Un gruppo di ricerca giapponese ha scoperto che l’emissione in microonde del Sole, durante i cinque cicli undecennali dell’attività magnetica misurati finora, è caratterizzata da minimi sempre uguali, nonostante le grandi variazioni dei massimi.
Grazie a una lunga serie storica di osservazioni, che coprono un arco di tempo superiore al mezzo secolo, un gruppo di astronomi giapponesi ha scoperto che il flusso di microonde proveniente dal Sole in coincidenza con i minimi degli ultimi cinque cicli solari undecennali è stato sempre il medesimo, nonostante le grandi differenze riscontrate nei massimi degli stessi cicli. Un articolo con i risultati della ricerca è stato recentemente pubblicato su Astrophysical Journal, a prima firma di Masumi Shimojo del Naoj Chile Observatory.
Il Sole alterna ciclicamente periodi più attivi e più tranquilli con una cadenza media di 11 anni. Il ciclo solare è spesso associato con il numero di macchie solari, ma ci sono anche altri tipi di attività solare. L’emissione di microonde è un indicatore dell’attività solare che possiede il vantaggio, a differenza delle macchie solari, di poter essere osservata nelle giornate nuvolose. Inoltre, il monitoraggio di più frequenze di microonde rende possibile calcolare lo “spettro”, ovvero la forza relativa a ogni frequenza.
Osservazioni solari continue in microonde a quattro frequenze (1, 2, 3.75 e 9.4 GHz) sono iniziate nel 1957 presso la sede di Toyokawa dell’Istituto di ricerca sull’atmosfere dell’Università di Nagoya. Nel 1994 i telescopi sono stati trasferiti al Naoj Nobeyama Campus, dove tuttora continuano il loro paziente lavoro.
Analizzando 60 anni di dati, gli autori del nuovo studio hanno scoperto che sia l’intensità che lo spettro dell’emissione a microonde in corrispondenza degli ultimi cinque cicli erano gli stessi ogni volta. Al contrario, durante i periodi di massima attività solare, l’intensità e lo spettro variavano in maniera significativa da ciclo a ciclo.
«Eccetto che per le macchie solari, sono rare le osservazioni uniformi a lungo termine del Sole, particolarmente significative per scoprire tendenze che si estendono al di là di un singolo ciclo solare», commenta Shimojo. «Questa scoperta è un passo importante nella comprensione di come si creano e amplificano i campi magnetici solari, che generano le macchie e altre attività solari».
Stefano Parisini