Hyperloop può arrivare in Italia: Roma-Milano in 30 minuti

Hyperloop
Crediti: Camilo Sanchez (Wikipedia)

Il futuro sembra più vicino con il progetto di Virgin Hyperloop che è entrato nella fase sperimentale negli Stati Uniti. Forse sarà già realtà entro il decennio.

Viaggiare fino a 1.200 chilometri orari in totale sicurezza. Un viaggio supersonico in treno, ma il treno del domani. Si tratta del progetto Virgin Hyperloop che ha fatto un deciso passo in avanti, con le prime sperimentazioni sul campo, e che potrebbe diventare realtà entro il decennio, anche in Italia, consentendo di percorrere la tratta Roma-Milano, per fare un esempio, in mezz’ora. Un passo avanti galattico e impensabile fino a pochi anni fa, ma che sembra essere diventato più concreto da quando alla guida del progetto è arrivato Jay Walder, che negli anni è stato alla guida di compagnie di trasporto pubblico come quelle di Londra, New York e Hong Kong, si legge sul Corriere della Sera.

“Velocità certo, ma anche sicurezza e basso impatto ecologico: abbiamo dimostrato che Hyperloop non è un film o un romanzo”, ha detto Walder.

I primi test
A novembre dello scorso anno vicino Las Vegas sono partiti i primi esperimenti sul campo della nuova tecnologia a levitazione magnetica. Una capsula Hyperloop con passeggeri a bordo ha percorso 500 metri sospesa in aria a 400 km/h (velocità limitata a causa della brevità del tragitto). “Abbiamo dimostrato non solo che è possibile ma che è anche sicuro, tema centrale quando parli di trasporti di massa”, ha detto Walder, scelto dal numero uno di Virgin Richard Branson.

“Proseguiremo i test con passeggeri in una nuova area dedicata in West Virginia. Sarà un lavoro intenso, di anni, e ci fornirà i riscontri per essere operativi sul territorio americano entro la fine della decade”, ha aggiunto.

Per costruire un chilometro di infrastruttura Hyperloop servono 60 milioni di euro.

Dagli Stati Uniti all’India
Il progetto è già in una fase avanzata negli Stati Uniti per quanto riguarda strategie e tratte. Sulla carta esistono già alcune rotte, come quella da Chicago a Pittsburgh, 742 chilometri in 30 minuti contro le due ore in aereo.

Inoltre, la tecnologia del treno a levitazione è stata inserita nel documento del Dipartimento dei Trasporti tra le nuove strategie di trasporto su cui si muoverà l’America di domani.
Allo studio ci sono tratte Hyperloop in India e negli Emirati Arabi. “Vedo poi sviluppi importanti in Europa, stiamo lavorando a stretto contatto con i responsabili dei Trasporti della Commissione europea”, ha sottolineato Walder.

“Il piano della Ue per la riduzione delle emissioni inquinanti entro il 2030 deve passare da cambiamenti radicali nel sistema di trasporto”.

Hyperloop parla anche italiano
Nell’articolo del Corriere della Sera, poi, si sottolinea che nel progetto c’è anche un pezzetto di Italia che porterà il treno a levitazione anche nella Penisola.

L’investitore Paolo Barletta, che ha inventato l’app saltacode uFirst ed è parte del marchio di Chiara Ferragni, è l’unico socio europeo di Virgin Hyperloop con Alchimia.

“Abbiamo aperto un tavolo per una discussione preliminare con Leonardo su ingegnerizzazione delle capsule per l’utilizzo della loro tecnologia in fibra di Carbonio in quanto riteniamo che le tecnologie italiane possano essere di supporto al progetto Hyperloop” – le parole di Barletta.

Ma Barletta è sicuro che l’Italia sarà tra i primi Paesi al mondo a poter sfruttare la tecnologia a levitazione magnetica: “Da noi inizieremo, e parlo del 2030 o giù di lì, con tratte brevi: Milano-Malpensa e Roma-Fiumicino da percorrere in meno di due minuti. Poi il progetto è costruire una grande metropolitana del Nord, un sistema di tubi che vada da Torino a Venezia con fermate intermedie”.

E per la tratta Roma-Milano “a regime ci vorranno meno di 30 minuti, con costi per il passeggero a metà tra i 70 euro del treno e i 140 dell’aereo”.

Rachele Samo

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