Ipostasi degli Arconti e introduzione allo Gnosticismo

Tra i manoscritti trovati a Nag Hammadi nel 1945 c’è l’Ipostasi degli Arconti.

Si tratta di una versione della Genesi in lingua copta, nella quale è esposta la creazione del Cosmo e dell’Umanità dal punto di vista della Teologia Gnostica. Riporto in questa nota il testo completo che ho tradotto dalla versione inglese di Anne Mc Guire, dell’Haverford College.

Consiglio alle persone che non conoscono lo Gnosticismo di leggere prima questa breve sintesi di questa fede ormai dimenticata:


L’esistenza storica di Gesù Cristo non è accertata, ma, sia che si tratti di un personaggio reale sia che si tratti di un mito, è indubbio che questa figura abbia grandemente influenzato la storia umana degli ultimi 2000 anni.

Certo è che, dal primo secolo dopo Cristo, sorsero numerose comunità che fondarono la loro Dottrina sulle sue parole e, tra queste, prevalse infine nel quarto secolo dopo Cristo, quella che conosciamo come Chiesa Cattolica. Però, analizzado obiettivamente tutto il materiale a nostra disposizione, sopratutto i codici scoperti nel 1945 a Nag Hammadi, sorge il serio dubbio che la dottrina cristiana, definitivamente sistemata nei primi Concili della Chiesa, non corrispondesse al reale insegnamento di Cristo o che quantomeno esistesse una dottrina segreta che Cristo avrebbe comunicato solo ai suoi discepoli ed a pochi altri.

Un gran numero di queste comunità vengono definite dagli studiosi “Gnostiche” e le loro Dottrine partivano tutte dalla considerazione della estrema diversità tra il Dio descritto nell’Antico Testamento ed il Padre Nascosto di cui parlava Gesù. Dagli scritti e frammenti attualmente in mano agli studiosi si può senz’alto evincere quella che era la Dottrina comune a tutte queste comunità, tenedo ben presente però che talvolta le differenze tra le varie scuole, sopratutto sul piano metafisico erano notevoli.

La Teologia Gnostica non si presenta nella forma di speculazione filosofica, ma sotto la forma del Mito. Il Mito ha una struttura simile alla favola, ma bisogna tenere ben presente due elementi: innanzitutto esso si riferisce ad una realtà dove non esiste il tempo, per cui ciò che racconta sta avvenendo “qui e adesso”. In secondo luogo i personaggi del Mito rappresentano forze cosmiche spesso ben superiori all’Uomo.

Possiamo dunque sintetizzare questa Dottrina:

L’Universo non ha alcuna realtà. Esso è nato da un Errore a causa di un fenomeno che possiamo chiamare “la Caduta”. La Realtà viene chiamata da tutti i pensatori gnostici il Pleroma. Il Pleroma è formato dall’Uno inconoscibile dal quale discendono una serie di Eoni. Gli Eoni sono entità splendenti e meravigliose. Per gli Gnostici cristiani, uno degli ultimi Eoni è il Cristo. L’ultimo Eone in ordine di gerarchia si chiama Sophia, la Sapienza.

Sophia, piena di Amore per l’Uno, tenta di risalire per conoscerlo. Ciò provoca un cataclisma immane: Sophia precipita in basso e genera Yaldabaoth (Yahweh) il Dio creatore di questo mondo e, al di sotto di lui, i sette Arconti. Yaldabaoth è il Dio del Vecchio Testamento: arrogante, geloso, vendicativo. Egli, ignaro di tutto ciò che è al di sopra di lui, crea questo Universo che è una specie di aborto, Regno del Male. Nell’Universo materiale resta imprigionata Sophia. Egli poi crea l’uomo su questo pianeta: “Facciamo l’uomo a nostra immagine e somiglianza”. Egli parla sempre al plurale perchè opera insieme agli Arconti, le potenze malefiche dominatrici di questo mondo. Però, a sua insaputa, nell’Uomo resta imprigionata la scintilla di Sophia. Adamo, disobbedendo al comando di Yaldabaoth, conosce la verità, cioè che al di sopra di Yaldabaoth è l’Uno supremo inconoscibile ed il mondo reale del Pleroma. Sophia è angosciata e disperata per cui il Cristo, il Salvatore, mosso a pietà, discende attraverso le sette sfere degli Arconti e giunge nel mondo per liberarla ed insegnare agli uomini la vera dottrina. Per questo Yaldabaoth procura, attraverso il suo popolo eletto, gli Ebrei, di farlo morire in croce. Ovviamente muore l’uomo Gesù, mentre l’Eone Cristo risale al Pleroma.

Dunque questo mondo, creato da un Dio inferiore, è visto dallo Gnostico come il Male metafisico. Lo Gnostico in questo mondo è straniero (allogeno). D’altra parte, poichè lo Gnostico conosce la vertità, non è sottoposto alla Legge, per cui ha la più ampia libertà di conportamento.
Compito dello Gnostico è trovare Sophia (la sapienza) e, insieme a Lei risalire nel Pleroma.

