L’ISIS, dopo una cruenta battaglia con i governativi, ha conquistato Palmira. La bellissima oasi nel deserto siriano nota come la “Venezia di Sabbia”. Una ridente cittadina tra le palme verdissime, collegata ad uno dei siti archeologici più belli della Terra.
E ovviamente la tragica sceneggiata di questa conquista militare viene condita dalle notizie di centinaia di morti, di decapitazioni mostrate dai video, della fuga della popolazione disperata. E dalla cinica esultanza degli impresentabili, improbabili e torvi barbuti… dei nuovi barbari sanguinari alla conquista delle nostre terre “infedeli”.
Il tanto vituperato governo siriano di Assad ha portato via da Palmira tutti i reperti che erano trasportabili… Ma non ha potuto farlo con i bellissimi resti architettonici, che sono il tesoro fondamentale di quel sito.
E tutti i media oggi a piangere, a terrorizzare la gente, con un ISIS che controlla metà Siria e metà Iraq…. E si avvicina fatalmente alle capitali dei due stati.
Di Palmira ci parlò una sera a Londra con entusiasmo Federico Zeri, il grande critico d’arte scomparso, raccontando le meraviglie di quelle forme, di quelle vestigia dalle proporzioni mirabili, come di uno dei posti più belli del Mondo. E ci era rimasto il desiderio di andarla a vedere e a sentire…
Ora l’Isis probabilmente la distruggerà. E tutti ne proveremo un grande dolore, come avvenuto per i grandi Buddha afghani, per le Mura di Ninive, per il Museo di Mosul, per le statue di Nimrud, per le tante antiche chiese, minareti e moschee distrutti da questi nuovi vandali iconoclasti.
L’occidente poteva impedire con grande facilità questa conquista, ma anche l’espansione di questa raccogliticcia armata di fanatici. Capaci di avanzare solo perché sostenuti dal denaro delle monarchie del golfo e dalle armi e dal supporto di forze oscure occidentali. Le stesse forze che hanno condizionato i nostri governi ad indebolire mortalmente i nemici mediorientali dell’Islam radicale: Assad, Saddam Hussein, Moubarak, Gheddafi… e ancora prima lo Shah di Persia …
I governi occidentali, supportando con pochi mezzi militari e sostegno logistico le truppe governative, avrebbero potuto facilmente respingere e sconfiggere l’ISIS. Il governo di Assad, gradito alleato dell’occidente per decenni, era poco democratico? Lo si poteva costringere ad aprirsi con grandi e vere pressioni internazionali, invece di fare di tutto per indebolirlo; oppure lo si poteva sostituire rapidamente con il contesto di forze democratiche e laiche dell’opposizione siriana… Ma queste sono state usate e sacrificate solo per indebolire Assad, per annichilire ed isolare il governo centrale, quale che fosse.
Certamente non per sostituirlo.
Le forze di manipolazione occidentali volevano creare gli spazi per generare ed allargare il califfato dell’ISIS, questo era ed è il loro scopo. Al quale sacrificare non solo Assad, ma anche l’opposizione laica e democratica. La stessa storia di Afghanistan, Iraq, Libia, Somalia, Yemen, Tunisia….
Ma l’occidente non ha impedito questa deriva deteriore perché – come dimostriamo da anni – sono proprio le forze oscure occidentali che dirigono i governi occidentali ed i loro servizi segreti ad aver creato l’ISIS ed a favorire le condizioni per la sua espansione. Come strumento di sviluppo di una credibile guerra mondiale islam-occidente, il cui scopo finale è tenerci in emergenza, paura, rabbia, odio. Il cui obiettivo è deprimere e condizionare le nostre coscienze in risveglio. Il cui obiettivo è limitare le nostre libertà interiori e civili e controllarci meglio.
Cosa succederà ora con la conquista di Palmira?
