Guru Nanak
E’ lo stesso Guru Nanak a descriverci con queste parole, la degradazione morale della società nel Medioevo indiano, che rese necessaria la sua opera. In effetti nel periodo in cui si colloca l’esistenza storica di Guru Nanak, cioè fra il XV e il XVI secolo, l’India si trovava quasi totalmente in preda all’anarchia: la mancanza di un potere centrale aveva avuto come conseguenza immediata il frazionamento del territorio in una serie di staterelli. Qualche sua citazione:
«Coloro che pensano in termini di separazioni non conoscono Dio» sosteneva Nanak «quelli che conoscono Lui vedono in Lui – l’Uno e il solo Uno – e proclamano la sua unità con ogni cosa nella creazione». (…)
Fare penitenze, sottoporsi ai rigori della rinuncia e rifiutare la vita come una scelta non sono essenziali. Un cuore puro pieno di intensa devozione è una moschea che l’Onnipotente Creatore di tutto fa Sua dimora (…) “
Raja Janaka
Su di lui si trovano riferimenti già nel Ramayana e nella Bhagavad Gita Shri Krishna lo cita come un illustre esempio di Karmayogi. Della sua vita non si sa molto, ma le notizie pervenuteci sono sufficienti ad identificare in lui una personalità d’eccezione. Fu un sovrano molto speciale per le sue doti di coraggio, rettitudine, devozione ed equilibrio ed anche un profondo conoscitore degli Shastra e dei Veda. Sapeva che la vera religione è interna; per questo non riconobbe la supremazia dei bramini, negando che essi fossero i soli a poter celebrare cerimonie sacre, come invece pretendevano. La sua esistenza non fu soltanto un esempio perfetto di dharma, ma anche una prova di devozione e di incrollabile determinazione nel perseguimento della moksha (liberazione definitiva dell’anima individuale).
Socrate
Dei Maestri primordiali, Socrate fu incarnazione eccelsa e commovente perché, come nel caso di Gesù, pagò con la vita la dedizione alla missione di cercare di salvare gli ateniesi dall’abisso morale in cui stavano gettandosi.
“Una vita senza ricerca della virtù e della verità non è degna di essere vissuta”
«E la purificazione, come è detto in una antica dottrina, non sta forse nel separare il più possibile l’anima dal corpo e nell’abituarla a raccogliersi e a restare sola in sé medesima, sciolta dai vincoli del corpo, e a rimanere nel tempo presente e in quello futuro sola in se medesima, sciolta dal corpo come da catene?»
Maometto
Al compimento del quarantesimo anno di età il Profeta secondo l’uso arabo si ritirò per passare “un di pace” in una caverna sul monte Hira trascorrendo in preghiera lunghe notti e giorni. Durante questo ritiro spirituale di meditazione gli apparve una figura angelica (l’Arcangelo Gabriele), che gli ordinò di leggere il testo scritto su di un rotolo di stoffa coperto di segni, e quindi Maometto, ridestatosi dallo stato meditativo ebbe l’impressione di “avere un libro scritto all’ interno del suo cuore”.
Shri Sai Baba da Shirdi
Innumerevoli sono gli esempi di come Shri Sai Baba portasse la consapevolezza dei devoti ad una sempre maggiore comprensione in modo graduale, senza grandi discorsi, ma attraverso l’esperienza pratica, attraverso delle situazioni che Egli creava e che servivano come profonde lezioni.
Come afferma Shri Mataji, un vero Guru controlla facilmente gli elementi: la natura ed il Paramchaitanya sono al sua servizio. Nel caso di Shri Sai Baba questo era lampante. Egli operava guarigioni, anche a distanza, controllava il tempo, la pioggia ed il sole, si manifestava ai devoti anche lontano da Shirdi, sebbene non uscisse mai dal villaggio ed innumerevoli sono le storie dei suoi miracoli raccontate dai discepoli.
Shri Sai Baba generalmente chiedeva Lui stesso la dakshina, dei soldi in offerta, ai suoi devoti e molto spesso ne specificava anche l’importo, soprattutto prima di operare guarigioni. Eppure, quando Shri Sai Baba morì, si scoprì che aveva conservato con sé solo pochissime rupie. In realtà Shri Sai Baba distribuiva subito il denaro che riceveva, alimentando con questo molti fachiri, sadhus o bisognosi.
Fonte: http://fermatiameditare.wordpress.com/2009/12/06/i-grandi-maestri-passati-ii/