Dato che non c’è altro modo di spiegare il paradosso EPR (Einstein-Podolsky-Rosen) della particella accoppiata – che adegua 10 spin a quello della sua gemella, istantaneamente, anche a miliardi di anni luce – se non ammettendo un “Nuovo Modello di Atomo” (qui sopra descritto); diciamo STOP alla “storia infinita” di un tipo di “scienza” che applica 11 “rasoio di Occam” al contrario e proviamo a vedere quale chiarezza concettuale offrirebbe alla Comunità scientifica una “Nuova visione d’insieme”.
Il “rasoio di Occam” è un ragionevole principio della Fisica, per cui di fronte a qualcosa che appare inesplicabile, si cerca di trovare la spiegazione più semplice, operando una “tosatura senza esitazione” delle ipotesi “contorte” e che “moltiplicano gli enti” inutilmente, confondendo le idee.
Negli ultimi tempi la Comunità scientifica (sarebbe da dire “scientistica”!) lo sta applicando al contrario, nel senso che opera senza esitare la tosatura delle ipotesi semplici e si va a invischiare, innamorandosene follemente, in teorie arzigogolate, le quali si manifestano evidenti “forzature”, concepite ad hoc nel tentativo disperato di mantenere in vita “con la respirazione artificiale” vecchi modelli, il cui unico pregio è di aver attraversato epoche e talvolta secoli di storia.
Prendiamo, per esempio, il paradosso della caduta a differente accelerazione “g” di una palla di ferro e di una di alluminio. Che assistere a questo fenomeno sia agghiacciante, è indubitabile. È vero che avendo studiato Fisica, la quale si fonda sulla “Gravitazione Universale” e sulla “Meccanica Newtoniana”, ci si rimane di stucco.
Vero è anche che una “Forza”, quella che si pensa debba essere la gravità, non “guarda in faccia” nessuno e deve tirar giù in eguale maniera una piuma d’oca e una pasticca d’uranio, o l’elicottero che ha rotto le pale, “ultraleggero” fatto di plastica e roba economica, e quello “militare” fatto di ottimo acciaio: una volta “sprigionata” dal pianeta Terra non può essere spiegata con il velivolo in panne del povero disgraziato e più clemente con l’aeromobile dei Carabinieri.
Però, di fronte alla realtà, che il ferro cade meno a ‘precipizio” della plastica (molecola con atomi di carbonio, ossigeno e idrogeno), non si può dire che il “rasoio di Occam” sia stato applicato secondo lo spirito per cui lo richiamano gli Scienziati, introducendo l’ipotesi che debba esserci una quinta forza in Fisica, la quale “evidentemente” (!) non frena la caduta degli atomi piccoli e ce la fa a frenare quelli grossi.
Così pure, quando dopo lunghe attese non veniva fuori il Bosone di Higgs dal mostruoso “ciambellone” di 27 km che sta sotto Ginevra, non è buona applicazione del “rasoio di Occam” la scelta di raccontare, persino a Peter Higgs, che “probabilmente” non era stata raggiunta l’energia sufficiente per l'”estrazione”.
Né mi pare scientifico, dopo che ho suggerito alla Dirigenza del C.E.R.N. di esaminare attentamente un modello di nucleo, dove si scorge un “enorme buco”, buttare là l’ipotesi, giusto per salvare in extremis i finanziamenti tesi a continuare la ricerca della particella “mammasantissima” che, probabilmente, il Bosone di Higgs può darsi sia saltato fuori, ma potrebbe averlo “succhiato dentro” uno stranissimo “Vuoto quanto-meccanico”…
Comunque, se ci fosse più potenza, chissà! Troppo azzardato sospettare che possa essere tutt’altro che un Bosone a creare la “Massa” delle cose esistenti? (Magari proprio quell’accidente di Vuoto Quantomeccanico?) La storia dello Stop a 112 inaspettato, nel montaggio degli atomi trans-uranici, per “fusione-nucleare”, credo di averla raccontata esaurientemente nello scritto qui sopra.
Anche qui l’ipotesi “ufficiale” è stata: che vi sono stati problemi tecnici, ma che “probabilmente” sono stati risolti dalle due Grandi Potenze, che solo pochi giorni prima nemmeno si sognavano di competere con la “vera” Prima Grande Potenza. Con “probabilmente” gli Enti scientifici “rampanti”, si riservano la possibilità dì poter dire: «Lo avevamo premesso, che si attendevano conferme!».
Non potrebbe essere che, “probabilmente”, l’atomo non li “regge” tutti quegli elettroni e protoni che gli aspiranti a comandare la Terra gli vogliono mettere addosso? Siccome tutti i “nodi vengono al pettine” è con il trasmettitore a spin, che può far comunicare la Terra con Marte, istantaneamente, che un grosso nodo è venuto davvero a impigliarsi nel pettine dell’opinione pubblica.
D’altra parte, già la formulazione teorica del “paradosso EPR” dovrebbe aver messo una “pulce nell’orecchio” alle persone sul fatto che un certo tipo di “scienza” non ce la racconta giusta la Fisica! Leggendo attentamente il libricino di Massimo Teodorani su David Bohm, ho colto il dramma dì quel grande Scienziato contemporaneo, che praticamente aveva già avuto i prodromi della scoperta che io ho fatto solo nel 1999, ponendo all’attenzione della Comunità scientifica il “Potenziale Quantico” e quella specie di “Ordine Implicato”, capace di guidare la materia, così come un radar guida una nave.