Si noti che il tempo è, insieme allo spazio, una delle due categorie con cui la nostra mente ordina i dati che provengono dall’esterno. Nel Pleroma il tempo non esiste per cui quanto esposto avviene qui, adesso ed in ogni istante e lo Gnostico può invertire il movimento e risalire al Pleroma. Questa azione è quella che nell’ Induismo e successivamente nel Buddismo viene chiamata l’Illuminazione. In ogni uomo è presente la scintilla di Sophia, ma per la dottrina Gnostica la maggioranza degli esseri umani è costituita dagli Ilici che nascono, si riproducono e muoiono vivendo come gli animali o peggio, senza capire niente e vittime delle passioni. Poi c’è una minoranza, gli Psichici, che sono capaci di ragionamento e di conoscere la Verità in via discorsiva. Infine ci sono gli Gnostici o Pneumatici, capaci di giungere alla Verità di fatto.

Nella Bibbia si legge “Io sono un Dio geloso, non esiste altro Dio fuori di me”. Niente di più falso per lo Gnostico che, per questa sapienza, sarà sempre avversato dalle Potenze di questo Mondo. Nel Vangelo Gesù dice di rallegrarsi quando ciò avviene.

Abbiamo detto che la Caduta di Sophia crea un immane sconvolgimento: la nascita del nostro Universo, il Big-Bang, quella terribile esplosione che genera lo Spazio ed il Tempo. Lo Spazio inizia la sua espansione e, nello Spazio nascono le Stelle che si raggruppano in Galassie. Sophia resta imprigionata in questa creazione ed e’ angosciata e disperata. Quando in un punto qualsiasi dell’universo sorge la vita, ciò è dovuto allo sforzo di Sophia di liberarsi della materia. perciò le forme di vita diventano sempre piu’ evolute ed hanno sempre maggiore autocoscienza. Ma l’evoluzione deve continuare: che vuol dire che lo Gnostico deve trovare Sophia e risalire al Pleroma? Sophia è la Sapienza che si nasconde nell’Uomo ed è dentro di se che l’Uomo la deve cercare. Lo Gnostico, per congiungersi con l’Uno, deve prima risalire, una per una, le sette sfere, sconfiggendo i terribili Arconti che le presiedono, poi si deve identificare con i singoli Eoni, risalendo i Cieli uno alla volta.

Esistono dunque vari gradi di Gnosi, ma il più alto, è il ricongiungimeto con l’Uno: l’Uomo assume la Consapevolezza dell’illusorietà del mondo materiale e del concetto dell’Io individule. Riconosce l’inesistenza della differenza tra Soggetto ed Oggetto e si identifica con l’unico vero Testimone.

Dice Hans Jonas, uno dei maggiori studiosi dello Gnosticismo:

“L’Uomo Gnostico disprezza il Cosmo perché questo lo separa dalla sua aspirazione inattuabile di ricongiunzione con la divinità. Il Demiurgo Maligno, creatore dell’Universo, ha precipitato l’uomo nel Cosmo. La coscienza della separazione è la sensazione della mancanza del Divino, il sentimento di esule che il pneuma, lo spirito interiore di origine divina, marca drammaticamente e disperatamente la condizione umana. L’angoscia è il sentimento che risveglia l’interiorità umana. Quest’angoscia fonda la Gnosi, la conoscenza, sola cosa che può liberarlo dai legami cosmologici e fargli riscoprire la sua essenza. La Gnosi è lo strumento di battaglia, ciò che aiuta l’uomo a rompere i lacci che lo legano al mondo, a separarlo definitivamente dal Cosmo e in definitiva dalla sua stessa natura materiale, dal suo corpo imprigionante l’Io pneumatico, l’essenza spirituale. La Gnosi non rappacifica l’uomo col Cosmo, ma ne decreta la rottura”.

Dopo la morte di Gesù, cominciò a circolare in Palestina, una raccolta dei suoi detti, quella che gli studiosi chiamano la fonte Q. Decine di anni dopo, sulla base di questa raccolta, cominciarono ad essere scritti i primi Vangeli, che alla fine, superarono il centinaio. Nel Concilio di Nicea indetto dall’Imperatore Costantino nel 325 dopo Cristo, la Chiesa Cattolica adottò i 4 Vangeli cosidetti canonici e rigettò tutti gli altri. Questa scelta fu invero molto discutibile, basti pensare che il primo Vangelo che iniziò a circolare fu quello di Tommaso, non riconosciuto dalla Chiesa. In molti di questi Vangeli rigettati si evince chiaramente la Dottrina Gnostica, ma anche una lettura attenta dei Vangeli canonici, se si ha l’accortezza di tralasciare i passi aggiunti secoli dopo, ci fa riconoscere questa antica Sapienza.

Abbiamo detto che le comunità Gnostiche erano numerose e si caratterizzavano da alcune differenza dottrinarie. In particolare gli Ofiti avevano una particolre attenzione per la figura del Serpente della Genesi.
Il Serpente era ritenuto elargitore agli uomini della conoscenza del Bene e del Male preclusa dal Dio del Vecchio Testamento, creatore del mondo, ma, ritenuto dalla Gnosi, inferiore al Dio supremo.

