Il misterioso complesso britannico di Stonehenge – che nei secoli ha stimolato il dibattito scientifico e alimentato leggende epiche – è stato fin dalla sua costruzione e per almeno 500 anni un monumentale luogo funebre, un enorme cimitero probabilmente riservato ad un'antica dinastia dell'epoca.
A rivelarlo oggi attraverso una teleconferenza internazionale sono stati Mike Parker Pearsons, archeologo a capo dello Stonehenge Archaeological Project, e il collega Julian Thomas, entrambi dell'università di Sheffield.
“E' chiaro che le tombe sono state il componente principale di Stonehenge – ha detto Parker Pearson -. Quel luogo è stato un cimitero dalla sua nascita fino a metà del terzo millennio avanti Cristo”. Il lungo periodo 'cimiteriale' di Stonehenge è stato individuato grazie alle analisi al radiocarbonio cui sono stati sottoposti otto resti umani rinvenuti nel sito archeologico: attraverso gli esami, Pearson e il suo gruppo di lavoro sono stati in grado di datare tra il 3030 e il 2880 a.C. il defunto più antico, e tra il 2560 e il 2140 a.C. quello di una donna di 25 anni.
Tuttavia, nel corso dei cinque secoli sarebbero stati solo 240 i corpi sepolti a Stonehenge. Ciò indicherebbe che il luogo veniva usato come una sorta di cimitero elitario, disponibile solo per i membri di qualche antica dinastia: “Non penso che ad essere sepolte lì fossero delle persone comuni – spiega Parker -, già allora Stonehenge era chiaramente un luogo speciale e le persone che vi venivano sepolte dovevano far parte di una ristretta comunità”.[/size=12]
Fonte: http://www.swissinfo.ch/ita/rubriche/notizie_d_agenzia/mondo_brevi/Per_500_anni_Stonehenge_fu_cimitero_studio_GB.html?siteSect=143&sid=9151616&cKey=1212084370000&ty=ti&positionT=3