Bohm aveva concepito, oltre allo spazio, un cosiddetto “pre-spazio”, dove le regole non erano “fìsiche”, né conformi alle aspirazioni umane, bensì assai diverse dalla limitata logica umana, come se fossero il pensiero di un Ente col potere assoluto di pilotare il Cosmo, infallibilmente (giustamente lui non lo chiamava Dio, per non creare pregiudizi dottrinali, invero ostativi all’obiettività scientifica e a tener lontane le emozioni “struggenti”).
In effetti il suffisso “pre” suscita la sensazione che si alluda a un precursore; una sorta di “genitore” di qualcosa che è prossimo a sorgere, ma sul momento ancora è nel “limbo” delle cose soltanto nasciture, di cui si ignora la morfologia, la consistenza, la fisicità! I Fisici ancor oggi rincorrono i pre-quark……
Ipotizzano i pre-oni, che dovrebbero precorrere il “colore” e il “sapore” e la “grandezza” dei quark, come i cromosomi in biologia sono l’espressione “potenziale” (genotipica) del nascituro, che comunque dovrà avere la fortuna di trovare un ambiente accogliente per esprimersi (fenotipicamente).
Come dire: anche gli atomi hanno “dentro” una sorta di corredo-genetico, poi se il caso vuole che s’incontri a 30.000 km/sec. un atomo di Piombo con uno di Zinco, l’atomo 112 verrà fuori, altrimenti rimarrà tuto potenziale.
Mi piace che a questo punto siamo arrivati dove volevo arrivare!
II “nucleolo” nel “nucleo”
C’è anche nel mondo biologico. (Nel nucleo della cellula c’è un “addensamento” dove si aggrega il corredo genetico. Nel mio modello di nucleo a 103 barioni, distinti per spin 1/2 e 3/2, analogamente c’è l’area nera, che rompe la simmetria tra i 46 barioni lenti e i 57 rapidi. Proprio un nucleolo nel nucleo! Ed è proprio lì “dentro” il “genotipo-atomico” pronto a restare Idrogeno od a diventare Alluminio, Titanio, Argento, Oro oppure Uranio (andate a rivedere la mia tavola barionica).
Io nel campo della Fisica ho fatto quello che Ventier ha fatto in campo biologico (Ventier ha passato al “setaccio” i 30.000 geni che in totale ci sono nei 46 cromosomi umani, scoprendo che non sono 100.000 come si pensava): ho tirato giù tutti i preoni sub-nucleari mettendo i quark per carica di colore e per sapore, fino a comporre tutti i barioni, e mi è venuto fuori, quel risultato che vi ho sempre detto e vi ridico più “incisivamente”.
Nel nucleo atomico non c’è il programma genetico per fare tante combinazioni di quark, che dovessero bastare, come si pensava, a fare un atomo con 126 protoni, E… sorpresa nella sorpresa, le combinazioni di quark non solo basta che arrivino a dare 112 protoni, ma basta pure che diano solamente 103 tipi di barioni, perché:
Il Creatore ha previsto che alcuni elementi chimici possano star bene nuclearmente con gli stessi barioni, anche se aumentano di numero atomico. Insomma: l’Astato-85 e il Radon-86, per esempio, hanno la differenza protonica di 1, ma nessuna differenza barionica (Barione csi-83 per entrambi): è come dire che il “palazzo” atomo ha 112 appartamenti, ma solo 103 scantinati e il Sig. Bianchi e il Sig. Capuozzo devono usare uno scantinato in comune.
Una svista del Progettista del Cosmo? Macché svista! Il Creatore ha dovuto requisire 9 scantinali per “scavarsi” il pre-spazio di Bohmiana memoria, necessario alla conservazione di tutti i dati di memoria necessari per fare l’Universo.
Di MegaBit ce ne sono infiniti, ma sul serio; non 10 elevato 80, come nello Spazio fisico disponibile nell’Universo grande 13,7 miliardi di anni luce (questo concetto è la base dell’articolo di Matematica sull’Infinito Assoluto che avete appena letto).
Peraltro ho sempre ripetuto che i 9 scantinati sono serviti per ricavare il “tunnel” dove “viaggia” la gravità e che mette in comunicazione tutti gli atomi tra loro. È lo stesso cunicolo da dove si parlano, a miliardi di anni luce di distanza, le particelle accoppiate del paradosso Einstein-Podolsky-Rosen!!! Concludo a questo punto chiedendo ai lettori: «Ci credete ora che il Modello Atomico è da sostituire con un Nuovo Modello?».
Nel caso ci crediate siete pronti a entrare, già dotati delle nozioni necessarie per capire, nella svolta epocale prossima ventura, dove si assisterà a cose incredibili: astronavi che comunicheranno istantaneamente con le Basi di controllo; persone che andranno su Marte in un istante, entrando da una “porta dimensionale”; veicoli che voleranno vincendo la gravità, poiché non c’è nessuna forza che tira davvero gli oggetti verso il centro della Terra; malati che entreranno in una “sala di rianimazione” e usciranno completamente guariti.
Vi prego di credere alla serietà di quello che dico, perché è tutto scientificamente fondato e realizzabile già da ora. Basterebbe che le Autorità scientifiche mi dessero i mezzi di cui ho bisogno e mi affiancassero le persone in grado di collaborare fattivamente alla realizzazione di quello che ho già in mente.
Senza mezzi finanziari, io stesso ho fondato una Scuola di Fisica, dove chi è interessato può accedere e venire a imparare la Struttura atomica, secondo il Modello dell’Atomo-112. Tutti quelli che si fidano quando dico che la storia infinita ora è finita, e che è possibile fare finalmente un quadro sinottico di tutte le particelle sub-atomiche e impararne la nomenclatura – certi che il Bosone di Higgs non esiste -possono godersi quanto di seguito riportato nella Tavola sotto riportata. (ndr www.atomo112.info )
M. Corbucci
Tratto da Scienza e Conoscenza n° 15