- l’ISIS diventerà più potente e minaccioso, nemico mediatico sempre più credibile – anche se militarmente inconsistente – dei nostri paesi e della nostra cultura;
- accoppiando alla sua avanzata puntuali azioni terroristiche in occidente, faciliterà ulteriori reazioni emergenziali dei nostri governi, limitatrici delle nostre libertà;
- molti di noi odieranno sempre di più l’ISIS e ne avranno sempre più paura, sentimenti che annebbiano le coscienze;
- questo odio e questa paura favoriranno azioni di guerra – volutamente mai risolutive – delle forze occidentali come reazione alle ripetute emergenze ed alla tensione crescente;
- questi sentimenti diventeranno un fattore di odio e paura nei nostri paesi nei confronti degli immigrati, che continueranno a venire in massa, guidati dagli stessi poteri, per creare un problema che deprima il nostro cuore ed aumenti il nostro odio e la nostra paura;
- forze politiche create qualche decennio fa ad arte sfruttano e sfrutteranno ancora di più odio e paura e rabbia aumentandoli con il sostegno di una enorme, artificiosa visibilità mediatica dei politici e dei partiti e movimenti portatori di odio…
Ma torniamo alla bellezza di Palmira…
Perché è stato deciso dalle forze che manipolano questa vicenda, di creare il “caso Palmira”?
Perché noi abbiamo la Bellezza nel cuore e ci piace rafforzarla con risonanze esterne, nella natura e nelle opere della civiltà e del genio umano. Chi le distrugge ci colpisce al cuore… Lì vogliono colpirci per trasformare in rabbia, odio e paura l’amoroso risveglio del nostro cuore.
Colpire o deviare la Bellezza intorno a noi e dentro di noi è uno degli obiettivi delle forze oscure anticoscienza della nostra epoca.
Perché la Bellezza, che sia naturale-divina o prodotto umano, è la lingua creativa degli esseri spirituali superiori, quelli che vogliono il Bene per Amore.
Le forze oscure o dell’ostacolo vogliono toglierci la Bellezza come propulsore della crescita umana. E lo fanno scatenandosi contro la bellezza artistica e la bellezza della natura ovunque. Le stesse forze di predazione e separazione che devastano i territori e i paesaggi, l’aria e l’acqua sono anche dietro l’ISIS e i principali governi e servizi segreti. Vogliono trasformare il mondo in uno spazio di cose morte, robotizzate, schiave dell’utilitarismo materialista. E si sforzano di devastare e deformare la Natura, di diffondere forme costruite secondo archetipi deformanti o degradanti.
Cosa possiamo fare noi?
La bellezza di Palmira, gli ideali di armonia che erano alla base di quelle forme, come di quelle delle statue dei Buddha, degli Dèi di Nimrud, delle forme delle Chiese e delle Moschee antiche, come alla base delle forme viventi dei boschi, dei laghi, delle pianure, dei mari, dei cieli… quegli ideali quelle forme pensiero sono dentro di noi… e non le faremo morire per odio o paura.
Non cadremo nella trappola dell’odio e della paura. Non odieremo i poveretti dell’ISIS, i poveri immigrati spinti dalla fame e dalle guerre, gli illusi al servizio dei poteri oscuri, che “non sanno quello che fanno”.
Occorrerà uno sforzo per non farlo, circondati come siamo da un fragore mediatico che vuole annichilirci. Ma ci riusciremo: ogni vera crescita positiva è sempre prodotto di uno sforzo.
Coltiveremo l’amore per gli altri e per la Terra, in azioni pratiche e positive di salvaguardia del Bene, della Verità e della Bellezza. Questa la nostra libera e consapevole risposta all’attacco ripetuto, quotidiano ai nostri cuori e alle nostre coscienze.
Più arriverà il male dall’esterno, più lo riconosceremo nella sua valenza di stimolo al risveglio delle nostre coscienze. Più sarà un forte richiamo a desiderare il Bene, il Vero e il Bello con maggiore forza per attuarlo nella vita intorno a noi. Là dove siamo non casualmente.
Più distruggeranno la Bellezza più ne creeremo intorno a noi.
Così crescerà l’umanità fino al giorno che del Male non ci sarà più bisogno. Lo avremo trasformato tutto in nostre azioni positive.
Diamoci da fare, non ci facciamo atterrire. Non ci facciamo distrarre dal nostro quotidiano compito di portare il Vero, il Buono ed il Bello, che sono in noi, nel mondo intorno… là dove siamo…
Tutto quello che ci circonda è assetato delle nostre belle azioni rivolte al bene di tutti.
Fausto Carotenuto