Le luci Sismiche, meglio conosciute come EQL o Earth Quake Light, è un fenomeno conosciuto da moltissimo tempo, basti pensare che le prime osservazioni di questo fenomeno risalgono già all'anno 869 d.C.; e cioè in una epoca in cui, non si conoscevano bene i meccanismi chimici e fisici del terremoto. Solo oggi la scienza tenta di spiegare questi fenomeni, anche se a dire la verità con poco successo. Addirittura gli Antichi Egizi parlano di questi fenomeni da loro osservati nel tempo.
Le cause principali di questo “fallimento” risiede del fatto che ancora molti fenomeni geologici sono sconosciuti e alcuni meccanismi fisici e chimici che si libererebbero prima, dopo, e durante un terremoto sono ancora tutti al vaglio della scienza e dunque c'è ancora poco di concreto e tante teorie.
E' stato osservato che la maggior parte degli avvistamenti delle Luci Sismiche sono state osservate in concomitanza con scosse telluriche (terremoti) di magnitudo superiore o uguale a 7. Dal punto di vista morfologico, le EQL possono assumere le forme più svariate:
1) lampi o baleni,
2) Colonne e travi infuocate,
3) Vortici luminosi
4) Globi di luce,
5) Fiamme e fiammelle viste fuoriuscire dal suolo.
Molti studiosi oggi osservano questo strano e poco conosciuto fenomeno tentando di dare una spiegazione scintifica agli eventi osservati. E' da dire che anche se in molti casi si può trovare una spiegazione scientifica, come la fuoriuscita di gas dal terreno (tramite crepacci creati dal terremoto), che si incendiano e danno origine a fuochi, e luci, o addirittura alle forze elettriche che si accumulano nell'atmosfera e sulla vegetazione, in una piccola percentuale di casi, le comuni teorie non reggono.
Basti pensare ad esempio agli strani eventi che hanno colpito l'Italia negli ultimi mesi, in Calabria ad esempio che gli scienziati non riescono a spiegare! La storia è ricca di queste manifestazioni, soprattutto in Italia, una penisola ad alto rischio sismico, ma grazie alle cronache di Ignazio Galli (Nato a Velletri – Roma, nel 1841, sacerdote e professore in scienze naturali), che per primo al mondo cominciò a trascrivere e a studiare questi eventi, oggi è possibile avere una cronostoria abbastanza precisa di questi eventi.
Di cosa parliamo realmente?
Certo di fenomeni che compaiono in concomitanza con eventi tellurici, ma a noi, sotto il profilo ufologico, ci interessano soltanto alcuni di questi eventi, ad esempio:
A Taum, in Irlanda, apparve un fenomeno luminoso sul mare a forma di bandiera, dal quale si propagò una luce abbagliante, seguita poi da una forte scossa di terremoto. In questo periodo storico iniziano pure, da parte degli scienziati dell'epoca, le prime esperienze nel campo dell'elettricità e del magnetismo e ciò fa si che vengano prestate particolari attenzioni a certi fatti.
Kant scrive:” Non posso passare sotto silenzio il fatto che in quel tremendo dì di Ognissanti, ad Augsburg, le calamite lasciarono cadere il loro carico e gli aghi magnetici si agitarono disordinatamente. Già Boyle riferisce che una volta, a Napoli, dopo un terremoto, si verifico un fatto analogo. Conosciamo troppo poco la natura occulta del magnete per poterci spiegare l'origine di tale fenomeno.”
Teorie
Molte teorie sono state avvallate per spiegare questi fenomeni ma fino ad ora nessuna sembra essere quella definitiva, tra queste:
1) Ipotesi Piezoelettrica;
2) Campo elettrico dovuto al contatto o alla separazione di materiali rocciosi;
3) Triboelettricità e piroelettricità;
4) Moti oscillatori dell’aria a livello del suolo;
5) Scarica elettrochimica luminescente;
6) Emissione exoelettronica;
7) Ipotesi della frizione – vaporizzazione;
8) Ipotesi elettrocinetica dell’acqua (potenziale z);
9) I campi elettrici e l’accelerazione di cariche atmosferiche;
10) Ipotesi fonoluminescenza;
11) Ipotesi dei gas (chemiluminescenza, combustione);
Casi UFO?