Secondo gli Ofiti, il Serpente era stato mandato da Sophia (la Sapienza) per convincere gli uomini a mangiare il frutto proibito della Conoscenza per rendersi conto di livelli divini ben superiori a quelli del loro creatore: il Serpente è colui che dà la Gnosis, la conoscenza illuminata del bene e del male; è il Serpente l’elemento positivo al quale rendere culto e rivolgersi come via per la salvezza. Una redenzione che può venire raggiunta, proprio con il disprezzo della carne, della materia, anche attraverso il libertinismo più perverso. Nella loro Dottrina, Il Serpente, il tentatore, appare nelle vesti del liberatore, di colui che solleva l’uomo al di là del bene e del male, al di là della “legge”, al di là del Dio antico, nemico della libertà.

Riportiamo un loro scritto originario:

“Nell’indicibile profondità erano due grandi luci: l’Uomo Primo, o Padre, ed il Figlio suo, l’Uomo secondo ed altresi’ lo Spirito Santo, la Donna prima o Madre di tutti i viventi. Al di sotto di questa Triade eravi una massa torpida composta dai quattro grandi elementi, chiamati Acqua, Tenebra, Abisso e Caos. La Madre Universale covava sulle acque. Il Primo Uomo e l’Uomo secondo, innamorati della sua bellezza, produssero da lei la terza grande luce: il Cristo. Questo fu il parto della mano dritta della Grande Madre. Ma una stilla di luce cadde in basso, dalla mano sinistra, nella Materia Caotica. Questa fu chiamata Sophia, o Sapienza, la Madre del mondo. Ma, per il semplice contatto con le acque dello spazio, ella, prima di ascendere alla regione Media, aveva di già generato un figlio, il principale potere creativo del mondo sensibile: questo figlio era Yaldabaoth che, a sua volta, generò, uno dall’altro, i sette grandi poteri formativi dell’universo sensibile: i sette Arconti. E Yaldabaoth era arrogante e millantatore ed esclamò: “Io sono Padre e Dio e non vi è alcuno sopra di me”. Ma Sophia, udendo tal cosa, gridò al suo figliuolo: “non mentire, Yaldabaoth, poiché al di sopra di te vi è il Padre Supremo, il Primo Uomo, e l’Uomo figlio dell’Uomo”. E tutti i Poteri furono sorpresi della parola, ma, Yaldabaoth, per distogliere la loro attenzione, gridò: “Facciamo l’uomo a seconda della nostra immagine”. Cosi’ essi fecero l’ “uomo”, ed egli giacque come un verme sul terreno, fino a che non lo portarono ad Yaldabaoth che soffiò in lui l’alito di vita, vale a dire il fluido di luce che aveva ricevuto da Sophia e l’uomo, ricevendolo, immediatamente rese grazie all’Uomo Primo e disprezzò i propri fabbricatori (gli Elohim). In seguto a ciò, Yaldabaoth (Yahweh) fù geloso e divisò di privare Adamo della scintilla di luce, formando la donna. Ed i sette poteri creativi furono innamorati di Eva, e da essa generarono gli Angeli e cosi’ Adamo di nuovo cadde sotto il potere di Yaldabaoth e degli Arconti. Allora Sophia, la Sapienza, mandò il serpente (la mente) nel paradiso di Yaldabaoth e Adamo ed Eva dettero ascolto ai suoi savi consigli e cosi’, ancora una volta, l’uomo fù liberato dal dominio del potere creativo e trasgredi’ l’ordine di ignoranza di qualsiasi potere più alto di lui, imposto da Yaldabaoth. Per il ché, Yaldabaoth li cacciò dal suo paradiso ed insieme ad essi, cacciò il serpente, la “mente”. Dopo la cacciata, i corpi di Adamo ed Eva diventarono sempre più densi e sempre più deboli ed essi conobbero di portar seco la morte. Ma Sophia, la Sapienza, non trovando pace ne in cielo ne in terra, implorò l’aiuto della Grande Madre e questa,mossa a compassione, pregò il Primo Uomo di mandare il Cristo ad aiutarla. Ed il Cristo, suo fratello e sposo, venne in suo aiuto discendendo attraverso le sette sfere, privando gli Arconti del loro potere. Egli fece opere possenti, insegnò agli eletti il Padre Sconosciuto e si proclamò apertamente Figlio del Primo Uomo. Per il chè gli Arconti, e specialmente Yaldabaoth, presero misure per ucciderlo; cosi’ Gesù, l’uomo, fu da loro crocifisso, ma Cristo e Sophia salirono in alto all’Eone incorruttibile”.

Oltre che dai Vangeli cosidetti Apocrifi o Gnostici, possiamo trovare le linee fondamentali di questa Dottrina anche in molti pensatori vissuti nei primi tre secoli dopo Cristo:

1) Il Vescovo Marcione, vissuto tra l’85 ed il 160 dopo Cristo, negava per i Cristiani l’importanza del Vecchio Testamento ed affermava che il Dio della Bibbia era un Dio inferiore (Demiurgo), creatore del mondo, vendicativo e terribile. Secondo Marcione, Cristo è venuto sulla terra per far conoscere agli uomini il Padre, buono e misericordioso. Egli affermava che l’Autore di un mondo riboccante di mali e di un uomo pieno di imperfezioni non potesse essere che un Dio “minore” e che la sua legge era spietata e crudele. Marcione non può essere definito propriamente un pensatore gnostico perchè non crea nessun sistema metafisico. Possiamo affermare che il fulcro della sua dottrina è che il vero cristiano deve completamente rigettare il Vecchio Testamento.

