L'obiettivo di una comunicazione con il mondo dei defunti ha visto l'impiego di mezzi e tecniche appropriate a ogni epoca, a partire dagli antichi sciamani fino all'introduzione nell'Ottocento della pratica delle sedute medianiche. Seguendo il progressivo sviluppo delle conoscenze tecniche, anche la medianità si è evoluta fino a includere, in tempi recenti, l'impiego di strumenti elettronici nei tentativi di comunicazione con l'aldilà.
A partire dal 1959 lo svedese Friedrich Jürgenson ha riferito come in circostanze fortuite, registrando il canto degli uccelli, egli avrebbe individuato sul nastro alcune voci di persone non presenti al momento della registrazione. Dopo varie sperimentazioni, Jürgenson ha infine ritenuto di poterne attribuire la causa all'intervento diretto da parte di entità ultraterrene, pubblicando nel 1967 il libro “Radiofonia con i defunti” e dando così origine alla pratica che prende il nome di psicofonia (o metafonia).
La possibilità di disporre di un ipotetico nuovo canale di comunicazione con l'aldilà ha provocato un'ampia diffusione della psicofonia, al punto che oggi il fenomeno viene descritto come genuino dall'editoria specializzata nel paranormale ( informazioni estratte da: http://www.radioamateur.it/public/blog/metafonia/entries.php ).
Il fenomeno delle “voci elettroniche” (o EVP, Electronic Voice Phenomenon), conosciuto, quindi, anche col nome di psicofonia o metafonia o transcomunicazione strumentale, riguarda la manifestazione di voci (a volte anche immagini) di origine apparentemente non umana in registrazioni, ricezioni o amplificazioni tramite strumentazione elettronica.
La tipologia più conosciuta di questo fenomeno è rappresentata dalla memorizzazione anomala di voci (di solito poco chiare), attribuite a spiriti, su un nastro magnetico, oppure la loro ricezione tramite una radio, una televisione o persino su un computer o un telefono. Le tecniche psicofoniche si differenziano in base al metodo impiegato.
Prima di entrare nella vera e propria storia del fenomeno diciamo subito che questo genere di fenomeni necessariamente dei tempi moderni ha avuto una sua preistoria dove figurano due personaggi di spicco del campo della tecnologia e insospettabili dal punto di vista della ciarlateneria interessata: si tratta di Guglielmo Marconi e Thomas Edison.
Una curiosità poco nota ma tuttavia significativa è legata all'inventore della radio. Marconi fin dall'inizio dei suoi primi esperimenti di rice-trasmissione aveva notato delle strane interferenze inesplicabili poiché si trattava di voci di origine sconosciuta, tuttavia pur registrando il fenomeno non volle approfondirlo ulteriormente e si accontentò semplicemente di perfezionare il funzionamento della sua invenzione.
Alcuni commentatori del fenomeno delle voci elettroniche detta anche “metafonia” o “transcomunicazione strumentale” ritengono quindi che il primo ad avere aperto questo campo di studi sia stato inconsapevolmente proprio l'inventore della radio. Inoltre aggiungiamo per “dovere di cronaca” che, stando ad alcune dichiarazioni della moglie dell'inventore della radio, sembrerebbe che comunque lo scienziato si era posto in qualche maniera il quesito se questo nuovo genere di onde potessero veicolare anche comunicazioni tra il nostro mondo con altri mondi come quello dei defunti.
Per quanto riguarda Thomas Edison, invece, nel 1941 è stato ritrovato un disegno del grande inventore attinente ad un suo progetto. Si tratterebbe del progetto, la cui origine risale al 1921, di costruzione di una macchina atta a comunicare con i trapassati. Come è noto infatti Edison era sinceramente interessato a questo genere di questioni sulla vita dopo la morte e aveva concezioni al riguardo non di natura soprannaturale bensì anche su questi argomenti ragionava nei termini della scienza fisica senza disdegnare comunque di occuparsi con interesse di un fenomeno che in quel periodo storico soprattutto in America era diventato quasi una moda, quello delle sedute spiritiche.
