La svastica (o croce uncinata, dal Sanscrito – lo Swastika) è una croce equilatera con i bracci piegati ad angoli retti. È stata usata come simbolo, generalmente con significati augurali o di fortuna, da molte culture fin dal neolitico, ed è ancora oggi un simbolo sacro in alcune religioni come l'Induismo. A seguito del suo utilizzo nella bandiera della Germania nazista il suo uso è diventato controverso nel mondo occidentale dopo la Seconda guerra mondiale. Ma un bando non risolverebbe nulla; l’educazione resta la sola strada da seguire. Nelle scuole europee si dovrebbe insegnare ai bambini quanta bellezza è contenuta in questo simbolo di pace antico di 5000 anni, invece di continuare ad associarlo ai crimini del Nazismo.
Il termine inglese e tedesco swastica deriva dalla parola sanscrita svastikah, che significa “essere fortunato”. La prima parte del termine, svasti-, si può dividere in due parti: su- (buono), e -asti- (è). La parte -astikah significa semplicemente “essere”. La parola è associata in India a cose augurali – poiché significa “augurio”. In India erano usate entrambe le svastiche, in senso orario e in senso antiorario. Altri nomi per lo svastica sono, “Hakenkreuz” nella Germania nazista, “Fylfot” per i Sassoni, “Crux Gammata” in Latino, “Tetraskelion” o “Gammadion” in Grecia e “Om” per gli Indiani. In Cina, questo simbolo è chiamato “Wan” (in Cinese Mandarino), significando “felicità”.
Il simbolo della svastica è stato usato per migliaia di anni, praticamente in ogni gruppo di umani sul pianeta. Era noto alle tribù germaniche come “Croce di Thor”, ed è interessante che il Nazismo non abbia usato quel termine che appartiene alla storia della Germania, ma abbia invece preferito “rubare” il termine indiano “svastica”. Come “Croce di Thor”, il simbolo fu anche introdotto in Gran Bretagna, nel Lincolnshire e nello Yorkshire, dai colonizzatori scandinavi, molto prima di Hitler.
Ancor più interessante, il segno è stato scoperto in un tempio ebraico di duemila anni fa in Palestina, per cui Hitler (inavvertitamente) ha “rubato” un simbolo ebraico, oltre ad un simbolo indiano. Nelle Americhe, la svastica fu usata dai nativi americani nel Nord, Centro e Sud America. Secondo Joe Hofler, che fa anche riferimento al Dott. Kumbari del museo di Urumqi nello Xinjiang, Cina, gli Indo-Ariani del ramo germanico sono arrivati in Europa circa duemila anni prima di Cristo, ed hanno portato con loro il simbolo della svastica (rappresentazione del disco solare o della galassia) della loro arte religiosa di quel periodo, come dimostrano gli scavi nelle tombe di Kurgan, nelle steppe della Russia e le tombe Indo-Ariane nello Xinjiang, Cina.
La prima menzione documentale di questo simbolo si trova nel libro sacro dell'Induismo e nelle aree intorno all'India pare essersi diffusa, nella duplice forma con i rebbi rivolti a destra (senso orario) o a sinistra (senso antiorario), come schema grafico votivo implorante benessere e fortuna. Ebbe anche la funzione di rappresentare in via stilizzata il Sole. Fu poi in uso presso popolazioni delle più diverse, come ad esempio fra gli Indiani d'America, che cancellarono dalla loro tradizione questo simbolo durante la Seconda Guerra mondiale. La sua odierna notorietà è infatti legata alla sua adozione da parte del partito nazionalsocialista tedesco prima e del Terzo Reich dopo.
La svastica nazista
L'introduzione in Germania e in Austria avvenne grazie al monaco Adolf Lanz che, nel 1895 in un viaggio in India, aveva acquistato nei dintorni di Calcutta un anello venduto da un santone per pochi soldi dove era impresso questo simbolo, considerato un simbolo di vita eterna e per questo il simbolo supremo del predominio della casta ariana, che aveva dominato l'India fin dall'antichità. Una svastica è incisa nel tufo di una tomba etrusca nel Cavone di Sovana, una città etrusca in provincia di Grosseto, (frazione del comune di Sorano). Una svastica è anche disegnata su un busto femminile in terracotta policroma, custodito nel museo di Paestum. Una serie di svastiche sono scolpite lungo i quattro lati del pulpito della Basilica di Sant'Ambrogio, a Milano.
In Italia l'uso di questo come altri simboli e gesti legati al nazismo o al fascismo era divenuto illegale dopo la fine della seconda guerra mondiale. L’uso che Hitler ne ha fatto ha reso il simbolo della svastica un qualcosa di degradato quasi dappertutto nel mondo anche se in Oriente è continuato regolarmente l'uso religioso o sacro ( positivo ) del simbolo. Nel 1945 è stato proibito in Germania dagli Alleati ed anche la legge tedesca lo proibisce. Rudyard Kipling (l'autore del Libro della Giungla) l'ha tolta dai suoi libri dopo 1935.
