La vera natura ed essenza del Priorato di Sion

Priorato di Sion

É bene inquadrare quali siano i veri tratti che delineano l’essenza del Priorato di Sion, per potere distinguere quelle tradizioni legittime, che sono arrivate ad oggi attraverso degli Ordini autentici, come la Massoneria ed i Templari, insieme a quelli che non siano degenerati a tal punto da aver perso o compromesso irrimediabilmente l’originario deposito dei quali un tempo erano custodi.

Il Priorato di Sion come diverse altre tradizioni, trae le sue vere origini dalle originarie scuole degli Antichi Misteri, le quali, attraverso una catena ininterrotta, sono riuscite a portare la conoscenza della tradizione primordiale, ognuna, attraverso un sistema diverso ma contenente la stessa verità.

Il Priorato di Sion quindi, nelle sue originali, autentiche, legittime e reali essenza e ragion d’essere, è una scienza che tratta la spiritualità dell’uomo, nella funzione di farlo ascendere al divino attraverso la Gnosi.

Esiste una via che porta ad una modalità d’essere superiore e segreta rispetto a quella ordinaria e comunemente percepita, la quale non può affiorare fino a quando il “centro di gravità” attorno al quale facciamo girare l’impiego delle nostre risorse e della nostra attenzione, quindi della nostra vita, è il mondo esteriore e le sue pur molteplici dinamiche.

Il vero cuore del Priorato di Sion non risiede certo unicamente nella perfetta memorizzazione dei rituali o nell’applicazione dei protocolli, in quanto questo è un requisito necessario, ma non bastevole in sè; i rituali sono elementi simbolici ed allegorici che si presentano unicamente verso chi già si trova ad avere varcato la soglia del Tempio, avendo accesso ai suoi misteri e la loro funzione è quella di essere penetrati e decodificati; il vero cuore del Priorato di Sion è qualcosa di incalcolabilmente maestoso e profondo, le quali apparenze semplicemente non contraddicono la sua vera essenza, ma si tratta pur sempre di apparenze, le quali hanno, per fine e ragion d’essere, quello di venire comprese e decodificate anche dai più e in alcuni casi, di fare da veicolo per trasmettere alcuni elementi.

È solo la comprensione, la messa in atto e l’applicazione degli autentici insegnamenti dell’Ordine, a fare la differenza tra l’Iniziazione genuinamente fiorita perchè onorata e attesa pienamente nei suoi scopi ed una Iniziazione fallita, perchè ha perso i requisiti strada facendo, come una nave perfettamente funzionante ma che è rimasta a secco di carburante, non potendo proseguire il viaggio per imperizia ed inadeguatezza del Comandante.

È proprio attraverso l’Iniziazione, che si ha la posibilità di abbandonare un precedente atteggiamento mentale, sistema di pensiero e modo d’essere, per “iniziare” una nuova fase, adottando un protocollo che ha al suo centro l’acquisizione della consapevolezza di sè attraverso il conseguimento di “stati superiori dell’essere”, della Gnosi e della conoscenza di Dio attraverso quest’ultima. Non si tratta di un semplice percorso di crescita, sarebbe approssimativo, per non dire inesatto perchè incompleto, definirlo così; dal momento che la crescita in realtà è “trasversale” in una prima fase, ovvero quando riusciamo a fare affiorare dal nostro interno, a livello cosciente, quella “essenza” che ci permette di decodificare e comprendere gli elementi di conoscenza, orali, rituali o scritti che ci troviamo davanti, i quali, una volta affiorati “dal Sole alla Luna” (dallo Spirito alla Mente) inizieranno un nuovo processo di elaborazione del quale beneficierà sia la mente cosciente che la nostra fonte spirituale la quale godrà i benefici di un ulteriore processo di elaborazione che risulterà in una ulteriore espansione di coscienza e consapevolezza.

Da quanto messo in luce poc’anzi, risulta altrettanto chiaro, che l’Iniziato il quale stia effettivamente onorando e tenendo fede al vero scopo e natura dell’autentica Iniziazione, abbia come primo e più importante scopo, l’ottenimento dell’Illuminazione, della Gnosi, della connessione al Divino e della conseguente ascensione e per tutti questi motivi, ancora una volta, emerge come un altro elemento percepito come “pilastro” dell’Ordine, ossia la “fedeltà” allo stesso, non sia in realtà che una naturale conseguenza di tale cammino e non un “punto di inizio e di arrivo”, il quale sbadatamente dimentichi il “tragitto” per giungervi, piuttosto, un punto di condotta irrinunciabile, essenziale e vitale alla sopravvivenza dell’Ordine stesso ma che non per questo ne rappresenta direttamente la più autentica ed intima natura, come potrebbe essere comunemente frainteso.

