Novantanove potranno essere delle illusioni ma una potrebbe essere una vera oasi per te perché il Signore Onnipotente ha detto:
“La taqnatu min rahmatillah”
Non perdere la speranza nella Misericordia divina. (Corano 39, 53)
(Durante questo incontro Shaykh Nazim si rivolge a due giovani fratelli che sono arrivati da lui dopo essere stati da un altro Shaykh e che intendono continuare il loro viaggio di ricerca spirituale dopo averlo ascoltato.)
Voi non avete 40 mani, per poter andare ovunque e prendere le mani (N.d.r.: intendendo dire la Bayat, l'iniziazione) di 40 Shaykh. E così se state facendo un viaggio spirituale, quando incontrate la vostra guida credo che per voi sarebbe giusto fermarvi lì in quel posto. Ma se quel che fate è per il piacere del vostro ego, allora potete viaggiare dall'est all'ovest, all'infinito, guardando ora qui e poi lì
Qualche volta si va al mercato e si guarda questo e quest'altro, dall'inizio su fino alla fine del mercato. Ma se avete intenzione di comprare, allora dovrete cercare quello che volete; dovreste sapere quello che volete e cercarlo. E se lo trovate, allora compratelo e poi andate perché nessuno può comprare l'intero mercato o tantomeno trasportarlo; coloro che vanno a fare la spesa sanno ciò che vogliono comprare.
Così il vostro Shaykh vi ha mandato qui, capendo ciò che desiderate. Se riuscite a trovare in qualcuno ciò che cercate, va bene. Non è importante chi sia, bensì è importante che possiate trovare in lui ciò che vi necessita. Se riuscite a trovare quello che cercate in quel giovane, per esempio, va bene; in chiunque lo troviate va bene. Il vostro Signore può usare chiunque per i Suoi scopi.
Non dovete farvi confondere dall'aspetto esteriore delle persone, e oltrepassare qualcuno dicendo: “E quello chi è? Che ce ne facciamo di lui?” -quando quello che vi necessita potrebbe essere proprio con lui. Quel che ci serve è la saggezza. La conoscenza è una cosa, ma la saggezza è un'altra. Anche certi libri contengono parole di saggezza, ma quando sono scritte decadono al livello della conoscenza.
La saggezza viene direttamente dalla lingua e dal cuore, quando è scritta nei libri diventa conoscenza. Che può essere usata, certo, ma la saggezza è molto più importante. Ed il Signore può mettere una parte della Sua infinita saggezza in chiunque.
In un povero, per esempio, o in un bambino, in una donna, in un vecchio, in un giovane, in un nero oppure in una persona ignorante, così direste di uno che non ha mai studiato e non è istruito, eppure gli può essere stata data una grande saggezza.
Noi abbiamo un modo di dire: i tesori si trovano per lo più sotto a qualche rudere. Nessuno va a cercare un tesoro sotto i palazzi al centro di una grande città. No, colui che cerca un tesoro va a guardare sotto a qualche vecchio rudere, in posti dove dal di fuori nessuno sospetterebbe mai di trovare qualcosa.
E quella persona è felice quando trova tazze rotte o altre cose rovinate perché anche se sono rotte sono delle preziose antichità. Se gli chiedi se preferisce scambiarle con delle cose nuove e intere lui ti risponde: “No preferisco questa anche se è rotta.”
Per cui il volere divino può far trovare la saggezza in chiunque. Non credere di trovarla solo in quelli che apparentemente sembrano adatti. Le porte dell'Islam sono aperte dall'est all'ovest. Possiamo cercare ovunque. E, se troviamo la saggezza la possiamo prendere da chiunque, non è necessario che sia una persona speciale. Potremmo trovarla in chiunque. Il Signore potrebbe darla a te. Dobbiamo essere abbastanza umili da ascoltare tutti e vedere qual è il loro prodotto, che cos'è che stanno vendendo. Possiamo prendere da chiunque solo se siamo abbastanza umili.
Allah Onnipotente dà la Sua saggezza e parla con saggezza. Tu hai conoscenza, o hai così tanta conoscenza; tutti voi occidentali che venite da me avete avuto una qualche educazione. Ma come abbiamo detto la saggezza è qualcosa d'altro. Dobbiamo essere umili e cercare in mezzo alle rovine per trovarla.
La conoscenza è come un aereo e la saggezza è come il carburante. Senza carburante l'aereo non volerà mai. E' per questo che così tanti studiosi sono ancora a terra, aspettano il carburante. E sono così orgogliosi delle loro ali che le mostrano in giro di qua e di là, ma così sono sull'aereo senza poter volare. E magari dicono anche che la conoscenza dei Sufi non vale niente e che la vera conoscenza è quella dei loro libri.
Noi li chiamiamo prodotti mentali che finiscono per diventare un peso sempre più grande, un carico che grava nelle nostre teste. Ma i prodotti del cuore ci trasportano: dei prodotti mentali dobbiamo portarne il peso ma i prodotti del cuore ci innalzano. Per questo motivo il Sultan al 'Arifin Abu Yazid al Bistami (Q.s.), un famoso Shaykh dell’Eccelso Ordine Naqshbandi si rivolgeva agli studiosi dicendo: “O uomini dotti, voi portate in giro la vostra conoscenza e controllate continuamente che non diminuisca. Siete sempre preoccupati perché quando perdete le conoscenze che avete trovato nei libri, vi caricate di quegli stessi libri e li portate in giro con voi. Siete come dei cavalli gravati da un carico troppo pesante da portare e siete sempre stanchi. Noi invece non abbiamo bisogno di trasportare libri, o di essere come cavalli affaticati da un carico troppo pesante. Piuttosto è la nostra conoscenza a portarci. Così voi siete sotto un grande carico mentre noi siamo trasportati dalla nostra conoscenza.”Per questo motivo i prodotti mentali sono un grosso peso per gli studiosi ed il Profeta Sayyidina Muhammad (s.A.'a.s.) dice in un hadith:
“Afat al 'ilm an-nisiyan.”