Nella storia recente del fenomeno ricordiamo tra i più conosciuti “contattisti” via onde elettromagnetiche, sopratutto in Italia, Marcello Bacci ( http://www.marcellobacci.it/ ) ; le sue sedute di psicofonia sono state monitorate e scrupolosamente analizzate, perquisendo tutte le sue apparecchiature, senza trovarvi alcuna traccia di frode o inganno.
Caratteristiche delle voci
Le voci, femminili o maschili, presentano delle caratteristiche interessanti: a volte risulterebbero afone, mentre in altri casi sarebbero più simili ad una normale voce umana. Alcune sarebbero caratterizzate da un suono articolato in maniera molto rapida, appena percepibile, tanto che talvolta è necessario ricorrere ad un rallentamento della velocità di riascolto per capire il significato di quanto dicono. Alcune voci inoltre presenterebbero una cadenza cantilenante, altre anomalie nella fonetica e nella cadenza che risulta irregolare. Spesso risulterebbero perfettamente udibili, mentre in altri casi sarebbero meno intelligibili e di difficile interpretazione.
Un'altra caratteristica di queste voci è il poliglottismo, ovvero la capacità di passare da una lingua ad un'altra nello stesso contesto, durante una stessa frase.
Talvolta quindi la riproduzione viene manipolata per rendere la comunicazione più intellegibile (ad esempio modificando la velocità o applicando filtri acustici), oppure vengono estrapolate solo le parti della comunicazione ritenute più significative.
Possibili spiegazioni del fenomeno
Ci sono dubbi su come spiegare o interpretare il fenomeno, ed anche sulla stessa genuinità dei casi riportati.
Il fenomeno assume particolare rilevanza scientifica poiché, diversamente da altre manifestazioni di parapsicologia, a detta delle persone stesse che riescono a registrare questi nastri, il fatto non dipende da poteri paranormali delle singole persone, ma da una tecnica riproducible da chiunque.
I sostenitori dello spiritismo sostengono che si instaura un meccanismo di contatto tra due diversi stati dell'essere, ovvero tra due dimensioni separate: l'entità vivente (uomo) da un lato e quella disincarnata (spirito) dall'altra. Queste entità si manifesterebbero direttamente incidendo la loro voce su un supporto magnetico o digitale usato per la registrazione, oppure attraverso l'ausilio di una radio sintonizzata generalmente sulle onde corte SW (Short Wave).
In caso di registrazione le voci sarebbero udibili solo durante la fase di riascolto, e mai al momento del loro intervento, mentre nel caso di manifestazione tramite radio verrebbero udite direttamente, come se si ascoltasse, appunto, una normale stazione radio.
Secondo molti ricercatori, invece, si tratta solo di una interpretazione soggettiva di segnali acustici casuali dovuti alle comuni interferenze elettromagnetiche o ad altre fonti di suono. Il fatto che qualcuno le possa interpretare come “voci” sarebbe solo frutto del desiderio e della fantasia di chi si mette in ascolto: almeno in alcuni casi il riconoscimento di una voce poco intellegibile all'interno di un rumore sarebbe quindi un semplice artefatto della percezione umana, che tende a riconoscere elementi familiari anche in situazioni casuali (come nel fenomeno noto in psicologia come déjà vu).
In altri casi, specie quelli in cui la ricezione si avvale di una radio, si può ben supporre la ricezione di segnali di interferenza da comunicazioni umane (es. ripetitori radio, apparecchi telefonici).
I sostenitori della reale esistenza delle voci fanno notare tuttavia che non può sempre e solo trattarsi di interferenze, in quanto il fenomeno si verifica ugualmente anche se gli esperimenti vengono condotti sotto una gabbia di Faraday ( http://it.wikipedia.org/wiki/Gabbia_di_Faraday ). Essi affermano inoltre che numerosi programmi per l'analisi fonetica (tra cui il valido Praat) permettono di distinguere in modo oggettivo una voce umana da una paranormale, fornendo una prova della reale esistenza del fenomeno. Se l'interferenza riguarda onde di stazioni radio non è improbabile registrare parole sensate e non rumori casuali. Tuttavia, è improbabile avere da diversi canali la stessa intonazione del messaggio.