2) Valentino visse in epoca alessandrina nel secondo secolo dopo Cristo. Il suo fu il sistema gnostico più completo, ma anche il più complesso. Secondo Valentino la realtà è il Pleroma formato da coppie di entità immateriali (Sigizie) detti Eoni. La prima coppia Abisso e Silenzio genera il Primo Padre (il Dio inconoscibile). Da Questo, per emanazione, si generano Mente e Verità che a loro volta generano Verbo e Vita che generano Essere ed Ecclesia. Questi primi otto Eoni costituiscono l’Ogdoade. Seguno poi atre due serie di dieci e dodici Eoni che costituiscono la decade e la dodecade. L’insieme di questi trenta Eoni costituisce il Pleroma che è l’unica vera realtà. L’ultimo Eone Sophia, la Sapienza, cercò di penetrare i misteri dell’Abisso e questo “Errore” generò un cataclisma immenso che causò la nascita del Mondo materiale. Per ristabilire l’ordine, Mente e Verità generano il Cristo che discenderà nel mondo per riunire tutti i semi di luce sparsi da Sophia e che si trovano intrappolati in alcuni uomini (gnostici o pneumatici). Valentino fu il primo a dividere l’umanità in tre categorie: gli Ilici che vivono come animali e sono la maggioranza del genere umano, gli Psichici che credono nel Demiurgo (il principio della creazione generato da Sophia) e gli Gnostici o Pneumatici ai quali il Cristo ha rivelato l’esistenza di tutto ciò che esiste al di sopra del Demiurgo (il Dio della Bibbia).

3) Cerinto era un filosofo siriano che visse nel primo secolo dopo cristo. Egli affermava che il mondo era stato creato da un Demiurgo (il Dio della Bibbia) che ignorava completamente tutto ciò che era al disopra di Lui. Secondo Cerinto Gesù era solo un Uomo finchè non discese su di Lui lo Spirito sotto forma di Colomba durante il Battesimo. Da quel momento Egli divenne il Cristo ed insegnò agli uomini l’esistenza del Padre sconosciuto.

4) Cerdo fu un pensatore gnostico del primo secolo dopo Cristo. Egli affermava che il modo era stato creato da un Dio arrogante, iroso e vendicativo (il Dio della Bibbia) che ignora tutto ciò che esiste al di sopra di Lui. Il vero Dio Padre avrebbe, secondo Cerdo, inviato nel mondo suo Figlio Cristo per insegnare all’umanità come sfuggire alla malvagità del Dio creatore.

5) Carpocrate era un filosofo alessandrino che visse nel secondo secolo dopo Cristo. Egli predicava che il mondo era stato creato da Angeli inferiori che avevano intrappolato le anime degli uomini nei corpi materiali e che queste anime subivano infinite trasmigrazioni. La visione che Carpocrate ha di questo Mondo è estremamente negativa ed egli ritiene che l’Uomo debba disprezzarne le leggi ed è quindi libero di comportarsi come crede.

6) Basilide visse nel secondo secolo dopo Cristo. Egli affermava che in principio vi era un primordiale “Non Essere” dal quale si generò la Mente (Nous). Successivamente dalla Mente si generò la Ragione (Logos) e da questa per emanazioni successive si generarono la Prudenza (Phronesis), la Sapienza (Sophia) e la Forza (Dynamis). Da questi Eoni naquero gli Angeli distribuiti in ordine gerarchico in 365 ordini. Gli Angeli dell’ultimo ordine crearono questo mondo ed il più potente di essi era Jahvè, il Dio della Bibbia. Per liberare l’uomo dal potere di Jahvè, il Nous (la Mente) discese nella forma di Gesù.

7) Simon Mago non può propriamente essere considerato un pensatore gnostico. Egli è menzionato negli Atti degli Apostoli e visse in Samaria nel primo secolo dopo Cristo. Simone proclamò di essere l’incarnazione del Vero Dio e si accompagnava con una ex prostituta di Tiro, Elena. Questa Elena era, secondo lui, il primo concetto della sua mente, l’Ennoia, che a sua volta avrebbe generato gli Eoni e successivamente gli Angeli creatori del Mondo. Questi ultimi, presi da invidia, avrebbero chiuso l’Ennoia in un corpo umano, codannando la sua anima a trasmigrare per l’eternità di corpo in corpo. Il Sommo Dio, però, si incarnò in Simone per trovare e liberare l’Ennoia. Simone fondò una setta, detta appunto dei Simoniaci, il cui scopo era di salvare il mondo dal cattivo governo degli Angeli, il principale dei quali era Javhè, il Dio dell’Antico Testamento.

