Se parliamo di una carica negativa non intendiamo davvero, nel nuovo modello, una particella negativa. Al contrario, intendiamo un numero di particelle legate insieme. Costituiscono un punto in cui vi è scarsità rispetto alla distribuzione media di eteroni nello spazio. Con questo nuovo modo di vedere le cose andiamo ad analizzare il concetto di campo elettrico.
L’energia che raccoglie e mantiene unita questa abbondanza di etere (se parliamo della carica positiva) deve attirarle verso il centro della carica. È una sorta di anticiclone che costituisce il sistema ad alta pressione e che spinge l’aria verso il centro. Incredibilmente, per studiare il campo elettrico dobbiamo in realtà utilizzare la fluidodinamica. L’idrodinamica quantistica è la disciplina che studia lo spazio vuoto elastico che noi abbiamo individuato essere l’etere. La carica negativa è il ciclone, un vortice che spinge via l’aria per produrre un’area a bassa pressione, cioè una zona di scarsità di etere. La carica positiva è l’anticiclone.
Una carica negativa e una positiva si attraggono. L’unità di misura per la carica è il Coulomb. Un Coulomb è la carica elettrica mossa in un secondo attraverso un conduttore da una corrente di un Ampere. La corrente non è altro che un movimento di eteroni causato da una differenza di potenziale, cioè da un campo elettrico.
Un Coulomb è circa 6,15 ×1018 volte la carica di un elettrone. È un valore enorme. Per esistere, una carica deve essere prodotta da un vortice, un movimento oscillante di elettroni che si sviluppa da energia accumulata. Senza il vortice, un accumulo o una scarsità casuale di etere si disperderebbero immediatamente nella distribuzione media di etere per ricostituire l’equilibrio. L’influenza che il vortice esercita nello spazio vicino si chiama campo elettrico. Questo campo è un cambiamento nello stato delle cose dello spazio che, essendo riempito di etere, ha caratteristiche di elasticità e inerzia. Einstein definì questa deformazione elastica come la curvatura dello spazio-tempo.
La forza attrattiva o repulsiva che una carica esercita su un’altra la carica è data dalla ben nota formula:
dove ε0 è una caratteristica dello spazio vuoto, cioè dell’etere. Si chiama costante dielettrica o permettività del vuoto. Questa costante quantifica la propensione dell’etere a deformarsi sotto l’influenza di un campo elettrico. Il valore della permettività per l’etere è:
Questo è il valore più basso in natura. È un po’ più alto per l’aria, 80 volte maggiore per l’acqua e, comunque, più alto per qualsiasi altro materiale.
La formula per la forza esprime l’idea che essa diminuisca con l’aumento della distanza tra le due cariche. Per questo motivo si vede il raggio al quadrato a denominatore. Dovrebbe essere facile da capire. Si pensi ad esempio a due magneti. Questi non sono due cariche, ma sono qualcosa di non troppo diverso. L’effetto magnetico di un magnete sull’altro diminuisce con la distanza. Diventa invece molto più forte man mano che i magneti si avvicinano.
Per spiegare meglio il concetto del raggio al quadrato, possiamo di nuovo pensare all’analogia ciclone-anticiclone. Quando il ciclone e l’anticiclone sono molto vicini, il gradiente di pressione è maggiore. Ciò significa che c’è una grande differenza di pressione a poca distanza. Il conseguente vento sarà forte come un tornado. Se i punti di alta e bassa pressione sono invece lontani, il vento sarà molto più debole.
Questa formula sopra riportata sembra descrivere bene l’effetto di un campo elettrico. Molti sono stati portati a credere che si possa descrivere l’effetto della gravità allo stesso modo, con il raggio al quadrato. Dicono che due corpi dotati di una massa esercitano una forza di attrazione l’uno sull’altro. Ritengono opportuno evidenziare l’analogia tra queste due formule:
Possiamo prendere in considerazione la possibile analogia: i due corpi sono le due cariche. La forza generata è proporzionalmente inversa al raggio quadrato. Tuttavia, mentre la prima formula è ragionevolmente corretta, la seconda dovrebbe essere esclusa. Se questa seconda formula fosse vera, la Terra sarebbe un globo. Ormai abbiamo molte prove che il globo è una fantasia .
La prima formula descrive la forza esercitata da un campo elettrico. Ma che dire di un campo magnetico? Proverò a descriverlo nel mio prossimo articolo. Inoltre, dovremo capire come, nel nostro modello, un atomo si combina con gli altri atomi.
Michele Vassallo è un ingegnere meccanico. Nel 2015, quando scoprì il movimento emergente degli American Flat Earthers, si sentì stupito e affascinato. Presto si rese conto che la Terra non poteva essere un globo. Nonostante il fatto che gli argomenti venuti alla ribalta fossero e siano ancora incompleti e contengano molti errori, il concetto generale di una terra piatta sembra assolutamente degno di indagine.
Tra le sue migliori scoperte c’è la reintroduzione dell’etere nella fisica della terra piatta e una nuova visione della natura della luce.
E’ coautore del libro “The real measures of the (flat) Earth” edito da Aracne editore e del blog “rifugiatidipella.com“. Dal 2019 produce materiale video inerente la Terra piatta sul suo canale Youtube “earthmeasured”.