Prendendo in considerazione soltato quei casi (come accennato pocansi) in cui si potrebbe enunciare una teoria ufologica e scartando tutte le altre, sempre interessanti, e importanti, possiamo osservare che, nelle apparizioni di scie o strisce luminose sottili, nel cielo queste sono apparse con più frequenza prima e durante l'evento sismico. Un esempio, sempre parlando della zona limitrofa a Roma, (fortunatamente Ignazio Galli era di Velletri – come noi):
Il 22 gennaio 1892, le zone da Roma a Velletri e da Campobasso a l’Aquila furono colpite da una forte scossa durante la notte. Diversi testimoni, nelle varie zone, riferirono di aver visto un intenso lampo nell’istante della scossa. Uno di questi, che si trovava in camera, afferma che il lampo era così intenso da permettergli di distinguere ogni particolare della stanza, nel minimo dettaglio. Il 18 dicembre del 1897, la zona di Città di Castello (Roma), Monte Nerone e dintorni furono colpite dal terremoto. Alcuni testimoni riferiscono di aver visto un lampo alcuni istanti prima del sisma, mentre diverse ore prima furono viste delle strisce di fuoco attraversare il cielo sopra Monte Nerone in senso orizzontale. Il fenomeno delle strisce infuocate si ripresentò sul Monte Nerone, il 27 dicembre dello stesso anno, alcune ore prima del sisma.
Molto interessante sembrano essere questi eventi, la cui spiegazione resta incerta. Certo che un conto sono le fiamme, i gas e gli eventi elettrici; altro sono queste “strisce di fuoco che attraversano il cielo”. Passiamo ancora a considerare altri fatti, come ad esempio le luci dall'apparenza solida:
Trombe e Colonne Luminose, sembrano avere il loro massimo di osservazioni in concomitanza con l'evento tellurico (o sismico). Come spiegare ad esempio L'avvenimento di Palermo datato 1726, in cui si videro due colonne di luce precipitare in mare rendendo luminosa la superficie dell’acqua per un tempo considerevole? Ancora: Nella notte fra il 20 e 21 luglio 1399, in concomitanza con la scossa, apparve in cielo una grande trave luminosa che procurò notevole spavento fra la popolazione bolognese. Di maggior vigore fu il fenomeno osservato il 26 luglio 1805, nel terremoto che coinvolse la Campania e il Molise; simile ad una trave, fu vista sollevarsi dalla zona di Bojano, sorvolare tutto il territorio fino a Isernia e qui precipitare contro un muro di rinforzo producendo un foro ovale lungo 16 palmi per 8 (circa 4 metri per 2 metri). La sera seguente il terremoto (27 luglio), nella zona di S.Giorgio (Benevento) fu osservata in cielo una trave infuocata luminosissima, dalle dimensioni apparenti di 100 palmi per 1 (circa 25 metri per 0,25), velocissima nel suo moto, si dileguò lasciando dietro a sé una leggera scia di colore mutevole (cangiante). Il 22 marzo 1821, nell'istante della scossa che colpì gravemente l'Umbria, si vide una colonna di fuoco uscire dal fiume Cannara per poi gettarsi, dopo aver sorvolato la città di Rieti, nel lago Cantalice. In Calabria, nella notte tra il 24 e il 25 aprile 1836, verso mezzanotte moltissimi animali mostrarono segni di inquietudine e il mare divenne repentinamente agitato e tempestoso; su di esso, nella località Calopezzati, apparve una trave infuocata e nello stesso istante si sentì un fortissimo rombo e sopraggiunse un’intensa scossa sismica.
Passiamo poi ai famosi Globi Luminosi, osservati in tutto il mondo. Anche in questo caso il massimo delle osservazioni le si ha durante e prima del sisma, ma anche dopo, e nella stragrande maggioranza dei casi le osservazioni sono talmente numerose da non essere messe in corrispondenza con il terremoto. Il moto di questi globi sembra essere diverso: Zigzagante, rettilineo, orizzontale e misto.
