Riporto di seguito la tabella riassuntiva sulle traiettorie dei pianeti che abbiamo individuato nell’ultimo articolo, “I coni dei pianeti“.
Credo che i numeri evidenziati sulla tabella, i nostri numeri cost2, siano potenzialmente molto interessanti e da questa tabella possiamo provare a capirne il significato. Rappresentano una serie che potrebbe ricordare la legge di Titius.
La Legge Titius-Bode è una regola approssimativa che cerca di descrivere la spaziatura dei pianeti nel Sistema Solare. La relazione fu evidenziata per la prima volta da Johann Titius nel 1766 e fu formulata come espressione matematica da J.E. Bode nel 1778. La legge mette in relazione le distanze medie dei pianeti dal sole con una semplice progressione matematica dei numeri.
Titius scrisse: “Prendi nota delle distanze dei pianeti l’una dall’altra e riconosci che quasi tutti sono separati l’uno dall’altro in una proporzione che corrisponde alle loro dimensioni corporee. Dividi la distanza dal Sole a Saturno in 100 parti; quindi Mercurio è separato da quattro di tali parti dal Sole, Venere da 4 + 3 = 7 di tali parti, la Terra da 4 + 6 = 10, Marte da 4 + 12 = 16.
Ma nota che da Marte a Giove arriva una deviazione da questa progressione così esatta. Da Marte, segue uno spazio di 4 + 24 = 28 parti del genere, ma finora nessun pianeta è stato avvistato lì. Ma il Signore avrebbe dovuto lasciare quello spazio vuoto? Affatto. Supponiamo quindi che questo spazio, senza dubbio, appartenga ai satelliti ancora sconosciuti di Marte, aggiungiamo anche che forse Giove ha ancora attorno a sé alcuni più piccoli che non sono stati ancora avvistati da nessun telescopio. Accanto a questo, per noi, lo spazio ancora inesplorato sorge la sfera di influenza di Giove a 4 + 48 = 52 parti, e quella di Saturno a 4 + 96 = 100 parti.”
E nel 1772, nella seconda edizione del suo compendio astronomico, Johann Elert Bode scrisse: “Quest’ultimo punto sembra, in particolare, derivare dalla sorprendente relazione che i sei pianeti noti osservano nelle loro distanze dal Sole. Lascia che la distanza dal Sole a Saturno sia presa come 100, quindi Mercurio è separato da 4 parti del Sole. Venere è 4 + 3 = 7. La Terra 4 + 6 = 10. Marte 4 + 12 = 16. Ora arriva un vuoto in questa progressione così ordinata. Dopo Marte segue uno spazio di 4 + 24 = 28 parti, in cui nessun pianeta è stato ancora visto. Si può credere che il Fondatore dell’universo abbia lasciato vuoto questo spazio? Certamente no. Da qui arriviamo alla distanza di Giove di 4 + 48 = 52 parti, e infine a quella di Saturno di 4 + 96 = 100 parti.”
Lasciando da parte queste notazioni storiche, quando consideriamo 1 la distanza della terra dal sole (in un modello globulare) la distanza di tutti i pianeti può essere descritta da questa serie:
0,39; 0,72; 1; 1,52; 5,20; 9,54; 19,18; 30,06; 39,51
Titius disse che questi valori possono essere ottenuti con una certa approssimazione scrivendo questa serie di numeri:
0; 3; 6; 12; 24; 48; 96; 192
se aggiungi 4 a ciascun numero e dividi per 10 si ottiene:
0,4; 0,7; 1; 1,6; 2,8; 5,2; 10; 19,6
I nostri numeri evidenziati nella tabella potrebbero essere la nuova serie di Titius per la Terra piatta?
2; 3; 5; 10; 21; 51; 155
È certamente un’ipotesi affascinante e spero di raggiungere presto le conoscenze e le prove scientifiche necessarie per convalidare questa ipotesi.
Michele Vassallo è un ingegnere meccanico. Nel 2015, quando scoprì il movimento emergente degli American Flat Earthers, si sentì stupito e affascinato. Presto si rese conto che la Terra non poteva essere un globo. Nonostante il fatto che gli argomenti venuti alla ribalta fossero e siano ancora incompleti e contengano molti errori, il concetto generale di una terra piatta sembra assolutamente degno di indagine.
Tra le sue migliori scoperte c’è la reintroduzione dell’etere nella fisica della terra piatta e una nuova visione della natura della luce.
E’ coautore del libro “The real measures of the (flat) Earth” edito da Aracne editore e del blog “rifugiatidipella.com“. Dal 2019 produce materiale video inerente la Terra piatta sul suo canale Youtube “earthmeasured”.