13 ottobre 2010 – Sala Congressi del Centro Fiera Del Garda di Montichiari (BS)
18,00 – 20,00 – Il Codice del Tempo (Fractal Time)
20,30 – 22,30 – La scienza dei Miracoli (The Sciente of Miracles)
Il convegno ha come tema le ultime scoperte in rapporto alla ciclicità del tempo e sulla fine della nostra era; un periodo questo definito “uno dei più importanti nella storia del mondo”. Dalla ciclicità del tempo ai concetti dei momenti estremi, dal calendario Atzeco a quello Maya, dalla antiche civiltà scomparse ai rischi attuali, dal concetto dei frattali alla codifica del tempo, dal linguaggio del cuore ai punti critici di scelta.
Il messaggio che lo scienziato vuol passare è forte e chiaro: oggi siamo ad un punto critico della nostra civiltà, come è successo altre volte nella storia del pianeta. La sfida alla quale siamo chiamati è nel non commettere i soliti errori delle antiche civiltà che per paura ed incomprensione hanno fatto guerre segnando così la loro fine. Il palcoscenico è pronto, le possibilità ci sono tutte, la nostra coerenza e il nostro cuore sono il segreto.
Ore 18, Gregg Braden è atteso sul palco della sala del centro congressi di Montichiari. La sala è gremita, oltre 500 persone sedute, ordinate, in attesa. La prima fila è riservata a giornalisti ed associazioni; oltre noi che rappresentiamo Altro Giornale e Spirito Libero, riconosciamo il Messaggero Veneto, il Centro Olistico di Busto Arsizio. Accanto prendono posto Marco Columbro, Daniele Bogiatto, Barbara Comerio. L’equilibrata voce di Alvise, autorevole responsabile organizzativo della serata, annuncia l’arrivo di Gregg Braden, l’uomo più atteso.
Fractal Time – PRIMA PARTE
– Analisi della situazione attuale
Partendo dall’analisi delle crisi globali lo scienziato velocemente punta l’attenzione sul concetto di estremo. Gli estremi globali, gli estremi umani, gli estremi personali. Questo sarà un perno al di sopra del quale verrà strutturata tutta la conferenza. L’aspetto frattale del tutto vede nel nostro stato d’essere il principale responsabile dei rischi di questo cambio d’era.
Un sottile ma necessario passo indietro porta l’attenzione alla ciclicità del tempo e alle antiche civiltà che ci hanno preceduto. Dai resoconti indù degli yuga, al calendario Atzeco, fino al Lungo Computo dei Maya, la conclusione della nostra era è stata pronosticata come un periodo di guerre, sofferenze, sfrenatezze e disuguaglianze.
Attraverso una selezione di diapositive di antichissimi siti archeologici Braden ci presenta le tracce di civiltà scomparse che segnano ciclicamente i cambi delle ere mondiali. 5.000 anni fa in Perù (area del Coral), 10.000 anni fa tra India e Pakistan (Indus Valley) e 15.000 anni fa in Bolivia (nei pressi di Titicaca).
Una sequenza di grafici comparativi presenta la quantità dell’energia solare su scala millenaria. Tra alti e bassi la nostra attenzione viene diretta nei momenti critici di ogni cambio d’era. I grafici dimostrano chiaramente che la quantità di energia solare del nostro periodo storico è esattamente uguale a quella di 5.000 e 10.000 anni fa. Attraverso questo grafico lo scienziato spiega che il cambiamento climatico che stiamo vivendo oggi è diretta conseguenza dell’aumento delle temperature che deriva dalla quantità di energia solare emessa. Lo scioglimento dei ghiacci crea l’innalzamento dei mari e con questo il sostanziale cambio climatico. I cambiamenti che vediamo oggi sulla terra sono “normali” in questi momenti di cambiamento d’era.
– La Sfida, il computo del tempo
“Quello che dobbiamo imparare è nel non fare come civiltà oggi quello che gli antichi popoli hanno fatto. Le antiche civiltà, per pura, hanno reagito a questi momenti di grande cambiamento con guerre, creando distruzione. Questa è la nostra grande sfida e la chiave è nella comprensione. Nella comprensione, nell’accettamento e nell’unione, di fronte alla ciclicità del tempo”.