8) I Sethiani furono una setta gnostica che fiorì nel secondo secolo dopo Cristo. Essi come molti altri gnostici pensavano che l’unica realtà fosse il Pleroma costituito da Eoni, entità immateriali e meravigliose e credevano che il mondo non fosse stato creato da Dio, ma da un essere inferiore. L’ultimo degli eoni, Sophia (la Saggezza) aveva generato sette figli (gli Arconti), Yaldabaoth, Iao, Sabaoth, Adonai, Elohim, Astaphain e Horaios: essi avevano creato l’uomo a loro immagine e somiglianza. Dopo che Adamo era caduto nel peccato e Caino aveva ucciso Abele, Sophia decise di mandare Seth come Salvatore dotato della scintilla spirituale divina, la cui missione era di liberare l’elemento spirituale degli uomini, intrappolato nel mondo materiale. Cristo era l’ultimo discendente di Seth, o forse Seth stesso, tornato per portare la conoscenza (gnosi) della salvezza, contenuta in un libro segreto e insegnata solo agli iniziati.

9) Saturnino visse e predicò ad Antiochia nella prima metà del II secolo. Prendendo spunto da un passaggio del Vangelo di Giovanni (1:18): Dio nessuno l’ha mai veduto, il Dio unigenito che è nel seno del Padre, egli ne ha parlato, Saturnino affermò che il Padre, essendo non visibile, era sconosciuto. Egli aveva creato un mondo di angeli ed arcangeli, dei quali sette malvagi angeli avevano, a loro volta, creato il mondo materiale e l’uomo, che era rimasto un essere strisciante, finché il Padre non gli aveva inviato una scintilla divina. Il più potente di questi angeli malvagi fu Yahweh, ed il Padre mandò in terra il Cristo per distruggerlo. Il Cristo, però, venne in terra solo in apparenza (Docetismo), per trasmetterci un concetto di salvezza, implicante la liberazione degli spiriti umani dai loro corpi, in cui sono prigionieri ed il ritorno a Dio. Saturnino, quindi, rifiutò tutto ciò che era materiale, conducendo una vita ascetica praticando l’assoluta castità ed il celibato.

10) Gli Ophiti o Naaseni, come già visto, sono una serie di sette gnostiche del secondo secolo dopo Cristo. Queste sette avevano in comune l’adorazione del Serpente: il Serpente che nella Genesi avrebbe indotto Adamo ed Eva a mangiare il frutto dell’Albero della Conoscenza. Secondo gli Ophiti all’inizio vi era il Primo Uomo che a sua volta generò il Figlio o Secondo Uomo e da essi procedette lo Spirito Santo o Prima Donna. Da questa Terna procedettero il Cristo e Sophia, la Sapienza. Sophia generò un figlio, Yaldabaoth (Jahvè, il Dio della Bibbia) che creò questo mondo e l’Uomo. La sua creazione fù un aborto. Sophia mandò il Serpente che convinse Adamo ed Eva a mangiare il frutto proibito ed essi ebbero la vera conoscenza e conobbero che al di sopra del Dio Creatore, arrogante e geloso, vi erano il Primo Uomo, il Figlio e la Prima Donna. Per liberare la scintilla divina che era nell’Uomo, il Cristo discese in questo mondo e si proclamò apertamente “Figlio dell’Uomo”.

11) Per la Scuola Gnostica di Alessandria In principio c’era un unico, indescrivibile, inimmaginabile Silenzio che generò la Mente, il Nous, il “Dio esterno alla creazione”, al di là del tempo, al di là dello spazio, al di là di materia ed energia. Questa generò il Pensiero, poi il Pleroma originario iniziò a differenziarsi generando gli Eoni. Anche per questa Scuola, Sophia era l’ultimo Eone che generò il Demiurgo creatore di questo mondo, un essere composito formato da sette Arconti, i tirannici guardiani dei sette mondi. Sophia, proveniente dal “cielo supremo”, fu trattenuta dagli Arconti e tirata giù nei mondi.

12) San Paolo, nella sua lettera agli Efesini, scrive: “La nostra lotta non è contro la carne ed il sangue, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebre”.


– Ipostasi degli Arconti –
Testo integrale in italiano

Nello spirito del Padre della Verità, il grande Apostolo (San Paolo, n.d.r.) disse: “la nostra lotta non è contro creature fatte di carne e di sangue, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano le regioni celesti”.

Vi invio questo scritto affinchè siate informati sulla realtà di queste Potenze.

Il loro grande Dio, reso cieco a causa della sua ignoranza e della sua arroganza, ha detto: “Io sono l’unico Dio, non vi è nessun altro al di fuori di me”.

Questa affermazione raggiunse l’Eone Incorruttibile dal quale uscì una voce che disse: “Ti sbagli Samael, tu sei il dio dei ciechi !”.

I suoi pensieri erano ciechi e, avendo lanciato la sua Potenza, la bestemmia aveva parlato.

Egli ha imitato sua Madre fin nel Caos e nell’Abisso, attraverso la Pistis Sophia, ed ha fondato la sua progenie, ciascuno secondo il suo potere, avendo come modello gli Eoni che sono nella regione superiore, perchè le cose visibili erano copiate ed inventate dall’Invisibile.

