NASA: scoperti 7 esopianeti simili alla Terra

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E’ l’inizio della rivelazione sull’esistenza di civiltà aliene?

Il 22 Febbraio 2017 ha fatto molto rumore l’annuncio da parte della NASA in diretta TV da Washinton, ore 19 in Italia, della scoperta di 7 esopianeti orbitanti intorno alla stella TRAPPIST-1. Una nana rossa, facente parte della costellazione dell’Acquario, distante 39 anni luce da noi.

I pianeti hanno una temperatura compresa tra 0 e 100 gradi. Per cui, potenzialmente in grado di ospitare la Vita, così come noi la conosciamo. Tre di questi pianeti in particolare, e,f,g, hanno una maggiore probabilità di trovarsi nella cosiddetta fascia di abitabilità. Cioè, quella zona in grado di ricevere la quantità di luce e calore, tali da permettere all’acqua di esistere allo stato liquido in superficie. Annuncio fatto a poco più di una settimana di distanza da quello relativo alla scoperta di molecole organiche sulla superficie di Cerere, un pianeta nano del nostro sistema solare. Personalmente la notizia della scoperta di questi esopianeti non mi ha scosso più di tanto.

Ormai sono diversi anni che la NASA annuncia diversi pianeti simili alla Terra. Torniamo qualche anno indietro…..Nel 2014 fu annunciato sempre dalla Nasa la scoperta da parte del telescopio spaziale “Kepler” di un pianeta definito il gemello della Terra. Con un volume più grande solo del 10%, e orbitante intorno ad una stella nana rossa, distante a 500 anni luce circa da noi. Lo chiamarono Kepler 186f, e fu definito il primo pianeta roccioso identificato nella zona abitabile, ovvero quella che permette all’acqua di potere esistere allo stato liquido. Nel 2015, giunse l’annuncio di Kepler 452b, definito il cugino più anziano della Terra. In quanto orbitante intorno a una stella della costellazione del Cigno, più anziana di circa 1,5 miliardi di anni rispetto al nostro Sole. Un pianeta più grande di circa il 60% rispetto al nostro.. Ma anch’esso orbitante ad una distanza tale dalla propria stella, in modo tale da esserci le condizioni per poter ospitare la vita.

Nel agosto 2016 l’annuncio che più ha destato la mia attenzione è stato quello della scoperta di Proxima b. Un altro esopianeta simile alla Terra, anche in grado di contenere acqua allo stato liquido, e quindi in grado di ospitare la Vita. In questo caso l’annuncio mi è parso più interessante, perché il pianeta è orbitante intorno alla stella Proxima Centauri, che è quella più vicino al nostro Sole. Distante “solo” 4,2 anni luce, e facente parte del sistema stellare Alfa Centauri. Proprio in riferimento ad Alfa Centauri, qualche mese prima, aprile 2016, Stephen Hawking, ha annunciato un progetto in collaborazione con un pool di scienziati, dell’investitore russo Yuri Milner, e anche di Mark Zuckenberg, creatore di Facebook, che riguarda lo sviluppo di un sistema di propulsione, in grado viaggiare al 20% della velocità della luce. E, grazie al quale, sarebbe possibile, una volta terminato, di raggiungere le stelle più vicine, come Alfa Centauri, in venti anni. Quando con la sonda più veloce che abbiamo adesso ci vorrebbero circa 30.000 anni. Tale progetto è stato denominato: “Breakthrough Starshot” .

Quindi, sono diversi anni che la NASA sta annunciando la scoperta di Esopianeti potenzialmente in grado di ospitare la vita.

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Tornando invece alla scoperta dei 7 pianeti simili alla Terra intorno alla stella TRAPPIST-1, è stato lo stile comunicativo utilizzato per diffondere tale notizia che mi ha incuriosito. Per la prima volta l’annuncio lo hanno fatto in diretta mondiale, attirando l’attenzione dei media di tutto il Mondo. Il giorno dopo, quasi tutti i quotidiani hanno risaltato tale scoperta. Lo stesso è accaduto sui i vati TG nazionali, oltre ai siti internet specializzati e non, con un Eco mediatico mai visto prima. Infatti ne stanno parlando ancora. Tale annuncio è avvenuto dopo un mese dall’uscita nelle sale cinematografiche di The Arrival. Il colossal fantascientifico che narra l’arrivo sulla Terra di Navicelle Aliene. Con il tentativo da parte del personale scientifico e militare terrestre di sviluppare un forma di comunicazione con gli Esseri presenti sulle navicelle arrivate. E, per raggiungere tale scopo, ricorrono all’aiuto di una linguista di fama mondiale.