Altre ipotesi sono la manipolazione autosuggestiva da parte dello sperimentatore della strumentazione di cui si avvale, o l'esistenza indipendente di forme di consapevolezza non umana ma mediabili elettronicamente (non necessariamente ultraterrene).
È tuttavia opportuno evidenziare che le gabbie di Faraday schermano dal rumore elettromagnetico, non dal rumore acustico, e che interferenze naturali posso provenire tanto dall'esterno quanto dall'interno dell'apparecchio utilizzato per la registrazione.
Va anche aggiunto che i programmi informatici, se sono in grado di distinguere una voce umana normale da ogni altro genere di suoni, o dal rumore bianco, non possono certo indicare la provenienza di questi ultimi, né identificarli come provenienti dagli spiriti. Sono inoltre algoritmi ancora molto poco affidabili.
Informazioni tratte da : http://it.wikipedia.org/wiki/Fenomeno_delle_voci_elettroniche
DESCRIZIONE DI QUELLO CHE SERVE PER COMUNICARE.
1- UNA RADIO CHE RICEVA SULLE ONDE CORTE, CHE COME SIMBOLO PORTA LA SIGLA SW IN PIU’ DEGLI ALTRI SIMBOLI CHE SONO—FM CHE STA’ PER MODULAZIONE DI FREQUENZA—MW CHE STA’ PER ONDE MEDIE.
2- UN REGISTRATORE DA TAVOLO, CHE ABBIA QUESTI REQUISITI IN PIU’ DI UN NORMALE REGISTRATORE:
– UN CONTAGIRI.
– UN TASTO CHE PORTI SCRITTO REW.REVIEW. MOLTO IMPORTANTE, ANZI NECESSARIO, ED UN EVENTUALE TASTO PER RALLENTARE O AUMENTARE LA VELOCITA’ DI QUELLO CHE SI SENTE.
PER CHI INIZIA E’ CONSIGLIABILE CHE IL PRIMO PERIODO REGISTRI SOLO CON IL REGISTRATORE SENZA RADIO, CERCANDO DI CAPTARE LE PAROLE CHE SI FORMANO SULL’AMBIENTE (IN QUESTO MODO SI ALLENA L’ORECCHIO A PERCEPIRE ANCHE LE PAROLE DI TONO BASSO).
REGISTRARE IN UN AMBIENTE NORMALE CHE ABBIA I RUMORI AMBIENTALI.
PER LE REGISTRAZIONI CON IL SOLO REGISTRATORE SI PROCEDE IN QUESTO MODO:
SI INSERISCE UNA CASSETTA, SI SCHIACCIA IL TASTO REC. E PLAY E IL REGISTRATORE ENTRA IN FUNZIONE.
E’ CONSIGLIABILE PARLARE RIVOLGENDO LORO DELLE DOMANDE, QUESTO FATTO E’ UTILE ANCHE SE NON NECESSARIO, IN QUANTO IL PARLARE OLTRE A DARE UN SUPPORTO VIBRAZIONALE ,SPOSTA LA NOSTRA ATTENZIONE SU QUELLO CHE STIAMO FACENDO, E IN QUESTO MODO SIAMO IN SINTONIA CON LORO CHE STANNO CERCANDO DI COMUNICARE (LE NOSTRE PAROLE POSSONO ESSERE COMUNQUE DA SUPPORTO PER EVENTUALI MODIFICHE IN QUANTO POSSONO USARE IL RESIDUO DELLA VIBRAZIONE DELLA NOSTRA VOCE PER DARE LA LORO RISPOSTA).
SI POTRA’ RISCONTRARE COSI’ CHE LA RISPOSTA ARRIVERA’ IMMEDIATAMENTE ATTACCATA ALLA NOSTRA ULTIMA PAROLA OPPURE VERRA’ INCISA , IN MODO AFONO E SUSSURRATO SOTTO LA NOSTRA DOMANDA.