In molti avvistamenti il Galli riporta anche strani fenomeni concomitanti. Riporto di seguito alcune testimonianze:
1) Valparaiso: Molte persone videro fiamme zigzaganti (serpentelli di fuoco) che dalle colline salivano in cielo.
2) Bernhard Jensen, attuale primo pilota della nave Toro ed ex capitano della Southern Cross nella sua spedizione al Polo Sud, racconta di aver visto dalla nave, sette o otto palle di fuoco uscire da una casa in fiamme sulla collina, quella più in alto fra le case incendiate. Le sfere si mossero verso oriente e quando caddero, ogni volta si sentì una forte detonazione simile ad un forte colpo di cannone.
3) Il capitano dell'amministrazione marittima (nome non riportato) racconta, in presenza del suo aiutante Gomez Carreno, che il primo pilota della nave tedesca Uarda dichiarò di aver visto la stessa cosa; palle di fuoco che fuoriuscendo da una specie di cratere e si diressero verso ovest. Il capitano Jensen aggiunse che dove caddero i globi apparvero degli incendi qualche tempo dopo. Vari membri della famiglia Blumer videro diverse palle infuocate, alcune delle quali, molto piccole e con la coda, fuoriuscire da una molto più grande paragonabile, come dimensioni, alla Luna.
4) La famiglia Salcedo raccontò che dopo essersi prodotto un foro nel tetto, s’illuminò una parte della camera dove non vi erano nè lampade nè fuochi.
5) Diverse persone presso la spiaggia di Ancha videro uscire delle fiamme dal mare.
6) Presso il podere Lo Ovalle (Casablanca): si osservò una sfera di fuoco nel cielo e nelle tre sere seguenti si vide una fascia di nuvole colorate.
7) A Postas Negras (tra Valparaiso e Casablanca): gli abitanti riferirono di aver visto una palla di fuoco provenire da Valparaiso.
8) San Antonio: Tre uomini videro fuoriuscire dalla sabbia delle fiamme.
9) Curacavi: Il comandante della polizia disse che durante la seconda scossa si videro 5 meteore correre da nord a sud, brillantissime che illuminarono le cime degli alberi. Le meteore erano più piccole della luna.
10) Chimbarongo: Cinque minuti prima della scossa cessò la pioggia, non si videro lampi e il cielo si tinse di un rosso cupo. L'attenzione dei testimoni venne attirata dalla caduta di una gran palla di luce fosforescente e si osservò il suolo ricoperto, in alcuni punti, da questa luminescenza.
11) Lolol: Non vi erano fulmini bensì serpentelli che attraversarono il cielo da una parte all'altra. Prima della catastrofe il cielo si era annuvolato, dopo divenne limpido e stellato.
12) Lincanten: Notte limpida, al momento della scossa il sig. Cura dice di aver visto delle luci nella forma di serpenti di fuoco muoversi in cielo.
13) Curico: Niente fulmini, ma si osservarono delle meteore e la scintillazione delle stelle.
14) Costitution: Si osservarono delle meteore procedere da sud a nord nell'istante della scossa (Andrade, capitano del Malleco ormeggiata nel porto).
15) Los Angeles: Durante la scossa si videro fuochi e fiamme in cielo, simili ai fulmini di calore. Inoltre si osservarono zigzagare in aria, quello che la gente chiama “serpentelli di fuoco” e perdurarono per tutto il tempo della scossa. Non si videro nè lampi nè si udirono tuoni o luci assomiglianti a scariche elettriche prodotte da cavi in cortocircuito. Non vi era nè vento nè pioggia al momento della scossa.
16) Valdivia: Si osservò sulla cordigliera delle Ande un'immensa scarica elettrica, tanto prolungata che illuminò istantaneamente tutto il cielo; il tuono si udì appena e si videro cadere nel medesimo istante 2 o 3 luci simili a bolidi. Il barometro segnava bel tempo, pioveva pochissimo e non vi era vento.
17) Tongoy: Si osservarono delle grandi meteore in cielo.
