Ve la ricordate la storia di Pierino e il lupo? A forza di gridare “al lupo al lupo” – anche quando del lupo non v’è traccia – va a finire che quando il lupo arriva veramente nessuno ci crede più…
La storiella funziona però solo per quei (pochi) americani che non hanno del tutto abdicato al sano raziocinio nei confronti degli eventi di 11 settembre e dintorni. In realtà per ‘celebrare’ questo anniversario mi sono sforzato di trovare qualcosa di sensato sulle Tv USA oggi; invano. Undici anni dopo, sulla televisione mainstream va in onda ancora ben poco di intelligente sull’argomento. Una cosa interessante da riproporre è una breve intervista a Jesse Ventura in Newsroom sulla CNN che è andata in onda un annetto fa.
Jesse Ventura è personaggio bizzarro e fuori dal coro, come diremmo noi.
Ex-militare di élite nella Guerra del Vietnam è stato Governatore del Minnesota per un mandato; è scrittore, attore e… wrestler. Alla domanda relativa ai dettagli sull’assassinio di Osama Bin Laden, davanti ad una intervistatrice che inizia subito a sudare freddo, Ventura dice candidamente che ormai non crede più a nulla di quello che il Governo racconta. “Il mio Governo mi racconta menzogne così spesso che io non so più cosa credere quando mi rivela che hanno ucciso Bin Laden…” L’intervistatrice lo interrompe per chiedergli se lui crede che Osama Bin Laden sia morto o no, e lui: “Non lo so, loro mentono sull’assassino di Pat Tillman, mentono sul salvataggio di Jessica Linch, mentono sulle armi di distruzione di massa in Iraq, e mentono sui legami con Al-qaeda”. Per chi non ricordasse chi siano Pat Tillman e Jessica Linch; Pat Tillman era un notissimo campione di football, che, dopo essere partito volontario per ‘difendere la Patria’ in Afghanistan, rendendosi conto della reale situazione iniziò a prendere le distanze dalla guerra. Ma era troppo famoso perché la cosa passasse inosservata, così un provvidenziale ‘fuoco amico’ gli chiuse la bocca per sempre tra i monti dell’Afghanistan.
Ah, questi ossimori…fuoco amico, guerra umanitaria.
Jessica Linch, soldatessa diciannovenne ferita e catturata durante la battaglia di Nasirya in Iraq fu eroicamente ‘liberata’ dai marines nell’ospedale – in diretta televisiva – dove era tenuta prigioniera, ma tutta l’operazione si rivelò una montatura con menzogne e falsificazioni dei fatti. Ma l’eroico salvataggio della giovane soldatessa era una tentazione troppo ghiotta per gli strateghi della comunicazione USA e allora…un po’ di Hollywood non guasta mai… Ma torniamo al nostro Jesse Ventura; la giornalista lo interrompe di nuovo e insiste chiedendogli cosa ci vuole perché lui si convinca che Osama sia morto.
E lui serafico: “Non lo so, dopo più di dieci anni costellati di enormi menzogne diventa difficile capire se quella che ti dicono essere la verità, sia davvero la verità. Guardiamo ai fatti; dieci anni fa dicevano che era attaccato ad una macchina per dialisi e gli esperti gli davano non più di due anni di vita in quelle condizioni; ora come avrebbe fatto a sopravviverne dieci? E poi domandiamoci come abbiamo fatto ad ammazzare uno che non abbiamo mai incriminato!”
A questo punto l’intervistatrice – che inizia seriamente a temere per il suo posto di lavoro – lo interrompe definitivamente forzandolo a rivolgersi ad altri argomenti, politici, dice lei, come se questi fossero gossip… Bravo Ventura, almeno tu qualche pensiero sensato lo hai tirato fuori su questa vicenda legata al più colossale inside-job che la storia ricordi; a forza di ‘lupi’ di fantasia neanche noi riusciamo più – neppure sforzandoci – a credere che ce ne siano di veri…
Piero Cammerinesi: Giornalista e ricercatore italiano indipendente, ha vissuto e lavorato per anni negli Stati Uniti.
Editore e pubblicista in Italia per tre decenni, ha studiato e lavorato in Italia, Germania e USA.
Dopo un percorso di studio sul pensiero filosofico orientale antico, si è laureato in Filosofia, proseguendo gli studi in Germania, dove ha vissuto e insegnato.
Da sempre molto legato all’esoterismo ed alla cultura orientale ha seguito dapprima le lezioni e conferenze di Krishnamurti e gli insegnamenti di alcuni Yogin, fino all’incontro con Massimo Scaligero e con l’esoterismo occidentale.
Autore di articoli e saggi, ha tradotto dal tedesco opere di Rudolf Steiner, Gustav Meyrink e Judith von Halle.
Nel 2016 ha pubblicato con l’Editore Bonanno il volume “Storia di un incontro, Rudolf Steiner e Friedrich Nietzsche“.
Il nome del suo sito liberopensare.com intende sottolineare l’indipendenza da qualsiasi dottrina, corrente o organizzazione esteriore, riconducendo ogni possibile ‘appartenenza’ alla Via del Pensiero di cui Massimo Scaligero è stato insuperato maestro.