Attraverso una sequenza di diapositive Gregg Braden spiega in parole semplici il concetto dei frattali. “E’ il metodo che la natura usa, su diversi livelli, per tutto” La differenza sta solo nella scala. L’esempio che viene presentato paragona l’atomo al sistema solare, il microcosmo con il macrocosmo, come in alto così in basso, come dentro così fuori.
Il concetto frattale apre la strada all’ultima delle teorie/scoperte dello scienziato. Partendo dal concetto che tutto è frattale e che tutto si rispecchia, se pur con scale diverse, studiando la ciclicità del tempo e i relativi punti critici documentati dell’umanità, Gregg Braden ci presenta un universo fatto di schemi. Schemi temporali ciclici che, tenendo conto della sezione aurea, possono rivelarci quando in futuro possono ripresentarsi momenti critici. Per questo è stato realizzato un particolare software che prende il nome di “computo del tempo”.
Lo studio parte da un evento germinale che getta il seme, le condizioni, affinché un evento simile si presenti nuovamente in futuro. Seguono adesso una serie di calcoli che attraverso questo software del computo del tempo (da lui stesso ideato), partendo da specifiche date critiche nel passato è possibile risalire a quando si possono riscontrare le solite circostanze.
Le date critiche presentate attraverso il computo del tempo sono:
Evento germinale: anno 1929 collasso economico
Riflesso frattale: anno 2010
Evento germinale: anno 1941 attacco a sorpresa Pearl Harbor
Riflesso frattale: anno 2001 attacco a sorpresa Torri Gemelle
Evento germinale: anno 2001 attacco a sorpresa Torri Gemelle
Riflesso frattale: anno 2010
Evento germinale: anno 1914 guerra mondiale
Riflesso frattale: anno 2011
Evento germinale: anno 1945 fine guerra mondiale
Riflesso frattale: anno 2010
Lo scienziato sottolinea più volte l’aspetto probabilistico che è parte integrante del nostro sistema corporeo ed universale, dimostrato oggi dalla fisica quantistica. Il fatto che si verifichino o meno determinate tragedie è la risultante della coscienza collettiva. Questa risultante fa a sua volta da evento germinale, esattamente come uno schema frattale temporale. Il bene riflette bene, il male riflette male.
La coscienza collettiva in questo sistema assume il fondamentale ruolo di ago della bilancia. Le profezie ci indicano che nel nostro periodo storico esistono due futuri possibili. 1000 anni di pace o la morte della nostra civiltà. La presenza dei molti ordigni in grado di cancellare ogni forma di vita sulla Terra unita alla criticità degli equilibri psicologici dovuti alle incertezze del cambio d’era ci presentano uno scenario, purtroppo, possibile. Le scelte dell’umanità diventano oggi quanto mai importanti.
Una breve pausa di mezzora permette a tutti noi di mangiare un piatto vegetariano in un vicino ristorante giapponese e di metabolizzare le molte informazioni dello scienziato.
Fractal Time – SECONDA PARTE
– I limiti della fisica, gli insegnamenti passati e presenti
La seconda parte della serata ha come tema “La Scienza dei Miracoli”. Attraverso le sue molte ricerche Gregg Braden ci presenta un essere umano ed una realtà scientifica diversa dalla comune interpretazione. “In questi messaggi è contenuta la grande speranza dell’umanità”.
Vengono presentati i limiti della fisica ed i falsi presupposti della scienza in cui tutto viene considerato separato e le emozioni ed i pensieri non hanno impatto sulla realtà. Oggi gli scienziati ci dicono esattamente il contrario. Ci dicono che dobbiamo pensare a noi stessi e di noi stessi in maniera diversa e che è possibile farlo attraverso l’analisi dei grandi pensatori del passato ed alla consapevolezza del nuovo paradigma quantistico.
La scienza contemporanea ha dimostrato che quello che è sempre stato considerato lo spazio vuoto dell’universo non esiste e che questo in realtà è formato da una ragnatela di filamenti energetici che permea e collega tutto. Una sequenza di diapositive mettono a confronto le immagini scattate dal telescopio Hubble (dove appare un universo separato) con quelle del telescopio Chandra (che dimostra la ragnatela energetica che unisce tutto). Questa ragnatela di collegamento universale oggi assume comunemente il nome di ologramma quantico, di campo universale, di matrice divina, di mente di Dio.
Vengono citati il libro “The Field” della giornalista Lynn McTaggert e i molti studi dello scienziato Max Planck.
“Tutto è connesso attraverso il campo. Dobbiamo capire il linguaggio per imparare a parlarci”.