Come l’Incorruttibilità guardò in basso nelle regioni delle acque, la sua immagine apparve nelle acque e le autorità delle tenebre si innamorarono di lei, ma non poterono impadronirsi di tale immagine, a causa della loro debolezza perchè “quelli dell’anima” (mpsychikos) non potevano impadronirsi di “quelli dello spirito” (mpneumatikos), perchè erano al di sotto e l’immagine proveniva dall’alto.

Per questo motivo, l’Incorruttibilità, guardando verso il basso, avrebbe potuto congiungere la totalità con la luce, secondo la volontà del Padre.

Allora i Governanti (gli Arconti) cospirarono e dissero: “venite, creiamo un essere umano con la polvere della terra” e modellarono la loro creatura come uno fatto interamente di terra.

I Governanti presero un po’ di terra e modellarono la loro creatura secondo il loro corpo e secondo l’immagine del Dio che era apparsa loro nelle acque.

A causa della loro impotenza non capivano la potenza del Dio: soffiarono sull’uomo, ma questo non poteva vivere a causa della loro impotenza e rimase sulla terra per molti giorni.

Insistettero come venti impetuosi per far acquisire all’uomo l’immagine che era apparsa loro nelle acque, ma non conoscevano l’identità del suo potere.

Ora, tutte queste cose avvennero per volontà del Padre della Totalità.

Successivamente lo Spirito vide l’uomo che giaceva sulla terra e scese dalla regione adamantina e venne ad abitare in lui che divenne un’anima vivente.

Egli ebbe il nome Adamo da quando cominciò a muoversi sulla terra ed una voce venne dall’Incorruttibilità per dargli assistenza.

I Governanti radunarono tutti gli animali della terra e tutti gli uccelli del cielo e li portarono ad Adamo per vedere che nome Adamo avrebbe dato loro, poichè egli aveva il potere di dare il nome a tutti gli uccelli ed a tutti gli animali.

Presero Adamo e lo posero in un giardino che avrebbe potuto coltivare e vegliarono su di lui.

I Governanti dettero ad Adamo questo comando: “Tu puoi mangiare liberamente da ogni albero del giardino, ma dall’albero della Conoscenza del Bene e del Male non puoi mangiare ne toccare. Il giorno che mangiassi da esso, conoscerai la morte”.

Essi non capivano quello che gli avevano comandato. Hanno parlato in questo modo per la volontà del Padre e consideravano Adamo come uno fatto solo di materia.

I Governanti si consultarono uno con l’altro e dissero “venite, portiamo il sonno ad Adamo” ed egli si addormentò, ma il sonno che avevano portato su di lui era l’ignoranza.

Aprirono un suo lato e fecero sorgere una donna vivente e ricoprirono questo lato con un po’ di carne ed Adamo venne ad essere interamente di anima (mpsychikos).

E la donna spirituale venne da lui e parlò con lui dicendo: “Alzati Adamo !”.
Lui, quando la vide disse: “Sei tu che mi hai dato la vita e ti chiamerai Madre dei Viventi – perchè è lei che è mia madre, è lei che è il medico e la donna, è lei che ha partorito”.

Poi i governanti si avvicinarono a loro e quando videro la donna parlare con lui, furono presi da grande turbamento e si innamorarono di lei e si dissero l’un l’altro: “venite, seminiamo il nostro seme in lei” e lei rideva per la loro insensatezza e la loro cecità.

Nelle loro grinfie divenne un albero e lasciò la sua ombra su di loro, che l’avevano contaminata vergognosamente. E contaminarono anche la sua voce e si resero passibili di condanna da parte dello loro creatura modellata secondo la loro forma e la loro immagine.

Poi venne un essere spirituale (mpsychikos), l’istruttore, il Serpente e disse loro: “Cosa vi è stato comandato? Potete mangiare liberamente da ogni albero del giardino, ma dall’albero della Conoscenza del Bene e del Male non potete mangiare?

La donna carnale rispose “non solo ci è stato detto di non mangiare, ma anche di non toccare, perchè, se lo facessimo, conosceremo la morte”.

Ed il Serpente, l’istruttore disse: “voi non morirete. Vi è stato detto questo per gelosia. Piuttosto i vostri occhi si apriranno, diventerete come Dio e conoscerete il Bene ed il Male”.

E l’istruttore fu portato via dal Serpente e la donna rimase sola sulla terra.

La donna carnale prese un frutto dall’albero e lo mangiò e ne diede al marito ed a se stessa ed a “quelli dell’anima” (am-psychikos) e la loro carenza si mostrò nella loro ignoranza e riconobbero di essere nudi nello spirituale (a-pneumatikon) e presero foglie di fico e le legarono sui loro fianchi.

Poi il Grande Sovrano venne e disse “Adamo, dove sei?”. Non sapeva quello che era successo.

E l’uomo disse: “Ho udito la tua voce e ho avuto paura perché ero nudo, e mi sono nascosto”.

Il sovrano disse: “Perchè ti devi nascondere? Forse hai mangiato dal solo albero da cui ti avevo comandato di non mangiare?

Adamo disse: “La donna che mi hai dato lo ha dato a me ed io ne ho mangiato”.

E l’Arrogate maledisse la donna.

La donna disse: “E’ stato il Serpente che mi ha portato fuori strada ed io ho mangiato”.