Alla fine degli anni 30 veniva mostrata sulle monete, i ponti e le cartoline in tutto il mondo. La Coca Cola l'ha usata nei suoi annunci pubblicitari (1925). Le cartoline col simbolo potevano essere trovate in vendita negli Stati Uniti e venivano scambiate per augurare “buona fortuna” a un amico. Nell'immagine a destra una cartolina Inglese del 1910.
La Biblioteca Ebraica Virtuale, un'Impresa Americano-Israeliana, ha a sua volta considerato positivamente la storia della Svastica, così come alcune associazioni o gruppi di studio Cristiani (il simbolo si trova nel famoso Trittico “I Sette Sacramenti” di Rogier van der Weyden, anche chiamato Rogier de la Pasture – considerato uno dei più grandi pittori fiamminghi e nord-europei del 15° secolo), non soltanto di tipo esoterico. Si trova anche sulla facciata del tempio Bahai di Wilmette, Illinois associata alla Stella di Davide.
Il Tribunale Tedesco Approva l'Uso di Swastika originaria
Ultimamente, l'uso della svastica è stato ripreso dal movimento spirituale cinese Falun Gong, che ne fa un uso di tipo tradizionale: il simbolo rappresenterebbe il divenire e l'eterno scorrere delle cose nell'universo – e dalla Religione Raeliana cui fondatore Rael afferma di averla vista sullo scafo del disco volante, e sulla tuta dell'essere dello Spazio, venuto dal Cielo, che dice di aver incontrato il 13 dicembre del 1973 nella zona dei vulcani spenti vicino a Clermont-Ferrand nella Francia centrale. I Raeliani del mondo stanno ora unendo le proprie forze a quelle degli Indù e dei Buddisti allo scopo di educare il resto della popolazione riguardo alla vera storia della svastica e fare così in modo che il loro simbolo venga rispettato per sempre. Solo il futuro dirà se tali sforzi porteranno i loro frutti e se il simbolo sarà di nuovo compreso nel mondo su larga scala come è stato fin dai tempi antichi.
Nell’ottobre 1999, la polizia tedesca ha confiscato degli stendardi e dei manifesti con l'emblema del Falun Gong, perché contenevano una svastica che assomigliava alla svastica nazista, sebbene fosse diversa nei colori e fosse posizionata in una direzione diversa. Nell'Autunno 2002, l'Associazione Falun Dafa Tedesca ha ricevuto un avviso dal Tribunale Distrettuale di Mannheim per aver mostrato l'emblema del Falun sul suo sito web. Nel maggio 2003 è arrivato un avviso di reato dal Tribunale Distrettuale con il diritto di una settimana per appellarsi.
Il gruppo si è rivolto ad un avvocato ed ha consultato un famoso Sinologo tedesco, Professore Rudolf G. Wagner dell'Università di Heidelberg. Nel novembre 2003, il tribunale ha pronunciato un verdetto di non colpevolezza ed ha dichiarato l’esibizione dell'emblema del Falun legale sotto la legge tedesca. Il pubblico ministero ha presentato appello, ma nel marzo 2004 il primo giudizio originale è stato confermato. Il simbolo del Falun adesso può essere mostrato legalmente sul sito Web del Falun Gong in Germania, come accade negli altri paesi del mondo intero. Il verdetto dal Tribunale di Mannheim del Marzo 2004 è di grande significato, provenendo da un sistema giuridico di un paese dove la svastica è stato degradata. Il tribunale ha trovato che esiste una netta distinzione tra la svastica di Hitler ed il simbolo del Falun Gong.
Da dove provenne lo Swastika?
Nessuno lo sa realmente poiché è stata trovata su manufatti antichi e recenti: edifici, mosaici, bastoni, terraglie, gioielli e vestiti in tutto il mondo, incluse Cina, India, Israele e Grecia. In America Centrale, gli Atzechi e i Maya hanno usato il simbolo sui monumenti funebri, sui vestiti e sui gioielli. In Europa tali simboli possono essere trovati nelle catacombe romane, nelle chiese, sulle pavimentazioni di piazze e sulle tombe. Il primo simbolo di questo tipo scoperto risale ai ritrovamenti Paleolitici sulle zanne di avorio di mammut, trovate in Ucraina, risalenti a 10.000 A.C. Secondo alcuni ricercatori però, ciò non sarebbe un caso perché potrebbe essere portato sulla Terra nella Notte dei Tempi da altri mondi, ad esempio nel libro “Il Dodicesimo Pianeta” di Zecharia Sitchin è stato riprodotto il simbolo Sumero simile a quello Hindu, a quello Yogi “Pratik”, a quello che si trova nel Bardo Thodol (Libro Tibetano dei Morti), a quello Raeliano e ad alcuni Crop Circles. Forse si tratterebbe del più antico simbolo esistente, legato alla nostra origine Cosmica…
Fonti: swastika-info.com/ www.swastika-info.com/ it.clearharmony.net/articles/200409/271.html www.it.clearharmony.net/articles/200409/271.html it.wikipedia.org