Di tutte le interviste che ho condotto con un ex ufficiale addetto ai lanci missilistici ICBM nei passati tre decenni, questa è stata forse la più sconvolgente. Secondo la fonte, David H.Schuur, un UFO ha attivato la sequenza di lancio della maggior parte dei suoi missili Minuteman. Nell’agosto 2007, Schuur mi disse, “Ho visto la tua richiesta di informazioni nella (giugno 2007) Association of Air Force Missileers Newsletter. Sono stato coinvolto in un incidente UFO alla base Minot a metà degli anni ’60. Avevo letto il tuo articolo (nella newsletter AAFM del settembre 2002), ma ho esitato a rispondere”. Chiesi a Schuur del perchè e mi rispose: “Ci venne praticamente detto, a quel tempo, che era informazione classificata e quindi non è avvenuto nulla, e non va discusso. Penso di aver seguito queste direttive quando ho visto il tuo primo articolo”.
Schuur ha avuto un cambiamento interiore, ha continuato dicendo, “Comunque, ero membro dello staff addetto ai missili Minuteman alla Base aeronautica Minot (455th/91st Strategic Missile Wing) dal dicembre 1963 fino al novembre 1967. Ero 1° Tenente in quel periodo e vice comandante quella notte. Dato che l’incidente è di circa 40 anni fa, la mia memoria è un pò offuscata, ma in base a chi era il mio comandante quella notte, direi che avvenne tra il luglio 1965 e il luglio 1967”. Chiesi a Schuur se potesse restringere il periodo dell’incidente, associandolo ad altro evento e mi rispose, “Non davvero, ma penso che l’incidente avvenne verso la fine del mio percorso nel campo missilistico, quindi probabilmente durante il 1966-67. Ero di servizio nella Capsula Echo (Controllo di Lancio) e alla console in quel momento, probabilmente nel primo mattino quando il comandante dormiva. Sapevo di essere nella Echo, perchè è lì che facevo servizio di allerta (alert duty). Il mio comandante di quel periodo è morto, era Tenente Colonnello alla Minot, negli anni ’50, è stato nelle riserve e veterano della Korea, richiamato in servizio nei primi anni ’60”.
“Per quanto riguarda l’incidente, ecco il mio ricordo: La capsula Alpha, a est rispetto a noi, riportò un PAS – Primary Alert System, perchè il personale stava osservando un oggetto grande e luminoso sospeso sopra i loro siti missilistici. Si spostava da missile a missile. Penso che l’equipaggio della capsula Alpha abbia riportato anche la ricezione di “indicatori” sulla console di controllo dei missili, ma non ne sono certo. So che pochi minuti dopo la nostra capsula ha attivato degli indicatori, letture anomale, da alcuni nostri missili”. Ho chiesto a Schuur di spiegarmi il PAS. Mi rispose: “Era una linea aperta tra i quartier generali SAC e i posti di comando. C’era un altoparlante in ogni capsula di lancio e quando arrivava una direttiva dal comando o altro, dovevamo ascoltare. Quando dalla capsula Alpha è stato avvistato l’UFO, venne avvisato il posto di comando e questo avvisò i quartier generali SAC e noi ascoltammo tutto sul PAS”. Schuur continuò, “Non fu solo Alpha ed Echo.
Nell’ora seguente circa, non ricordo esattamente, tutti i punti di volo riportarono che i loro (Security Alert Teams) stavano osservando un UFO vicino alle strutture. Il percorso dell’oggetto poteva essere seguito mentre passava sopra ogni area di volo tramite i rapporti del PAS. L’oggetto si spostò su tutta l’ala da sudest a nordovest, seguendo il confine dell’ala”. Schuur aggiunse, “Tutti quanti, Bravo Flight, Charlie, Delta, fino ad Oscar, stavano riportando gli avvistamenti di questo oggetto. Il campo della base Minot ha la forma della lettera “C”. Alpha è a sudest della base e le altre ali, Bravo, Charlie ecc.., sono a sud, sudovest, ovest, nordovest, quindi a nord di Minot. Oscar, l’ultima zona, è in cima alla “C”, a nord della base. L’oggetto, per quanto ne so, era solo uno, arrivò su Alpha Flight, quindi si mosse su tutte le altre zone fino ad Oscar. Potevamo sentirlo sul PAS. Sopra Echo, non si avvicinò al Controllo di Lancio, visitò solo i LFs (silos), quindi si spostò sul punto seguente”.
“Per quanto riguarda la nostra zona di volo Echo, pochi minuti dopo il rapporto di Alpha, ricevetti una chiamata dalla sicurezza e mi diceva che una luce splendente, veramente un oggetto grande e luminoso sarebbe più accurato, si trovava nel cielo, ad est del posto di controllo di lancio. Quando la guardia chiamò, potrebbe aver usato il termine “UFO”, ma non ricordo. Non descrisse la sua forma e altitudine, perchè era troppo lontano. Non si avvicinò abbastanza al LCF da mostrare qualche dettaglio.
