La visione occidentale moderna dell'agopuntura

Il Giornale Online

Anche se la validità dell'agopuntura è stata testata su miliardi di persone, la medicina occidentale non riesce ancora a comprendere esattamente la sua azione terapeutica.

Sul meccanismo di azione dell'agopuntura si sono fatte numerose ipotesi.

Per quanto riguarda il dolore, la stimolazione dei punti di agopuntura favorirebbe la produzione di endorfine, delle sostanze simili alla morfina, prodotte dall'organismo, capaci di deprimere la trasmissione del dolore a livello del sistema nervoso periferico e centrale.

L'effetto antinfiammatorio sarebbe da ricondurre, a livello generale, ad un aumento del cortisone prodotto dall'organismo e, a livello locale, ad una capacità di diminuire la liberazione dei composti chimici che sono alla base dell'infiammazione.

Non siamo però in grado, anche ai giorni nostri, di spiegare come l'agopuntura possa esplicare un'azione di sedazione sul sistema nervoso centrale, come possa aumentare il numero dei granulociti (globuli bianchi), come sia in grado di normalizzare la peristalsi (movimenti) dell'intestino, l'acidità gastrica, la pressione arteriosa, il ritmo cardiaco, come possa esplicare un effetto antiasmatico o regolarizzare un ciclo mestruale.
In altri termini, i risultati clinici sono verificabili e ripetibili, ma ci manca una spiegazione accettabile in termini scientifici occidentali.

Fortunatamente il modello tradizionale cinese, benché frutto di un pensiero pre-scientifico e profondamente permeato di accenti filosofici, è un modello funzionante, che ci permette di interpretare il paziente nella sua individualità, nella sua patologia, e, soprattutto, di istituire una terapia efficace.

fonte:lifegate.it