“La calamità della conoscenza è la dimenticanza.”
Quello che distrugge la conoscenza è il dimenticarsene. Perciò ogni studioso è sempre preoccupato, perché invecchiando gli s'indeboliscono le facoltà mentali e tutto ciò che sa piano piano lo abbandonerà. Gli studiosi pensano sempre a questo e sono così tante le cose che rendono la memoria sempre più debole.
Gli uomini, anche gli studiosi, sono comandati dal loro ego; essi fanno ciò che vuole il loro ego e le loro facoltà diventano sempre più deboli. Non usano i loro cuori. I cuori non s'indeboliscono mai: sono forti ma noi non li usiamo.
Il mio Grandshaykh, Sultan al-Awliya' Shaykh Abdullah ad-Daghistani (Q.s.) in età molto anziana usava la memoria del cuore. Una buona memoria del cuore non s'indebolisce mai e la persona ricorda tutto dall'inizio alla fine della sua vita, non perderà mai la memoria. Ma a colui che lascia il cuore ed usa solo la memoria della mente questa gli s'indebolirà giorno per giorno. Per questo il Granshaykh Abu Yazid al Bistami diceva agli studiosi: “Se non aveste più libri sareste finiti. Se vi scordaste quello che avete memorizzato sareste come dei gusci vuoti. Voi prendete dall'esterno e riempite la memoria mentale, quando le vostre menti s'indeboliscono diventano come delle tazze vuote. Mentre le nostre conoscenze sono come delle sorgenti nei nostri cuori.”
Potete vedere che quando invecchiano perdono tutto, sia da quello che dicono che da quello che fanno. Mentre per quelli che hanno quelle sorgenti di saggezza è impossibile che il flusso s'indebolisca e questo li trasporta.
La saggezza è un Attributo Divino e non ha proprietà normali, no. I Poteri Divini arrivano attraverso la saggezza e potrebbero trasportare una persona dall'Oriente all'Occidente in un secondo, potrebbero portarlo dalla terra in Paradiso.
Io vedo che negli occidentali c'è un risveglio di interessi, perché non ho mai visto delle persone leggere tanti libri quanti ne leggono le persone dell'ovest. I Musulmani hanno sempre cercato di leggere il Sacro Corano e non si stancano di recitarlo. Ma ora la maggior parte della gente delle persone sono occupate con i loro ego anche nel mondo Islamico, perciò hanno smesso di recitare il Sacro Corano e perlopiù non vogliono leggere altri libri come, invece, fanno gli occidentali. Voi avete l'hobby di leggere. Ma perché? Una persona potrebbe dire: “Ho letto migliaia di libri e ne voglio leggere ancora degli altri. Ma perché? Qual è il motivo per cui dopo tutto questo leggere sono ancora così affamato di libri?” E allora incominciamo a sentire nei loro cuori che deve esserci qualcos'altro oltre a tutto quel leggere. E così ora molte persone si stanno informando sulle conoscenze dei Sufi, e continuano a leggere anche più di prima. E si sentono assetati, sempre più assetati. Hanno sete e incominciano a chiedere dei ruscelli, delle vere sorgenti, come una persona nel deserto che anela per l'acqua. Ma la maggioranza della gente vede solo tanti miraggi e nel nostro tempo molti occidentali rincorrono queste illusioni. Essi immaginano di trovare una sorgente, dell'acqua, ma quando l'hanno raggiunta scoprono che era solo un'illusione. E' molto difficile trovare un'oasi nel grande deserto, davvero molto difficile, mentre le illusioni ed i miraggi sono comuni. Ed ora, mi dispiace dirlo, gli uomini occidentali sono come una persona nel deserto terribilmente assetata; essi cercano ovunque, chiedendo dell'acqua che da la vita, correndo e cercando, ma trovano solo illusioni.
Ma non dovete smettere di cercare la vera oasi. E così anche questi due fratelli che sono venuti a trovarci questa mattina sono di quelli che si sentono in un deserto e cercano di raggiungere un'oasi per bere, circondati ovunque da miraggi. Io vedo dappertutto che tante illusioni, qui in Inghilterra, in Francia, in Germania, in Olanda, in America, in India; in Cina, in Tibet, in Russia, nel Caucaso, nell'Iran in Turchia e nei Paesi Arabi, così tanti miraggi e solo pochissime oasi. Ma il Signore dei Figli di Adamo dice: “La Taqnatu, non disperare.” Chiunque chieda seriamente di trovare, troverà.
Qual è la saggezza per cui Lui renda difficile raggiungere la meta? E' perché un uomo non da importanza a ciò che trova facilmente, mentre conserva con cura ciò che ottiene con difficoltà. Per cui se chiedi di trovare l'oasi sappi che è una cosa difficile.
Finché sarai vivo dovrai procedere verso qualcosa. Potranno esserci 100 illusioni ma dopo di esse potresti trovare l'oasi. Non dire: “Sono andato fin lì ed ho trovato che era un'illusione, allora mi sono incamminato ancora di là ma ancora ho trovato solo un miraggio. Perché, finché puoi camminare devi andare avanti e provare; 99 potrebbero essere miraggi, ma una potrebbe essere una vera oasi per te, perché il Signore dice: “Non perdere la speranza, non ti disperare.” Quando perdi la speranza sei finito: morirai. Nessuno muore finché ha ancora speranza nella vita, coloro che sperano ancora possono continuare a vivere e quelli che sperano di trovare, troveranno.
Tratto dal libro “Il Giardino della Conoscenza”