Non sapeva che il Serpente era la sua forma modellata.

Da quel giorno il Serpente cadde nella maledizione dell’Autorità, finchè non fosse venuto l’essere umano perfetto (pteleios nrome) e la maledizione sarebbe cessata.

I Governati presero Adamo e lo gettarono fuori dal giardino insieme a sua moglie ed anche loro caddero sotto la maledizione.

E gettarono tutta l’umanità in grandi distrazioni e grandi difficoltà, in modo che il genere umano fosse occupato in cose terrene e non poteva dedicarsi allo Spirito Santo.

Dopo queste cose, la donna partorì Caino, il loro figlio, e Caino coltivava la terra. Allora Adamo conobbe ancora la donna che rimase di nuovo incinta e partorì Abele e Abele era un pastore di pecore.

Caino offrì a Dio i prodotti della terra, ma Abele offrì alcuni dei suoi agnelli.
Dio gradì l’offerta di Abele, ma non accettò le offerte votive di Caino ed il carnale Caino uccise suo fratello.

E Dio disse a Caino: “Dov’è Abele, tuo fratello?
Egli rispose e disse: “Sono io, allora, il custode di mio fratello?
Dio disse a Caino: “Sento la voce del sangue di tuo fratello che grida a me e tu hai peccato. Tornerò da voi. Chiunque ucciderà Caino subirà sette vendette e tu vivrai gemendo e tremando sulla terra”.

Adamo conobbe nuovamente Eva e lei rimase incinta e partorì Seth ad Adamo. E lei disse: “Ho fatto nascere un altro essere umano attraverso Dio che prenda il posto di Abele”.

Ancora una volta Eva rimase incinta e partorì Norea e disse: “Egli ha generato in me una vergine come assistenza per molte generazioni di esseri umani. Lei è la vergine per la quale i poteri non si contamineranno”.

Poi gli esseri umani cominciarono a moltiplicarsi e migliorare.

I Governanti si consultarono uno con l’altro e dissero: “Venite, creiamo un diluvio con le nostre mani e cancelliamo tutto ciò che è di carne, da essere umano a belva”.

Ma, quando il Sovrano dei Poteri venne a sapere del loro piano, disse a Noè: “Fatti un’Arca da qualche legno che non marcisce e nasconditi in essa, tu ed i tuoi figli e le bestie e gli uccelli del cielo, dal piccolo al grande” – poi la mise sul monte Sir.

Norea venne da lui desiderando salire sull’Arca e, quando lui non glielo permise, soffiò sull’Arca e la incendiò ed egli fece di nuovo l’Arca, per una seconda volta.

I Governanti si recano da lei per portarla fuori strada ed il più grande tra loro disse: “La tua madre Eva è venuta da noi”.

Ma Norea si rivolse a loro e disse loro: “Voi siete i dominatori delle tenebre. Voi siete maledetti. Mia madre non lo sapeva. Io non provengo da voi, ma è dall’Alto che io sono venuta”.

L’Arrogante si trasformò nel suo potere ed il suo volto divenne come nero. Egli ha agito con audacia verso di lei e disse: “E’ necessario che tu renda un servizio a noi, come tua madre Eva”.

Ma Norea gridò a gran voce fino al Santo, il Dio della Totalità: “Salvami dai governanti di ingiustizia e salvami dalle loro grinfie – in una volta!”.

Il Grande Angelo scese dal cielo e le disse: “Perchè piangi fino a Dio, perchè ti comporti così coraggiosamente verso lo Spirito Santo?

Norea disse: “Chi sei?”. I Governanti di ingiustizia si erano ritirati da lei.

L’Angelo disse: “Io sono Eleleth (sagacia), l’Angelo Grande che sta alla presenza dello Spirito Santo. Sono stato mandato a parlare con voi ed a risparmiarvi dalle mani dei fuorilegge. E ti guiderò per la tua strada”.

Non posso parlare del potere dell’Angelo. Il suo aspetto è come oro fino ed il suo vestito è come la neve. La mia bocca non può sopportare di parlare del suo potere e dell’aspetto del suo volto.

Eleleth, il Grande Angelo, mi ha parlato. “Questo sono io. Io sono uno dei quattro luminari che stanno alla presenza del Grande Spirito Invisibile. Questi Governanti non hanno alcun potere su di te. Nessuno di loro ha potere contro la radice della Verità. Questa radice apparirà nei secoli finali e regnerà sulla loro autorità. E queste autorità non possono contaminare voi e questa generazione. La vostra residenza è nell’incorruttibilità, dove lo Spirito Virginale (ppneuma m-parthenikon) dimora, superiore alle autorità del Caos e del loro Cosmo”.

Ma io dissi: “Signore, insegnami sulla potenza di queste autorità, come sono venuti in essere, da quale materia, da quale realtà e chi ha creato loro ed il loro potere”.

