L’ascia di Arkalochori è una doppia ascia votiva, probabilmente fatta nel II millenio A.C., fu scoperta nel 1934 in una cava di Arkalochori nell’arcipelago di Spyridon Marinatos appartenente all’isola di Creta. La sua importanza si deve soprattutto alla presenza di un iscrizione di 15 simboli, poichè tra questi vi sono caratteri minoici della lineare A ma soprattutto caratteri presenti anche nel disco di Festo, l’ascia risulta così una prova determinante per la veredicità del reperto trovato a Festo.
La storia
L’Ascia di Arkalochori è un’ascia votiva del II millenio a.C. appartenente alla civiltà minoica rinvenuta in una cava vicino alla città di Arkalochori, sull’isola di Creta, dall’archeologo Spyridon Marinatos.
La sua importanza deriva dal fatto che su di essa è incisa un’iscrizione di 15 simboli, alcuni dei quali sono stati identificati come caratteri appartenenti al Lineare A, mentre gli altri sembrano essere simili a quelli visibili sul Disco di Festo. In particolare il glifo detto “il Moicano” (D02), che è il carattere che maggiormente appare sul disco, è presente sull’ascia sia di profilo che visto di fronte.
L’ascia si può visitare presso il Museo archeologico di Iraklio.Il fatto curioso è che il Disco di Festo è generalmente accettato come autentico dagli archeologi, questo grazie anche alla successiva scoperta dell’Ascia di Arkalochori con glifi simili ma non identici. L’Ascia di Arkalochori e altri reperti hanno reso l’origine cretese più popolare: immagini femminili con mammelle cadenti sono state anche trovate a Malia e Festo.