PUO’ SEMBRARE DIFFICILE MA CON UN PO’ DI ALLENAMENTO LE PAROLE SI PERCEPIRANNO SUBITO, IN QUANTO HANNO UNA CARATTERISTICA PARTICOLARE.
NON CI SI DEVONO ASPETTARE RISPOSTE LUNGHE, DI SOLITO SI FORMANO SOLO POCHE PAROLE.
E' NECESSARIO FARE DEGLI INTERVENTI PARLATI INTERVALLATI DA DELLE PAUSE DI SILENZIO E
PARLARE IN MODO CHIARO E NON TROPPO VELOCE.
LA REGISTRAZIONE NON DEVE ESSERE TROPPO LUNGA IN QUANTO LA FASE DEL RIASCOLTO PORTA VIA PARECCHIO TEMPO, 10.- 15 MINUTI POSSONO ESSERE SUFFICIENTI.
PASSIAMO ORA HA COME SI DEVE PROCEDERE PER ASCOLTARE.
RIAVVOLGERE IL NASTRO.
PORTARE IL CONTAGIRI A ZERO.
MUNIRSI DI UN QUADERNO E DI UNA PENNA.
SUL QUADERNO SCRIVERE DATA E ORA DELLA REGISTRAZIONE E IN SINTESI LA DOMANDA CHE SI E’ POSTA.
SI SCHIACCIA IL TESTO PLAY E SI PASSA AL RIASCOLTO, SCHIACCIARE IL TASTO REW PIU’ VOLTE NELLO STESSO GIRO IN MODO CHE NESSUNA PAROLA FORMATASI POSSA PASSARE INOSSERVATA.
SE SI PENSA DI AVER INDIVIDUATO UNA PAROLA, SI SCRIVE SUL QUADERNO IL NUMERO DEI GIRI IN CUI SI E’ SENTITA E QUELLO CHE SECONDO VOI HANNO DETTO, (CON IL TEMPO RIUSCIRETE AD AFFINARE IL VOSTRO UDITO E LE COSE MIGLIORERANNO, QUINDI SE LA PAROLA NON RIUSCITE A CAPIRLA, MA VI SEMBRA CHE CI SIA, SEGNATE IL NUMERO DEL GIRO E LA RIASCOLTERETE IL GIORNO DOPO).
NON BISOGNA FISSARSI TROPPO SU UNA STESSA PAROLA O FRASE.
QUELLO CHE VI SEMBRERA’ SUFFICIENTEMENTE CHIARO PER VOI LO TENETE ALTRIMENTI LO LASCIATE PERDERE PRIMA DI PASSARE AD UN’ALTRA REGISTRAZIONE CONSIGLIO DI PORTARE IL NASTRO A ZERO, AZZERARE IL CONTAGIRI E NASCONDENDO CON UN FOGLIO LE PAROLE SCRITTE, RIASCOLTARE QUELLO CHE SI E’ SENTITO LA VOLTA PRECEDENTE.
SE LE PAROLE CHE SENTITE SONO LE STESSE, POTETE ESSERE CERTI CHE QUELLE SONO ESATTE, E RESTERANNO INALTERATE NEL TEMPO.
QUESTO SISTEMA PERMETTE INOLTRE DI CORREGGERE IL NUMERO DEI GIRI, IN QUANTO USANDO SPESSO IL TASTO REW QUESTI VENGONO SFALSATI, DI SOLITO DI UNO O DUE GIRI IN PIU’.
SE VOLETE FAR ASCOLTARE A QUALCUNO QUELLO CHE AVETE RICEVUTO NON ABBIATE LA PRETESA CHE GLI ALTRI SENTANO SENZA CHE VOI DICIATE LORO QUELLO CHE E’ INCISO, (E’ GIA’ MOLTO CHE L’ALTRA PERSONA SENTA QUELLO CHE AVETE SENTITO VOI).
