In copertina un’immagine del torsiometro di Cavendish utilizzato per la determinazione della costante gravitazionale G.
Chi ha capito che la Terra è piatta arriva a considerare che la forza di gravità di Newton non può esistere. Essa infatti richiederebbe necessariamente che la Terra sia sferica. Arriviamo a comprendere inoltre che non esiste alcuna attrazione tra masse ma solo una forza verticale. La legge di gravitazione universale è una legge di falsa attrazione.
Cerchiamo di essere chiari: esiste una forza verticale che agisce su tutti gli oggetti ma non segue la formula gravitazionale universale espressa da Newton:
Esiste solo una forza verticale dotata di natura elettromagnetica. In futuro arriveremo a discutere del reale meccanismo che genera la gravità.
Il sistema solare e l’universo descritti dalla legge di Newton sono destinati a finire nel caos, come evidenziato da più di un matematico. Il matematico Henry Poincaré scoprì che la legge di gravitazione universale applicata all’universo, quando si considera un arco di tempo abbastanza lungo, porta necessariamente ad un movimento caotico dei corpi celesti.
Ci chiediamo, quindi, come potrebbe essere possibile che un colossale Big Bang iniziale, un’esplosione che può solo originare il caos, potrebbe aver invece generato il nostro universo ordinato. Ci chiediamo come la gravità possa generare quell’ordine sorprendente che percepiamo dappertutto, capace di rendere possibile la vita sulla terra. E come è possibile che, come risultato finale, quello stesso universo cadrà di nuovo nel caos, dopo milioni di anni? Come mai la gravità è stata in grado di generare ordine solo per un periodo, a partire dal caos per poi ricadere nuovamente, come ci dicono i matematici nel caos?
Alcune persone che mi hanno contattato asseriscono che possono facilmente dimostrare che la legge di gravità newtoniana è affidabile sulla base di un semplice esperimento che puoi fare a casa.
Si prenda una bacinella con dentro dell’acqua. Si mettano due oggetti galleggianti sull’acqua e li si lasci muovere liberamente. Dopo qualche tempo si legheranno l’uno all’altro e si attaccheranno al bordo del bacino. Forse abbiamo già visto due clips che si uniscono una all’altra mentre galleggiano sull’acqua. Possono galleggiare sulla parte superiore a causa della tensione superficiale del liquido e perché probabilmente sono leggermente unte da un film di olio. Dopo poco tempo le clips galleggianti si uniscono tra loro, a riprova del fatto, alcuni sostengono, che la gravità di Newton è valida. Se si vuole fare ricerche sull’argomento si ricerchi “l’effetto Cheerios”.
Questo fenomeno è davvero dovuto alla gravità? I due oggetti si attraggono l’un l’altro a causa della loro massa? No, questo fenomeno è dovuto alla tensione superficiale dell’acqua. Le molecole d’acqua si attraggono a vicenda con una forza che sta costruendo la struttura della materia liquida. Nel mezzo del bacino, una molecola è completamente circondata da altre molecole. In superficie, una molecola è attratta solo verso il basso. Questa situazione è all’origine di uno stress energetico: la tensione superficiale.
Consideriamo una porzione di fluido sulla superficie della nostra bacinella di acqua: essa ha un’energia maggiore di una porzione di fluido nel mezzo del bacino. Questo è dovuto al fatto che ogni molecola di acqua instaura dei legami molecolari con le molecole vicine. Le molecole che si trovano in superficie possono instaurare tali legami solo con le molecole che stanno sotto mancando invece quelle sopra. Ne risulta quindi una forza di legame risultante verso il basso producendo lo stress che conosciamo come tensione superficiale.
Il principio di energia minima è ben noto. Ogni sistema mira a una condizione di equilibrio. Quindi, raggiunge il suo equilibrio in ogni situazione, richiedendo la quantità minore possibile di energia. Nella figura si può vedere la palla che in situazione 2 di mancante equilibrio cercherà di andare in una situazione di massimo equilibrio che è la 3.
Per ridurre al minimo lo stress energetico, un liquido si dispone sempre in una configurazione geometrica tale da ridurre la superficie e quindi la tensione superficiale.
La geometria che minimizza la superficie esterna è la sfera. Quando immergiamo degli oggetti in un bacino d’acqua, ad esempio due palle di gomma, aumentiamo la superficie del fluido amplificandone lo stress energetico. Il sistema, quindi, deve ricreare una configurazione bilanciata più stabile. La configurazione geometrica degli oggetti uniti tra loro è quella che riduce al minimo la superficie in tensione. Il sistema passa così da una configurazione instabile ad una più stabile.
Questo fenomeno è ancora più evidente quando gli oggetti sono deformabili, ad esempio due bolle d’aria nel fluido. Due bolle d’aria, immerse nel fluido, presentano una superficie esterna più grande di una singola bolla con lo stesso volume delle due bolle più piccole. La tensione superficiale agirà per far avvicinare le due bolle d’aria e fonderle insieme.
Quindi, ancora una volta, dobbiamo affermare che esiste una sola forza verticale proporzionale alla massa dell’oggetto. Quando consideriamo corpi diversi, notiamo che, indipendentemente da quanto siano grandi e da quale grande massa abbiano, essi non si attraggono l’uno verso l’altro.
A questo proposito bisogna menzionare il torsiometro di Cavendish che venne utilizzato per la determinazione della costante gravitazionale G. Esso è costituito da grosse sfere metalliche che metterebbero in rotazione una bilancia torsiometrica e che avrebbero consentito a Henry Cavendish nel 1798 di determinare la costante G. Il calcolo puramente teorico mostra però quanto sia difficile distinguere tra la debolissima interazione gravitazionale tra le sfere metalliche che dovrebbero attrarsi tra loro, mettendo in rotazione la bilancia, e una probabilissima interazione di tipo elettrostatico.
Questo a dimostrare come ci vengano venduti fantomatici esperimenti che in realtà non sono replicabili. la legge di Newton è una legge di falsa attrazione.
Michele Vassallo è un ingegnere meccanico. Nel 2015, quando scoprì il movimento emergente degli American Flat Earthers, si sentì stupito e affascinato. Presto si rese conto che la Terra non poteva essere un globo. Nonostante il fatto che gli argomenti venuti alla ribalta fossero e siano ancora incompleti e contengano molti errori, il concetto generale di una terra piatta sembra assolutamente degno di indagine.
Tra le sue migliori scoperte c’è la reintroduzione dell’etere nella fisica della terra piatta e una nuova visione della natura della luce.
E’ coautore del libro “The real measures of the (flat) Earth” edito da Aracne editore e del blog “rifugiatidipella.com“. Dal 2019 produce materiale video inerente la Terra piatta sul suo canale Youtube “earthmeasured”.