Si può dire che la vera Iniziazione si manifesti quando anche nella vita si ha dato evidenza di aver superato le prove, tenuto testa al proprio ruolo e si sia effettivamente entrati in comunione col Divino, non solo nel contesto rappresentativo del Rituale o comunque all’interno della vita dell’Ordine, ma nell’esteso ed intero contesto della vita.

Le scuole degli Antichi Misteri ed i “Supérieurs Inconnu”

L’origine della reale trasmissione della vera tradizione primordiale, risale ad un lascito i quali depositari sono stati definiti “Supérieurs Inconnus” o “Guardiani, “Custodi”, Depositari” o anche “Amministratori dei Misteri”, che è arrivato ad oggi attraverso una catena ininterrotta “da bocca ad orecchio e da orecchio a bocca”; sarà ancora più interessante, argomentare da dove venga questo deposito ovvero chi abbia effettivamente trasmesso questa conoscenza ai depositari che l’hanno custodita e trasmessa attraverso i tempi, ma questo non farò in questa occasione, perchè significherebbe allontanarmi troppo dal “Fil Rouge” che delinea questo particolare e specifico lavoro scritto.

È bene sapere, che questi antichi elementi di conoscenza, si raccontava venissero insegnati “nelle più alte montagne e nelle più basse valli”, la quale è una piuttosto evidente allegoria per alludere alle condizioni di estrema segretezza ed elusività per chi cercasse di mettersene indebitamente alla ricerca, senza averne legittimo titolo e diritto.

Da questo essenziale punto di partenza, è possibile comprendere chiaramente e senza possibilità di dubbio che pur quando la tradizione non sia la stessa, se ci troviamo di fronte ad una fonte autentica, la sua dottrina non potrà che esser la stessa di tutte le altre, come i suoi più profondi misteri, verità ed insegnamenti segreti; l’unica cosa a cambiare è il sistema con il quale questa conoscenza viene trasmessa e custodita.

Per tutti questi motivi, per essere iniziati nel Priorato di Sion non viene fatta alcuna discriminazione in merito al credo religioso e allo stesso tempo, per le stesse ragioni, è inconcepibile apportare qualsiasi innovazione che vada anche solo ad intaccarne la vera essenza dottrinale, dal momento che è proprio nel bagaglio dottrinale, l’essenza vitale, legittima e autentica del deposito originario, del quale tutto il resto, compresi gli elementi rituali, cerimoniali e tradizionali, sono soltanto l’involucro, che nasce con la funzione di contenere, celare e trasmetterne il deposito primordiale.

Il Priorato di Sion accolto dal Sindaco di Rennes Le Château e dai suoi abitanti

Gino Sandri, Domizio Cipriani, Alexandre Painco, Marco Rigamonti

È stata segnata una nuova data storica per il Priorato di Sion, il 12/8/2017, quando il Gran Maestro Marco Rigamonti, in qualità di Segretario Generale, insieme al Gran Patriarca Gino Sandri e al Grand Sénéchal Domizio Cipriani, consegna, al Sindaco di Rennes le Château, Alexandre Painco, l’assegno relativo alle donazioni per il restauro delle opere all’interno della Chiesa di Santa Maria Maddalena, celebrando così, attraverso un gesto di solidarietà, il sodalizio storico e di tradizione, che da tempi immemorabili, lega il Priorato di Sion a Rennes le Château.

L’occasione, che ha visto la delegazione dell’Ordine, accolta con grande benevolenza e affetto dalla popolazione del paese e dagli ospiti accorsi all’evento, è stato fruttifero di non poche nuove occasioni e possibilità, essendo stata organizzata, subito dopo la cerimonia di consegna della donazione, una autorevolissima conferenza, sotto il patrocinio del Comune stesso, che aveva tra i suoi relatori, anche il Gran Patriarca Gino Sandri, il quale ha concluso la conferenza con il suo intervento dedicato in particolare ad Alain Féral, artista, musicista, attore e anch’egli ricercatore nell’ambito dell’enigma di Rennes le Château nonché autore di “Rennes-le-Château: Clef du royaume des morts”.

A partecipare alla conferenza l’élite francese dei ricercatori nell’ambito del mistero di Rennes le Château, dei visigoti, della Linguadoca, dei Templari e del Priorato di Sion, formata da accademici e scrittori di caratura internazionale, sotto il sapiente coordinamento e direzione del Redattore Capo della “Gazette de Rennes-le-Château”, Johan Netchacovitch.

