Nell’ articolo “Armes sismiques, l’hypothese de codas”, pubblicato sull’edizione francese di Nexus, l’ingegnere Pierre Grésillaud si chiede se l’uomo sia capace di causare dei terremoti su bersagli precisi. Pur non addivenendo a conclusioni apodittiche, l’autore ritiene che alquanti sismi di questi ultimi decenni possano essere di matrice artificiale.
Grésillaud scrive: ” Già nel 1988, gli Armeni si interrogarono sulle cause del terribile sommovimento tellurico che devastò Erevan, capitale dell’Armenia, allorché quel paese, che apparteneva ancora all’U.R.S.S. conobbe delle tensioni con Mosca, in un periodo in cui i Sovietici compivano operazioni militari.
Terremoti Artificiali – Tutti ricordano anche il catastrofico evento tettonico di Sumatra del 26 dicembre 2004: l’energia sprigionatasi generò un enorme tsunami; anche allora si sospettò una genesi non naturale. Infatti un precedente terremoto di magnitudo Richter pari ad 8, occorse sull’altro lato della faglia appartenente alla placca neo-zelandese, non distante dalle Isole Macquerie, il 23 dicembre 2004. Stranamente, il fenomeno passò inosservato agli occhi dei sismologhi che lo considerarono una mera coincidenza temporale. L’anno precedente, il 26 dicembre 2003, si era verificato il distruttivo sisma di Bam, in Iran, di magnitudo, 6,5, il cui ipocentro ebbe la malvagia idea di trovarsi 3 km sotto la città.
Bisogna rammentare anche la terribile scossa che devastò una parte della provincia cinese del Sichuan il 12 maggio 2008. Di magnitudo 8, causò 80.000 morti e stravolse totalmente i luoghi colpiti.
Indizi di un sisma artificiale sono i seguenti:
- Vicinanza dell’epicentro a zone che non erano state mai interessate da sommovimenti di notevole magnitudo
- Centri di ricerca sotterranei a qualche decina di chilometri (come a L’Aquila, n.d.t.)
- Fenomeni atmosferici prima del sisma
- Distribuzione asimmetrica delle repliche (scosse di assestamento) attorno all’epicentro e lungo la faglia principale
- Anomalie rilevabili nei sistemi di misurazione relativi alla magnetometria ionosferica di H.A.A.R.P.
Il sisma che colpì il Cile il 27 febbraio 2010, di magnitudo 8,8, era stato preceduto da un terremoto 7,7 con epicentro a sud del Giappone, nelle Isole Ryukyu, arcipelago dove è ubicata la base statunitense di Okinawa”.
Fonte: Pierre Grésillaud, “Armes sismiques, l’hypothese des codas”, in Nexus n.68, mai-juine, 2010 – Si ringrazia il gentilissimo Dottor Gianni Ginatta per la segnalazione.