Conclusioni
Questo è quello che accadde allora; insomma, un fenomeno che si allarga non solo in Europa, ma anche in altre parti del mondo. In molti casi, gli avvistamenti sembrano essere dei tipici casi di UFO. Il problema è proprio questo… Si tratta di fenomeni naturali? Si tratta di Gas? Cariche elettriche? Di cosa? Credo che è importante notare come a differenza di altri fenomeni naturali, le apparizioni di colonne di fuoco o di luci solide dotate di movimenti intelligenti siano un fenomeno degno di attenzione, che merita uno studio più approfondito. Non si può fare finta di sapere che tali fenomeni sono reali! Recentemente su una trasmissione televisiva RAI, sono stati intervistati alcuni testimoni della città di Canneto (Messina), dove assieme ai fenomeni sismici ci sono tuttora dei fenomeni elettrici, chimici e luminosi inspiegabili gli stessi intervistati (abitanti del paese) esprimevano la loro preoccupazione per un fenomeno davvero insolito. Ad esempio vediamo anche i giornali.
Questo veniva detto a La Gazzetta del Sud del 10 Febbraio 2004: “Caronia Dispersione, campo elettromagnetico? Ipotesi e nessuna certezza mentre vengono denunciati nuovi fenomeni di combustione. Altre case in fiamme a Canneto, mistero da film di fantascienza. Angosciati dal 15 gennaio gli abitanti del borgo. Da Roma arrivano adesso specialisti e attrezzature sofisticate”. Ed ancora il Giornale di Sicilia del 10 Febbraio 2004: “…Tecnici al lavoro anche presso alcuni ponti per la telefonia mobile, questa mattina, a Canneto di Caronia per tentare di aggiungere qualche elemento utile a fare chiarezza sui misteriosi incendi nelle abitazioni della frazione ormai sgomberata. «Non si può tralasciare alcuna ipotesi – spiega il sindaco Pedro Spinnato – quindi attendiamo per stasera anche i risultati di queste verifiche». Un «fenomeno tecnico», di cui non è ancora chiara la causa. è questa l'ipotesi più probabile sugli incendi che da circa due settimane divampano in maniera improvvisa ed inspiegabile a Cannetto, piccola frazione marinara di Caronia in provincia di Messina.
Lo rivela il professor Giuseppe Maschio, membro della sezione industriale della commissione grandi rischi della Protezione Civile e ordinario all'università di Messina, che sta coordinando il gruppo di esperti e tecnici inviati in Sicilia dal Dipartimento. Maschio non esclude però che dietro agli incendi inspiegabili vi sia il dolo. «Non ci sono indizi né indagini in corso – dice – ma non si può escludere questa ipotesi». «Stiamo facendo una campagna di misurazioni completa sull'intero sito, un'area di circa 350 metri per settanta – spiega – e domani verranno eseguite altre misurazioni per scoprire la presenza di eventuali campi elettromagnetici». In giornata inoltre, i tecnici proveranno con un generatore ausiliario a ridare elettricità alle abitazioni, per vedere se i fenomeni dei giorni scorsi si ripetano. Le misurazioni che verranno fatte domani, ha proseguito Maschio, saranno effettuate con strumenti di precisione già utilizzati sull'Etna. «Se i risultati saranno negativi dovremo escludere la presenza di campi elettromagneti e – aggiunge – anche di un possibile collegamento con eventuali fenomeni sismici». L'ipotesi più probabile e quella al momento più accreditata, dunque, è che si tratti di un «fenomeno tecnico» le cui cause sono ancora sconosciute.
Quindi un fenomeno che ancora oggi desta sgomento e preoccupazione, che è ancora al vaglio degli esperti, e non è supportato da una spiezazione scientifica. Dal canto nostro, come Ufologi, non possiamo fare altro che osservare e cercare particolari importanti, offrendo all'opinione pubblica una lettura anche ufologica degli eventi. Staremo a vedere.
Parte dell'articolo è © Copyright: Massimo Silvestri – CISU-UDN (1999) itacomm.net (2001-2002). Si ringrazia l'autore per aver concesso la possibilità di pubblicare parte del materiale.
Fonte: http://www.terninrete.it/headlines/articolo_view.asp?ARTICOLO_ID=185300