Jean Michel Pous, Kris Darquis, Johan Netchacovitch

Tra gli illustri relatori troviamo nomi come Anna Maria Mandelli, la quale ha aperto la
conferenza presentando il collegamento tra i Duchi di Chambord, Saint Sulpice e Bérenger Saunière,
quindi Rennes le Château, Kris Darquis, studiosa, ricercatrice ed autrice di “L’Arc de Roseline – Le secret templier de Rennes-le-Château”, Jean-Michel Pous, studioso, ricercatore e Presidente dell’associazione di ricerca “Racines et Recherches Audoises”, autore di diverse pubblicazioni sui visigoti, Templari, Catari e tutti gli altri argomenti sopramenzionati. Jean Michel Pous è anche autore insieme a Jean-Pierre Alard di una enciclopedia su Rennes-les-Bains e Rennes-le-Château; Jean Michel Pous è un autentico ricercatore e studioso, il quale sa utilizzare sul campo, il frutto della ricerca fatta sui libri, avendo così le doti necessarie per scorgere ed intraprendere nuovi sentieri e risultati di ricerca dove molti altri si erano fermati da decenni; insieme a loro ricordiamo il prezioso intervento di André Goudonnet il quale ha trattato specificamente la connessione tra Berenger Saunière ed Henri Boudet.

Christian Doumergue

Nella sala era presente come ospite anche il Top Author Christian Doumergue, autore della fondamentale opera sulla storia del Priorato di Sion, “Le Prieuré de Sion – Enquête sur le véritable secret de Rennes-le-Château” C. Doumergue & T. E. Garnier. Ed. Arqa. L’evento ha dato luogo ad un rafforzamento del sodalizio tra il Priorato di Sion e lo Staff editoriale della “Gazette de Rennes-le-Château”, nell’intento di promuovere e coordinare insieme nuovi eventi culturali, i quali abbiano l’ambiziosa e ferma prerogativa di integrare il grande valore accademico del sapere storico e della ricerca con l’autentica conoscenza della dottrina e della tradizione, allo scopo di tracciare una nuova linea di studio e ricerca assolutamente innovativa per ricchezza, approccio e completezza.

Il Priorato di Sion, è depositario di un deposito dottrinale e tradizionale, una conoscenza che necessita di essere trasmessa ininterrottamente di generazione in generazione, per non essere perduta. Il deposito di conoscenza di cui parliamo ha a che vedere con Gesù e Maria Maddalena, coi visigoti, con i druidi, con i Catari, con i Templari e Rennes le Château è stata, per un periodo, storicamente testimone di questo deposito.

Esiste una dottrina primordiale, unica, che ha generato tutte le religioni ed i movimenti spirituali.

Questa dottrina pura, è stata poi inserita in diversi sistemi, che sono le varie religioni o movimenti spirituali; il vero problema, comune ad ogni religione, è risalire attraverso dei dettagli storici, all’applicazione della dottrina, separandola dalle contaminazioni successive, per potere avere in mano il reale deposito che c’era in origine.

Questo nostro studio e ricerca, sta ora raggiungendo una nuova fase, avendo instaurato un’alleanza con i ricercatori di “Gazette de Rennes le Château“; noi riteniamo che loro siano l’equipe di ricerca più preparata della Francia nell’ambito di Rennes le Château ed anche il Sito Web che hanno è il più seguito e competente a livello nazionale.

Si è deciso quindi di fare qualcosa di assolutamente innovativo e inedito, unire in un progetto culturale e mediatico internazionale, la loro preparazione e competenza storica alla nostra conoscenza della dottrina, con l’ambiziosa intenzione di realizzare del materiale che tratti sia della storia che della dottrina, intrecciandoli, in maniera accademica ed autorevole, dando la possibilità al pubblico, di poter meglio comprendere le dinamiche della dottrina spirituale, anche attraverso riscontri storici e viceversa.

Si può dire che non è mai stato fatto nulla del genere, per nessun altro movimento spirituale o religione, di contestualizzarne storicamente i contenuti dottrinali, prendendo come campione un periodo storico così esteso e soprattutto con così tanti dettagli registrati, come quello a cui possiamo accedere attraverso le ricerche degli esperti storici della “Gazette de Rennes le Château”.

 Prieuré de Sion – Ordre de la Rose-Croix Véritas O.D.L.R.C.V.


Opere consigliate:

Le Prieuré de Sion – Enquête sur le véritable secret de Rennes-le-Château” di C. Doumergue & T E. Garnier. Ed. Arqa

Le secret dévoilé : enquête sur les mystères de Rennes-le-Château” (Éditions de l’Opportun) di C. Doumergue

L’Arc de Roseline – Le secret templier de Rennes-le-Château” di Kris Darquis