Il suo punto più vicino fu a 2, forse 4 miglia da noi, vicino ad uno dei siti missilistici”.
Schuur continuò, “Tuttavia, quando l’oggetto passò sul nostro punto di volo, ricevemmo segnali anomali sulla console. Sembra che l’oggetto stesse inviando dei segnali ad ogni missile. Non tutti i missili vennero influenzati dall’oggetto, ma alcuni di essi. Forse sei, sette o otto. Forse tutti e dieci, ma non penso. Mentre questa cosa passava sopra ogni missile, ricevemmo indicazioni confuse su ogni particolare missile. Dopo pochi secondi, tutto tornò alla normalità.
Quindi il missile seguente inviava segnali anomali, perciò l’oggetto si era mosso su di esso e così via con gli altri. Era come se l’oggetto stesse comunicando con ogni missile, uno per uno. Gli allarmi di Sicurezza Interna ed Esterna si attivarono, ma avveniva sempre per diverse ragioni. Tuttavia, quella particolare notte, dovemmo usare l’interruttore di “Inibizione”, perchè si attivarono gli indicatori di “Lancio in Corso”! Dopo alcuni minuti, l’UFO passò a nordovest e tutti gli indicatori tornarono alla normalità”. Volevo accertarmi di quanto mi venne raccontato. Chiesi a Schuur, “Quindi, se hai un indicatore di Lancio in Corso, significa che la sequenza di lancio è stata attivata, che il missile si prepara al lancio?”. Schuur rispose, “Significa che il missile ha ricevuto il segnale di lancio. Quando avviene, abbiamo una indicazione nella capsula della ricezione del comando di lancio da quel missile.
Senza l’appropriata autorità, si preme il tasto di inibizione per rimandare il lancio per un certo periodo. Se arriva un comando di inibizione da altra capsula di lancio, questo spegne del tutto la sequenza. Se però non arriva il secondo comando, il missile attenderà per uno specifico tempo e quindi parte, in teoria. Chiaramente, quella notte, avevamo ogni tipo di indicatore da ogni missile e in quella situazione penso che il lancio si annulli da sè. Onestamente non so”. Chiesi a Schuur se l’indicatore di Lancio in Corso sia mai stato attivato in altre occasioni, prima o dopo l’incidente, mentre era di servizio. Mi rispose, “No, mai”. Gli chiesi se avesse sentito della sostituzione di componenti o sistemi sui missili, da cui arrivarono le indicazioni anomale. Mi rispose, “No, se è accaduto io non ne sono al corrente”.
Schuur disse, “Tornando il giorno dopo alla base, io e il comandante abbiamo incontrato l’ufficiale delle operazioni, che disse, “Nulla è avvenuto, nulla da discutere, arrivederci”. Ci vennero presi i registri e nastri, ogni capsula comprendeva un nastro di 24 ore, da quanto ricordo, con le comunicazioni passate nel sistema PAS. Ci venne detto che nulla era accaduto quella notte e di non discuterne. Fu un non-evento. Non ci chiesero rapporto, andammo semplicemente a casa. Molti dei gruppi andarono alla base e arrivarono in tempi diversi, a nessuno venne chiesto rapporto, non ne ho più saputo nulla”.
Chiesi ancora a Schuur, “So che non hai avuto risposte dai tuoi superiori, ma qual’è la tua personale conclusione?”. Rispose, “Oh, penso ci fosse qualcosa lì sopra, che comunicava con i missili, che analizzava. Un qualche processo di scansione”. Chiesi a Schuur se secondo lui l’attivazione di lancio fu casuale o voluta e ne rimase sorpreso, rispose, “Penso che sia stata la scansione, ha causato le anomalie degli indicatori. Un qualche tipo di segnale inviato (dall’UFO) ai missili ha inavvertitamente attivato il lancio, non penso che fu deliberato. Spero di no! Sarebbe stato ..” Schuur non finì la frase. La sua voce si ruppe. Apparentemente il pensiero che i piloti dell’UFO abbiano tentato di lanciare deliberatamente i suoi missili nucleari quella notte lo ha colpito molto fino ad oggi, dopo 40 anni.
Io ovviamente ritengo credibile il rapporto di Schuur, ma cerco di trovare altri ex membri del suo squadrone che vogliano confermare. Come candidamente ammesso da Schuur, dopo aver letto il mio primo articolo del settembre 2002, attese circa cinque anni prima di contattarmi. Solo dopo la mia seconda richiesta di informazioni ad ex addetti ai missili USAF, decise di parlarne. Questa esitazione non è atipica. Molti dei miei ex ufficiali addetti ai missili non hanno divulgato facilmente le loro esperienze con gli UFO, per diverse ragioni. Cosa importante, per quanto mi riguarda, la testimonianza di Schuur rappresenta il solo rapporto credibile sull’attivazione di missili nucleari USA da parte di un UFO. Tuttavia, esiste un’altra testimonianza attendibile come questa, nell’Unione Sovietica. Questo incidente sarà discusso in un altro capitolo.
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Robert L. Hastings
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