. L’esempio più antico a noi pervenuto risale infatti a oltre 11000 anni fa e come tutte le croci essa rappresenta pertanto uno dei simboli più antichi della mitologia religiosa.
La croce celtica in particolare viene associata principalmente con il sole (che veniva considerato come il centro divino del cosmo) e a volte anche con l’albero simbolo della vita, o comunque con il rinnovo vitale in generale.
Essa in aggiunta simboleggia la fertilità dell’uomo (il simbolo verticale) e della donna (il simbolo circolare).
Oggi in particolare in Irlanda la croce celtica continua ad essere presente là dove è anche presente il più recente simbolo cristiano.