Velocemente Gregg Braden sposta l’attenzione della sala sulla comprensione della connessione del campo. Attraverso chiari esempi, passando dal Vangelo di Tommaso, agli antichi testi nelle biblioteche di monasteri Induisti, dalle antiche filosofie e tradizioni Indigene alle nuove scoperte quantistiche lo scienziato esprime la sua chiave di interpretazione del linguaggio del campo.
Un’altra veloce sequenza di diapositive ricche di esperimenti permette allo scienziato di rafforzare le proprie teorie. Passano velocemente in rassegna articoli ed immagini sull’Effetto Placebo; dagli esperimenti del cardiologo L. Cobb degli anni 1990 negli Stati Uniti, fino a quelli di Fabrizio Benedetti dell’anno 2004 presso la Facoltà di Medicina di Torino. Lo scienziato sottolinea che l’effetto nocebo funziona esattamente al contrario. “Le malattie seguono le credenze”.
Ed ancora i Rotoli del Mar Morto che raccontano quanto il corpo dell’essere umano “puro” sia progettato per vivere centinaia di anni; i molti esempi di persone che vivendo in villaggi indigeni, nei cuori delle foreste e agli apici di montagne annoverano una media d’età decisamente superiore a quella “comune”.
– Le emozioni, la coerenza, il DNA
“Io non conosco nessuno di voi eppure posso dire di sapere molte cose di ognuno. Voi siete quelle persone considerate strane, quelle che parlano di cose strane. So anche che quando qualcuno ha veramente bisogno è da voi che viene”. E continua “conosco le difficoltà che si provano a vivere una vita orientata ad un nuovo pensiero, fuori dal sistema e contestualmente all’interno. Voi siete testimoni della fine ed operatori dell’inizio”.
Con queste frasi Gregg Braden inizia un percorso di responsabilizzazione.
Gli insegnamenti che lo scienziato ha in programma per noi partono con una serie di diapositive che documentano alcune guarigioni da malattie gravi attraverso la metodologia delle “credenze”.
“Le emozioni umane producono effetti che sfidano le leggi della fisica convenzionale”
Abbastanza semplicemente viene spiegato che il concetto credenze si basa sui sentimenti e sulle emozioni che proviamo. Ogni nostro sentire emette delle vibrazioni che inevitabilmente dialogano con il campo. Il segreto da capire è nel mantenere in armonia un determinato stato vibrazionale equilibrato tra cuore e mente. Lo scienziato si spinge oltre, inquadrando queste frequenze nell’unità di misura di 53 GHZ. Nel mantenimento di questa frequenza il nostro stato d’essere emette delle vibrazioni/onde in grado di interagire perfettamente con il campo e di trasmettere il bene. Possiamo riconoscere il fluire delle nostre emozioni che dall’emisfero destro del cervello arrivano fino al cuore.
In questo “stato” il nostro cuore si apre in un sentimento di calore, unione, amore universale. Queste emozioni emettono una grande energia in perfetta armonia con quella creatrice. Così si è in grado di interagire con il campo e con la matrice che forma tutta la realtà. Gregg Braden individua in questa frequenza di 53 GHZ il canale attraverso il quale l’essere umano diventa un partecipante attivo di rilievo nella creazione. Un susseguirsi di diapositive ci presenta i differenti stati di energia nel cervello man mano che ci avviciniamo alla frequenza creatrice. E’ stupefacente vedere quanto queste energie rispecchino la forma del TAO e quante similitudini ci siano con tutte le antiche filosofie.
Per chiarirci ulteriormente questa metodologia creatrice Gregg Braden presenta un famoso esperimento che dimostra il comportamento dei fotoni in rapporto al DNA. Nello specifico si fa riferimento all’esperimento che porta il nome di “Effetto fantasma del DNA in vitro”. Un esperimento molto importante fatto nel 1995 dai 2 biologi quantistici russi Vladimir Poponin e Peter Garaiev. Collocando dei campioni di DNA all’interno di un cilindro in uno stato di vuoto gli scienziati dimostrarono che le particelle contenute immediatamente assumono una posizione diversa dalla precedente rispecchiando le forma dei filamenti del DNA. Questo esperimento dimostra che l’energia scaturita dall’unione del DNA alle cellule (quindi l’uomo) influenza la materia e il mondo.