Sempre a Febbraio 2017 in Italia c’è stato il Festival di San Remo. La manifestazione canora più importante dell’anno. Capace di tenere incollati davanti alla TV oltre venti milioni di telespettatori. Quest’anno ho notato che il Festival è stato pubblicizzato sulle reti Rai con un videoclip, in cui i protagonisti sono 3 piccoli Esseri alieni di tipo grigio che cantano simpaticamente “Una Terra promessa” di Eros Ramazzotti.

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Cosa c’entrano il film The Arrival e il vidoclip del Festival di San Remo, con l’annuncio da parte della NASA della scoperta dei 7 esopianeti simili alla Terra?

Personalmente ci vedo un programma da parte Governanti di far abituare le masse all’idea che possa esserci vita nell’Universo. Allora, se può esserci vita nell’Universo, viene spontanea una domanda: “Possono esistere anche altre Civiltà Intelligenti ?” Tutto ciò sta avvenendo con uno stile comunicativo sempre più forte e martellante, da parte di chi gestisce l’informazione. Coadiuvato dal proliferare, anno dopo anno, di trasmissioni televisive dedicate al tema Ufo/Alieni. In attesa, probabilmente, di un futuro annuncio più specifico sull’esistenza di Esseri Intelligenti Extraterrestri. Ma, mi chiedo: “Con tutti gli Ufo che si vedono passare in maniera sempre più diffusa in ogni parte del Mondo, spesso fotografati e filmati. Con le numerose dichiarazioni d’importanti figure del mondo politico, militare e scientifico, che affermano l’esistenza degli Alieni. Coloro che fino adesso ci hanno sempre mentito, NASA in primis, sull’esistenza degli Alieni, Ufo ecc.….Che grado di attendibilità potrà avere un loro annuncio ufficiale sull’esistenza di Civiltà Extraterrestri? Siamo sicuri che diranno la verità?

Eppure per chi è ancora alla ricerca di prove sull’esistenza di Esseri Extraterrestri ci sono tante prove, e di diverso tipo. Compresi i tanto desiderati annunci ufficiali. Basta ricordare quello del 30 settembre 2016, quando durante una conferenza stampa relativa all’inaugurazione di un aeroporto a Nassiriya, il Ministro dei trasporti iracheno Khadim Finjan ha dichiarato che il primo aeroporto sulla terra fu costruito dai Sumeri 5000 anni prima di cristo a Thi Qar, attuale provincia meridionale dell’Iraq. E, che le famose Ziggurat sumere venivano utilizzate anche per dei voli Interplanetari. Mi sorprende il fatto che sia durante la conferenza stampa, sia adesso, che sono trascorsi più di 5 mesi, le dichiarazioni del Ministro non sono state ancora smentite, o contrastate. Siccome a quei livelli politici non parlano mai a caso, la reputo una testimonianza molto importante.

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E poi, siamo sicuri che gli Extraterrestri debbano venire tutti da chissà quale angolo dell’Universo conosciuto? Negli ultimi anni diverse personalità del mondo politico, come l’ex presidente russo Dimitrij Medvedev, l’ex funzionario del Ministero degli esteri cinese Sun Shili, hanno dichiarato che gli Alieni sono già qui. Senza dimenticare la straordinaria opera di divulgazione che da tanti anni fa l’ex Ministro della difesa canadese Paul Hellyer.

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I dettagli di queste e altre dichiarazioni, esperienze personali, oltre ad altre numerose prove, con foto inedite, dell’esistenza degli Ufo e di Esseri Alieni Extraterrestri, le potete trovare nel libro: “Cosa Nascondono i Nostri Governi? ” edito da Uno Editori.

Carlo Di Litta


Carlo Di Litta: Nato a Caserta, laureatosi in Scienze Politiche alla Facoltà Federico II di Napoli. Vive a Ravenna dal 2007.

E’ un ricercatore e reporter indipendente nel campo ufologico e delle realtà extraterrestri. Protagonista di diversi avvistamenti sin dalla più tenera età, più volte fotografati e filmati, condividendoli sovente in convegni, conferenze, sia come organizzatore, che come ospite. Oltre che in interviste radiofoniche. Esperienze fuori dall’ordinario che lo hanno portato da sempre ad avere un approccio molto più ampio di quella che viene comunemente definita “Realtà”.

Sostenitore del libero pensiero e della libera diffusione delle informazioni, senza filtri e censure, alla gente comune. Come testimoniano gli eventi pubblici da lui organizzati, e i diversi articoli pubblicati per importanti riviste di settore come “X Times”. Organizzatore di Eventi. Ideatore del convegno nazionale ALIENOLOGY, arrivato nel 2016 alla quarta edizione.

Autore del Libro: “Cosa nascondono i nostri Governi? – Scie Chimiche, Haarp, Ufo, Ebani, Codice Alieno” per Uno Editori. Contatto email: carlodilitta@gmail.com