Ed Eleleth, il grande Angelo, mi parlò: “Entro illimitati Eoni, abita l’Incorruttibilità. Sophia, chiamata Pistis, ha voluto creare qualcosa da sola, senza consorte ed il suo prodotto ha creato immagini celesti”.
Un velo esiste tra le cose di sopra e gli Eoni di sotto e l’ombra è nata sotto il velo e l’ombra è diventata la materia e l’ombra è stata lanciata a parte. E ciò che Ella fece è diventato un prodotto in materia, come un aborto spontaneo. E prese la sua forma dall’ombra ed è diventato una Bestia Arrogante che assomiglia ad un leone. Ed è androgino, perchè è dalla materia che proviene”.
Aprì gli occhi e vide un grande quantità di materia senza limiti, ed egli divenne arrogante, dicendo: “Sono io che sono Dio, e non c’è nessun altro a parte me”.
Avendo detto questo, egli peccò contro l’Interezza e, dall’alto Regno dell’Autorità, uscì una voce che disse: “Ti sbagli Samel, tu sei il dio dei ciechi”.
Ed Egli disse: “Se ogni cosa esiste prima di me, lascia che si manifesti a me” e subito Sophia stese il dito e mise la Luce nella materia e lo perseguitò fin giù, nelle regioni del Caos. Ed Ella tornò su, fino alla sua Luce”.
Questo sovrano, essendo androgino, ha creato per sé un grande Eone, una grandezza senza limiti. E pensò di creare progenie per se stesso. E ha creato per sé sette figli, androgini proprio come il loro padre”.
Ed egli disse alla sua discendenza: “Sono io che sono il dio della totalità”.
E Zoe, la figlia di Pistis Sophia, gridò e disse: “Ti sbagli, Sakla!”. Il cui vero nome è Yaldabaoth. Ella soffiò sulla sua faccia ed il suo respiro è diventato per lei come un angelo di fuoco e quest’angelo legò Yaldabaoth e lo precipitò giù nel Tartaro, sotto l’Abisso”.
Ora, quando la sua prole Sabaoth vide il potere di quell’angelo, si pentì e condannò suo padre e sua madre, la materia”.
Lui la detestava e cantava canzoni di lode fino a Sophia e sua figlia Zoe. E Sophia e Zoe lo hanno preso e portato fino al settimo cielo, sotto il velo tra il sopra ed il sotto. Ed Egli è chiamato il Dio dei poteri, degli eserciti, poichè egli è al di sopra dei Poteri del Caos, perchè Sophia lo ha nominato”.
Ora, quando accaddero queste cose, Egli creò per se stesso un grande carro con quattro facce con un gran numero di angeli e cherubini per rendergli servizio, con arpe e cetre”.
E Sophia prese sua figlia Zoe e la fece sedere alla sua destra per insegnarle tutte le cose che esistono nell’ottavo cielo. E pose alla sua sinistra l’angelo d’ira. Da quel giorno la sua destra è stata chiamata Zoe e la sua sinistra è diventata il modello di ingiustizia del Regno di Autorità. E fu il primo tempo in cui vennero in essere”.
Ora, quando lo vide Yaldabaoth in tutta la sua gloria e la sua altezza, lo ha invidiato e l’invidia è diventata un prodotto androgino e questo fu l’inizio dell’invidia e l’invidia ha generato morte. E la morte ha generato la sua prole e diede a ciascuno di loro carico del suo cielo. e tutti i cieli del Caos divennero pieni del loro numero”.
Ma è stato per volontà del Padre della totalità che tutte queste cose sono venute in essere, secondo il modello di tutte le cose di cui sopra, in modo che il numero del Caos potesse essere completato”.
Ecco, io vi ho insegnato tutto sul modello dei Governanti e sul modo in cui è stato generato e sul loro Padre e sul loro Cosmo”.

Ma io dissi: “Signore, anche io appartengo alla loro loro materia?

Tu e la tua discendenza appartenete al Padre che esiste fin dal principio. E’ da questa altezza, da questa luce imperitura, che le vostre anime sono venute. Per questo motivo, le Autorità non possono avvicinarsi a voi, a causa dello Spirito di Verità e tutti coloro che sono venuti a conoscenza di questa via esistono immortali nel mezzo dell’umanità dei mortali. Ma questo seme non si manifesta ora”.
Piuttosto, sarà manifesto tra tre generazioni. Egli ha allontanato da voi il legame con l’errore delle Autorità”.

Allora ho detto: “Signore, quanto tempo ancora?

Egli mi disse: “Quando il vero essere umano si manifesta in una forma modellata dallo Spirito di Verità che il Padre ha mandato”.
Dopo che uno avrà insegnato loro ogni cosa. Ed egli li ungerà nel crisma della vita eterna, che gli fu dato dalla generazione non dominata”.
Poi il pensiero cieco sarà gettato fuori da loro ed essi calpesteranno sotto i piedi la morte delle Autorità. Ed essi saliranno verso la luce che non ha limiti”.
Allora le autorità cederanno la loro Era. E i loro angeli piangeranno la loro distruzione. E i loro demoni si lamenteranno della loro morte”.
Allora tutti i figli della Luce conosceranno la Verità e la loro radice nella Verità e il Padre della Totalità e dello Spirito Santo. Diranno tutti con una sola voce: “La verità del Padre è giusta, e il Figlio è sopra totalità. E da parte di tutti nei secoli dei secoli, Santo, Santo, Santo, Amen”.

Giuseppe Merlino

giuseppemerlino.wordpress.com