Guarda il trailer del nuovo film con Massimo Corbucci “La Particella di Dio”
Corbucci, fisico e medico, collaboratore di Scienza e Conoscenza fin dai primi suoi numeri, sarà intervistato dalla trasmissione VOYAGER in onda su RAI 2 lunedì 31 maggio 2010 alle 21,00.
I ricercatori del Cern sono alla ricerca della cosiddetta “Particella di Dio” ma, secondo il fisico Massimo Corbucci, non troveranno mai quello che cercano «perché la fisica non ha ancora compreso la necessità di Dio». Da oltre trent’anni Corbucci lavora alla teoria del Vuoto Quantomeccanico, una visione rivoluzionaria della realtà e delle leggi che la governano. Il VQ è un’ipotesi alternativa alla teoria del Bosone di Higgs, fondamentale particella del cosiddetto Modello Standard della fisica nucleare, ritenuta responsabile della “massa” delle particelle e della creazione dell’intero universo.
Dal 2008 al CERN di Ginevra, nel più grande acceleratore di particelle mai costruito al mondo (Lhc), è in corso un esperimento per osservare il Bosone di Higgs. L’esistenza della particella sarebbe una fondamentale conferma del modello scientifico vigente; ad oggi tuttavia il Bosone non è stato ancora osservato. Un esperimento da 6 miliardi di euro che però non convince tutta la comunità scientifica, tra cui coloro che temono la formazione di un buco nero in grado di inghiottire la Terra.
IL VUOTO QUANTOMECCANICO
Secondo Corbucci ci sarebbe una soluzione differente per spiegare l’origine della materia. Esisterebbe cioè un vuoto “pieno” in grado di conferire massa alle particelle: il Vuoto Quantomeccanico, il luogo da dove ha origine la materia. Il fisico lo spiega attraverso la rinnovata disposizione delle particelle all’interno del nucleo stesso. Queste non sarebbero più disposte “come in una cesta di arance”, così come ipotizzato dalla scienza sino ad ora, ma in parte a destra e in parte a sinistra del nucleo secondo una precisa dicotomia.
Con questa distribuzione, le particelle individuate per l’atomo più grande conosciuto (con numero atomico 112) sarebbero 103: 57 a sinistra e 46 a destra. Restano quindi 9 caselle vuote, esattamente al centro del nucleo. Questo buco nel nucleo atomico, è la conclusione di Corbucci, avrebbe le stesse caratteristiche di ciò che si trova oltre i confini dell’universo. L’atomo avrebbe dunque dentro di sé una “porta” per accedere all’infinito assoluto, un regno dove le misure non contano più.