Si prosegue con l’illustrazione dell’esperimento di non località dimostrato al Quantum Theory of Motion, presso l’università di Cambridge nel 1993. Gli scienziati hanno dimostrato che cambiando “il modo in cui sentiamo” si modifica istantaneamente anche il nostro DNA. Attraverso emozioni positive il DNA si allunga ed esprime il potenziale migliore. Attraverso emozioni negative accade esattamente il contrario.
Le emozioni cambiano il DNA
Il DNA cambia la materia
Le emozioni cambiano il mondo
E’ bellissimo constatare quanto dopo quattro ore di convegno lo scienziato Gregg Braden sia ancora trasportato dall’entusiasmo nel condividere con noi queste sue importanti scoperte.
“Queste informazioni vanno adesso contestualizzate. Siamo alla fine di un ciclo storico. Abbiamo dimostrato che in questo particolare periodo si stanno concentrando molte energie, che il pianeta sta cambiando e che in noi stessi stanno avvenendo grandi cambiamenti.
Abbiamo visto quanto momenti come questo nel passato abbiano portato a guerre e distruzione. Il nostro impegno deve andare nella comprensione di queste informazioni, nella condivisione del bene, dell’amore, della compassione. Facciamo in modo che il nostro essere emetta buone onde e buona energia. L’umanità è a un punto critico; oggi, qui adesso, tutto è possibile. Possiamo cambiare il mondo, possiamo salvare l’umanità dall’autodistruzione. Abbiamo una grande responsabilità.”
“Le emozioni collettive hanno un forte impatto sulla Terra. Se riusciamo a mantenere il campo coerente, vinceremo la sfida in questo cambio d’era, tutto il pianeta ne trarrà grandi benefici. Il segreto è nel cuore, nel sentimento, nelle emozioni, in una parola “compassione” ”.
“Cosa scegliamo, l’amore o la paura? Focalizziamoci sul cuore e chiediamoci cosa stiamo scegliendo. Lo vedremo, ormai il palcoscenico è pronto, tutti gli attori sono in scena, la scelta è nostra.”
Con questa frese Gregg Braden termina il suo convegno.
Ma lo scienziato ha in serbo per noi ancora una cosa. Ci viene chiesto di lasciare ogni cosa, di porre al suolo i blocchi degli appunti e le macchine fotografiche. Sale sul palcoscenico Martha Reich, magicamente appaiono una chitarra ed un flauto.
Alla chitarra Martha e al flauto Gregg. L’invito è quello di chiudere gli occhi e farsi trasportare dalla musica. Così i due iniziano un meraviglioso canto armonico. E’ questo il giusto epilogo del convegno; le molte informazioni ed i molti messaggi che ognuno dei presenti ha ascoltato trovano attraverso questi canti melodiosi il giusto posto. Oltrepassando la mente razionale in totale armonia vanno posizionandosi nei più profondi stadi della nostra coscienza.
Attraverso questo speciale finale, che ci sentiamo di definire alchemico, Gregg Braden riesce nell’intento di oltrepassare qualsiasi giudizio cosciente arrivando così all’anima di ognuno di noi. I grandi concetti e le molte informazioni della serata non appartengono più alla mente, bensì alla coscienza; adesso sono pura esperienza e trovano la loro analisi a livello subconscio.
Tutti noi, chi prima chi poi, sentirà il fuoriuscire di questa esperienza. Siamo stati testimoni di una vera magia.
Finisce il canto, riapriamo gli occhi. Rimane adesso viva in ognuno la consapevolezza di aver vissuto un momento di una sacralità molto elevata. In sala si percepisce un campo stabile. Viviamo tutti collettivamente un “punto zero” di stato di coscienza.
Sono le 23, salutiamo con un veloce abbraccio Alvise e agli altri amici, fratelli in questa speciale avventura. Un veloce pensiero va già a marzo quando Gregg Braden tornerà in Italia. In quella occasione Marcolibrarsi sta già organizzando un seminario di due giorni con tema “La profonda Verità e la saggezza delle tradizioni”. Avremo certamente l’occasione di riparlarne e di presentare ai lettori questa nuova iniziativa.
Con il cuore e con gli occhi salutiamo Gregg Braden, meraviglioso protagonista di questo cambio d’era. Possiamo dire di aver conosciuto un Gregg Braden leggermente cambiato negli anni. Molto spesso abbiamo percepito una sensazione di ultimatum nelle sue parole.