Pensiero e Sincronizzazione – âNella nostra epoca lâuomo ha perso ideologicamente la strada⌠La scienza si è spinta troppo oltre nel distruggere la fiducia dellâuomo nella sua grandezza spirituale⌠e gli ha istillato la convinzione di essere semplicemente un insignificante animale, che si è evoluto per caso e necessitĂ in un altrettanto insignificante pianeta, sperduto nella grande immensitĂ del cosmo⌠Noi dobbiamo renderci conto dei grandi misteri della struttura materiale e del funzionamento dei nostri cervelli, della relazione tra cervello e mente e della nostra immaginazione creativa.â
Sir John Eccles, Nobel per la neurofisiologia
Lo studio delle neuroscienze trova addentellati con la sincronicitĂ junghiana attraverso una branca medica ancora di sponda -la parapsicologia- per mezzo dellâanalisi delle relazioni che intercorrono fra pensiero e sincronizzazione elettroencefalografica.
Numerosi esperimenti condotti per mezzo dellâausilio dellâelettroencefalogramma dimostrano come durante circostanze particolarmente coinvolgenti dal punto di vista emozionale, quali lâinnamoramento, il fervore politico idealistico o religioso, amore o amicizia profonde, nella relazione maestro e discepolo, si creano delle modifiche dei tracciati elettroencefalografici del singolo e del gruppo degni di nota, che corrispondono a stati dâanimo affini ed empatici. I tracciati EEG delle persone in suddette particolari circostanze tendono a mostrare simmetria di segnali fra lâemisfero cerebrale dx e il sx in un medesimo individuo, ma ancora piuâ sorprendente come possano diventare simili fra soggetti distinti. La scienza ufficiale afferma che la probabilitaâ statistica che due persone abbiano tracciati EEG identici è nulla, in quanto ognuno assume caratteristiche personali che rispecchiano gli stati emotivi altalenanti e difficilmente riproducibili. Risultano quindi significativi i risultati riportati di seguito. Sebbene la scienza ufficiale non lo consideri un dato rilevante, sembra impossibile considerare casuale quanto verrĂ descritto.
LâEEG funziona da vero e proprio indicatore dello stato psicofisico, potendo documentarne con la sua coerenza interemisferica lo stato di integritĂ dellâindividuo. Da esperimenti neurofisiologici viene documentato come una stessa persona presenti EEG altamente sincronizzato fra i due emisferi in relazione alla sua condizione (nella salute la sincronizzazione interemisferica è molto elevata e viceversa assume connotazioni non sincrone nella sofferenza e nelle forme depressive). Le onde armoniche caratterizzano stati creativi e di grande pace interiore: infatti i tracciati EEG di persone meditative e spirituali si presentano di forma sferica e ricchi di onde alfa, al contrario dei quadri tipici delle persone fredde e razionali che risultano prevalenti in onde delta e teta. Le onde sferiche presenti nelle persone meditative hanno una caratteristica forma a spirale che riporta alla terza matrice archetipica. Questo fa riflettere sulla simbolicitĂ dei testi religiosi e della tradizione antica e moderna, che vede di frequente lâutilizzo della forma a spirale come simbolo che rappresenta la forza cosmica che agisce in senso continuo e centripeto.
Dagli esperimenti effettuati è emerso come esista una campo di âsincronizzazione collettivaâ ovvero un campo di coerenza condiviso fra persone in gruppo, ad esempio in riunione, in preghiera o in meditazione: gli EEG tendono infatti a sincronizzarsi reciprocamente su frequenze stabilite. Inoltre il tracciato EEG di un soggetto meditante tende a desincronizzarsi nel momento in cui si avvicina un secondo soggetto estraneo e non interessato. Lâallontanamento del soggetto riporta il tracciato a valori di sincronicitĂ interemisferica. Nellâambito della relazione uomo-donna, il substrato elettroencefalografico dellâattrazione sessuale è una sincronizzazione altissima, ma di segno opposto, e rappresenta simbolicamente lo yin e lo yang. Gli esperimenti condotti con lâausilio dellâelettroencefalogramma fanno propendere per lâesistenza di una forma di comunicazione extrasensoriale fra le menti, comunemente identificata con il termine di âfeelingâ o di âempatiaâ.
Le onde elettroncefalografiche e le correnti neuronali trasmetterebbero dei veri e propri segnali di benessere o malessere; le stesse onde verosimilmente possono essere in grado di creare campi energetici che permettono una sorta di comunicazione non verbale fra individui. Eâ plausibile pensare che i segnali che poi analizziamo come onde elettroencefalografiche possano essere vera e propria energia che rispecchia lâenergia psicofisica della persona nel momento; ci risulta quindi vera ora la citazione attribuita a Sivanada: âil pensiero è una forza vitale e vivente,la forza piu vitale, sottile e irresisibile che esita nellâuniversoâŚil pensiero viveâ
Esiste unâaltra ipotesi per spiegare questi fenomeni: ed è la sincronicitĂ , cioè la possibilitĂ che eventi distinti si presentino in modo sincrono, in virtuâ della presenza di un vuoto subaquantistico che si sincronizza istantaneamente con eventi neuropsichici analoghi, senza barriere di spazio tempo. In questo caso il processo di astrazione che dobbiamo fare per superare le nostre accezioni comuni è ancora piuâ grande, ovvero non solo immaginare che il pensiero sia vera e propria energia e come tale si trasmetta, ma che possa comunicare con altri pensieri affini anche senza venirne a contatto, in una matrice primordiale dove eventi simili si sincronizzano senza lâavvento della causalitĂ .