CONSIGLIO DI SPERIMENTARE IN QUESTO MODO PER UN PAIO DI MESI, NON ABBIATE FRETTA AD ACCOSTARVI ALLE REGISTRAZIONI CON LA RADIO, IN QUANTO AVETE BISOGNO DI SVILUPPARE BENE L’UDITO PER ESSERE PRONTI A SENTIRE QUELLO CHE GIUNGERA’ CON LA RADIO, CHE E’ PIU’ DIFFICILE DA INDIVIDUARE, ANCHE SE QUELLO CHE SI RICEVE PER RADIO E’ PIU’ NITIDO.
REGISTRARE ALLA STESSA ORA E A GIORNI STABILITI PUO’ ESSERE DI AIUTO A VOI IN QUANTO SAPENDO DI AVERE UN APPUNTAMENTO CON I VOSTRI CARI, CREATE UN’ATTESA CHE PUO’ AIUTARVI AD ESSERE PIU’ RECETTIVI AL CONTATTO.
CONCENTRARSI SU QUELLO CHE SI FA, CI PONE IN UN STATO ALTERATO DI COSCIENZA, ED E’ QUESTO CHE CREA IL PONTE.
NON SEMPRE SI RICEVE, QUESTO E’ BENE SAPERLO ED ACCETTARLO SUBITO, NORMALMENTE SE NON SI RICEVE NEL TEMPO CHE DI SOLITO PENSATE DI DEDICARE A QUESTA SPERIMENTAZIONE, NON VALE LA PENA DI INSISTERE E SI PASSA AD UN ALTRO GIORNO.
REGISTRAZIONE CON LA RADIO.
ACCENDERE LA RADIO, SELEZIONARE IL TASTO CHE VI PERMETTE DI SENTIRE LE ONDE CORTE.- SW.-
ACCESA LA RADIO, PORTARE L’ASTA DI SINTONIA SUI NUMERI PIU’ BASSI, , ABBASSARE UN POCO IL VOLUME, ACCENDERE IL REGISTRATORE, DIRE DATA E ORA E PARLARE CON I VOSTRI CARI PONENDO LA VOSTRA DOMANDA OPPURE DANDO A LORO LA SCELTA DI DIRVI QUELLO CHE E’ PIU’ IMPORTANTE PER VOI IN QUEL MOMENTO.
FINITO DI PARLARE, ALZARE UN POCO IL VOLUME DELLA RADIO E SPOSTARSI CON L’ASTA VERSO LA STAZIONE PIU’ VICINA.
QUESTO MOVIMENTO DI SPOSTARE L’ASTA DELLA SINTONIA DEVE ESSERE MOLTO LENTO IN QUANTO ALCUNE PAROLE POSSONO FORMARSI ANCHE IN QUELLE STAZIONI CHE VOI PENSATE SIANO VUOTE, APPENA PERCEPITE UNA STAZIONE CHE SIA STRANIERA, SULLE ONDE CORTE SONO QUASI TUTTE STRANIERE, POSIZIONATE L’ASTA LEGGERMENTE IN DIFETTO, IN MODO DI NON SENTIRE LA STAZIONE TROPPO NITIDA.
E’ SUFFICIENTE STARE APPENA PRIMA O DOPO LA STAZIONE STESSA.
NON SI DEVE REGISTRARE SU UNA STAZIONE TROPPO NITIDA PERCHE’ I VOSTRI CARI PER MODIFICARE LE PAROLE, SI SERVONO DELLA STAZIONE APPENA VICINA A QUELLA IN CUI STATE REGISTRANDO E SE LA STAZIONE CHE RICEVETE E’ TROPPO NITIDA, LE LORO VIBRAZIONI NON SONO SUFFICIENTI E VENGONO DISTRUTTE.
SOFFERMARSI SU QUESTA STAZIONE IL TEMPO NECESSARIO CHE LORO POSSANO DARE UNA RISPOSTA NON TROPPO LUNGA.
( Estratto dall’ articolo “DESCRIZIONE DI QUELLO CHE SERVE PER COMUNICARE” scritto da: Nella per http://digilander.libero.it/nellaale ) ; Tratto da fonte : http://www.cosenascoste.com/metafonia/index.php