di Leonardo Rubino
La stessa scienza prevalente ci insegna che la forza elettrica, che governa completamente il moto dell’elettrone intorno al protone, ad esempio, nell’atomo di idrogeno H, è enormemente più intensa di quella gravitazionale, che invece governa altrettanto completamente il moto delle galassie e quello dell’Universo, più in generale. A questo punto, però, non si può non prender atto del fatto che le dimensioni dell’atomo sono, nella stessa misura, enormemente più piccole di quelle dell’Universo e, più coerentemente, di quelle del mio Universo. E tutto ciò vi sembra una coincidenza? Ma per favore…..A loro, forse, potrà sembrarlo. Non a noi.
Inoltre, pare che tutto ciò che ci circonda (la materia, la luce, i fotoni ecc) abbiano a che fare con le onde; di seguito si dà prova di ciò.
Lo stesso Fourier ci invita ad interpretare tutto in chiave ondulatoria. E si ricordi che, per Fourier, persino un tratto di retta è sviluppabile in onde. E la musica di un’orchestra può, dunque, essere considerata come una composizione di suoni singoli semplici, di opportuna frequenza ed ampiezza. Similmente, così come è vero che tutti gli atomi compongono l’Universo, è altrettanto vero che le forze che governano l’atomo (Coulomb) si compongono a formare la forza che governa l’Universo (Newton). Inoltre, un atomo può contrarsi e riespandersi velocissimamente, ossia con frequenza elevatissima. E’ ciò che accade quando si dà una martellata su un’incudine: gli atomi del ferro si contraggono e poi si riespandono, spingendo via il martello e facendolo così rimbalzare. Anche l’incudine può sobbalzare, verso l’alto e poi verso il basso, ma più lentamente degli atomi, ovviamente. L’incudine è un po’ come l’Universo, col suo lento sobbalzo, a mo’ di espansione e contrazione. E si dà prova del fatto che atomi ed Universo seguono banalmente la Legge di Hooke delle molle, nonché del fatto che l’attrazione elettrica di Coulomb e quella gravitazionale di Newton (che, guarda caso, hanno lo stesso andamento quadratico inverso, rispetto alla distanza) sono la stessa forza.
E la forza magnetica? Un surrogato di quella elettrica. E quelle nucleari? Non so, ma l’esempio con lo sviluppo in serie di Fourier, di cui sopra, varrà bene anche per esse; e poi pare che il moto dell’Universo non dipenda direttamente da esse, così come i pionieri della chimica-fisica non presero in considerazione le forze nucleari per descrivere il comportamento dei gas e della materia. Qualcuno ci ricorda che la forza elettrica può essere anche repulsiva, mentre quella gravitazionale no. SBAGLIATO! Anche quella gravitazionale può essere repulsiva! E’ solo che l’Universo è un pachiderma che non ci fa vedere quello che vogliamo noi in qualsiasi momento, ma si muove coi suoi tempi. Oggi si sta ricontraendo (e la forza di gravità attrattiva è la dimostrazione inequivocabile di ciò), ma tantissimo tempo fa, quando si espandeva, la materia, evidentemente, mostrava repulsione reciproca. Ed anche il fatto che il protone (nucleo) è più massivo dell’elettrone (corteccia esterna) è la testimonianza del fatto che, anche nel piccolo degli atomi costituenti, si incontra più massa muovendosi da fuori verso dentro… Siamo in contrazione!
In altre parole: perché il protone è più massivo dell’elettrone? Perche l’Universo che li contiene sta collassando!
Ma poi, è la stessa scienza prevalente che, inconsciamente, ci incoraggia a pensare tutto ciò; infatti, ci dicono che l’Universo sta accelerando (supernove di tipo Ia). Ma se si espandesse, allora, per inerzia, dovrebbe farlo rallentando, non accelerando… La loro scelta è stata quella di inventarsi l’energia oscura, per giustificare tale enorme incongruenza, così procurandosi anche una mole di lavoro per cercarla, tale fantomatica energia oscura. Io, invece, sottraggo loro tale lavoro, guardando l’Universo per quello che è e per come esso, con sincerità, si mostra. Ed i fantasmi indimostrabili, come l’introvata materia oscura, l’introvata energia oscura, il defunto etere cosmico, gli imbarazzanti neutrini tachionici più veloci della luce ecc, li lascio a loro. Insomma, se la materia mostra attrazione reciproca in forma di gravità, allora siamo in un Universo armonico oscillante in fase di contrazione, che si sta contraendo tutto verso un punto comune che è il centro di massa di tutto l’Universo. Infatti, l’accelerare verso il centro di massa ed il mostrare proprietà attrattive gravitazionali sono due facce della stessa medaglia. Inoltre, tutta la materia intorno a noi mostra di voler collassare: se ho una penna in mano e la lascio, essa cade, dimostrandomi che vuole collassare; poi, la Luna vuole collassare nella Terra, la Terra vuole collassare nel Sole, il Sole nel centro della Via Lattea, la Via Lattea nel centro del suo ammasso e così via, e, dunque, anche tutto l’Universo collassa. No?
Ma allora come si spiegherebbe che vediamo la materia lontana, intorno a noi, allontanarsi e non avvicinarsi? Beh, facile: se tre paracadutisti si lanciano in successione da una certa quota, tutti e tre stanno cadendo verso il centro della Terra, dove poi idealmente si incontreranno, ma il secondo paracadutista, cioè quello che sta in mezzo, se guarda in avanti, vede il primo che si allontana da lui, in quanto ha una velocità maggiore, poiché si è buttato prima, mentre se guarda indietro verso il terzo, vede anche questi allontanarsi, in quanto il secondo, che sta facendo tali rilevamenti, si è lanciato prima del terzo, e dunque ha una velocità maggiore e si allontana dunque pure da lui. Allora, pur convergendo tutti, in accelerazione, verso un punto comune, si vedono tutti allontanarsi reciprocamente. Hubble era un po’ come il secondo paracadutista che fa qui i rilevamenti. Solo che non si accorse dell’esistenza della accelerazione di contrazione come background. Ricordo poi, per l’ennesima volta, che recenti misurazioni su supernove lontane Ia, utilizzate come candele standard, hanno dimostrato che l’Universo sta effettivamente accelerando, fatto questo che è contro la teoria della nostra presunta attuale espansione post Big Bang, in quanto, dopo che l’effetto di una esplosione è cessato, le schegge proiettate si propagano, sì, in espansione, ma devono farlo ovviamente rallentando, non accelerando. A tale scenario, ogni tanto oppongono l’obiezione secondo cui per due paracadutisti perfettamente paralleli, ossia uno di fianco all’altro, l’allontanamento non ci sarebbe. Beh, questa è una situazione limite che è la classica eccezione che conferma la regola. Nella Legge di Hubble per l’Universo in espansione, invece, le eccezioni manco si contano.
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