Secondo il Corano, in tutto lāuniverso esistono altre creature la cui vita non si basa sul carbonio o sullāacqua: sono fatte invece di forme di energia.
Possiamo chiamarle esseri intraterrestri, percheĢ secondo il Corano sono presenti fra di noi, invisibili.
Questi intraterrestri sono di diversi tipi. Ci sono i jinn, che nel Corano sono indicati come fatti di una āfiamma senza fumoā (marijin)[1]: Ā la parola jinn deriva da janna che significa ācolui [o cioĢ] che eĢ nascostoā[2]. Ā Ci sono anche gli angeli. La parola che significa āangeliā in arabo eĢ malaaikah, che si puoĢ considerare derivata dalla radice malk ovvero āforzeā: in questo caso, entitaĢ che agiscono come forze ma sono degli āincaricatiā, coscienti e dotati di poteri, infatti sono coloro che seguono i comandamenti di Dio al 100 per cento[3] e con pari efficienzaĀ e non possono commettere errori di alcun tipo.
Gli angeli sono in grado di spostarsi a grandi velocitaĢ[4] e di cambiare forma[5]. Il profeta Maometto disse che gli angeli nascono dalla luce (nur)[6]. Esistono molte classi di angeli. Jibreel,Ā o Gabriele, eĢ descritto come unāentitaĢ potente[7] che porta agli uomini la rivelazione, sebbene nel Corano non venga mai citato esplicitamente come uno degli angeli ma eĢ lāunico indicato con la parola al-Ruh, solitamente tradotta con ālo Spiritoā, ed eĢ accompagnato da angeli[8]. Gli angeli non hanno ali come quelle degli uccelliĀ ā questo eĢ un retaggio del pensiero medievale ā ma il Corano nomina quelle che sono solitamente concepite come ali (ajniha); tuttavia il significato della radice della parola eĢ āfiancoā, dallāarabo janaha, e il Corano dice che possiedono piuĢ fianchi [9]. In altre parole, cioĢ implica che gli angeli sono in grado di impartire una forza bidirezionale, usando i loro āfianchiā, per percorrereĀ lunghe distanze che possono essere uguali o maggiori della velocitaĢ della luce nel vuoto [10].
Ci riescono usando la volontaĢ, cosiĢ come noi usiamo la nostra volontaĢ per far muovere i nostri arti e camminare. Invece i jinn, diversamente dagli angeli, possiedono il ālibero arbitrioā come gli uomini, nel senso che possono scegliere se seguire le leggi di Dio o disobbedirvi. In altre parole, come gli uomini, alcuni ubbidiscono a Dio e altri si ribellano. Iblees (ShaytaanĀ o Satana) eĢ uno dei jinnĀ [11] e diventoĢ uno dei ribelli [12] rifiutando di prostrarsi ad Adamo, come aveva comandato Dio. Iblees esiste ancora e Dio gli ha concesso di attirare le persone sulla cattiva strada per metterle alla prova, strutturando una legge morale che crea una situazione in cui solo coloro che credono e seguono le leggi di Dio saranno salvi e al sicuro da tentazioni nocive[13].
In altre parole, eĢ davvero il maligno fra i jinn che cerca di indurre gli uomini a contravvenire alle leggi di Dio, ma solo coloro che cedono ostinatamente alle tentazioni sbagliate sono condotti su questa strada[14]. FraĀ i jinn ce ne sono alcuni che hanno la capacitaĢ di spostarsi e trasportare oggetti molto rapidamente[15]. Come gli uomini, hanno molteĀ capacitaĢ e limiti e non sono onniscienti. Per esempio, alcuni di quelli malvagi erano stati imprigionati dal profeta Salomone e costretti a lavorare per lui per un lungo periodo. Addirittura questi non si erano accorti che Salomone era morto mentre sedeva sul trono fincheĢ una creatura āinferioreā sul pavimento non mangioĢ il bastone sul quale era appoggiato facendolo cadere improvvisamente a terra[16].
Il supremo consesso celeste
Oltre ai jinn e agli angeli, esistono anche altre creature che hanno possibilitaĢ di scelta ma non sono neĢ jinn neĢ angeli. Il Corano ne fa allusione in due passaggi: āNon potranno origliare il supremo consesso [almala-i al-aAAla] percheĢ saranno bersagliati da ogni latoā[17] e āNon avevo nessuna conoscenza della discussione del supremo consessoā[18]. Si noti che la discussione del supremo consesso fa capire che non si tratta di angeli ma di entitaĢ con ālibero arbitrioā e con diverse opinioni. Ragionano e dibattono riguardo alle situazioni di altre creature dellāuniversoĀ e ai piani di Dio, e in questo modo si scambiano le loro opinioni individuali in modo costruttivo. Questo tipo di dialettica non eĢ assolutamente caratteristica degli angeli, neppure di quelli di piuĢ alto rango.
Inoltre, queste entitaĢ sono fra quelleĀ a cui si fa riferimento in 17:70, citate nella prima parte riguardo agli extraterrestri. In altre parole, sono fra le creature predilette rispetto ai figli di Adamo, in termini di privilegi che sono stati loro conferiti. Queste entitaĢ sono potenti creature āaltamente spiritualiā, appartenenti a quella tipologia fatta di eteree particelle āmicrobitā, che sono vicine a Dio e lo glorificano: probabilmente sono impegnate in attivitaĢ importanti di cui noi non siamo al corrente. Il Corano non dice altro riguardo a queste entitaĢ, tanto che la maggior parte dei musulmani non sa neppure della possibilitaĢ della loro esistenza.
Non si puoĢ dire molto di piuĢ su di loro, se non che conversano direttamente con Dio riguardo a temi elevati, poicheĢ essendo il supremo consesso, a rigor di logica, non dovrebbe esserci barriera per una simile comunicazione. In altre parole, il supremo consesso celeste non ha bisogno dellāintermediazione degli arcangeli (come Gabriele) per avere un dialogo con Dio.
I poltergeist non esistono?
I musulmani suppongono che i non-musulmani che hanno esperienze di poltergeist siano in realtaĢ vittime dellāinganno di malvagi jinn, poicheĢ secondo il Corano i fantasmi non esistono. Quando una persona muore, non puoĢ tornare indietro a causa del barzakh[19], la barriera fra i vivi e i morti, fra la vita terrena e lāaldilaĢ.
Una nuova fisica unificata potrebbe spiegare gli intraterrestri?
EĢ possibile che queste creature intraterrestri esistano secondo le leggi della fisica? E se siĢ, di cosa sarebbero fatte? Ecco un breve sunto di uno studio approfondito riguardo a questi concetti coranici condotto da me e M. Muslim con interviste aneddotiche, analisi del Corano e degli Hadith (insegnamenti e aforismi del profeta Maometto) e veri e propri āesperimenti sul campoā. Secondo la nuova concezione unificata della fisica che abbiamo sviluppato, esiste solo lo spazio assoluto con particelle, da cui viene formata ogni cosa[20]. Tutte le particelle, la materiaĀ e lāenergia sono composte dalla piuĢ piccola particella indivisibile chiamata microbit. Dunque, ogni cosa nonĀ eĢ altro che un raggruppamento strutturato di microbit, e lāenergia eĢ definita come lo sforzo necessario a spostare i microbit.
PoicheĢ tutto eĢ fatto di microbit, in tal senso tutto eĢ una forma di energia, e gli esseri umani sono lo spettro piuĢ lento di questa energia (e dunque materia). In questa concezione, le particelle come quark, elettroni e fotoni sono scomponibiliĀ e fatte di raggruppamenti piuĢ piccoli di microbit: non sono particelle elementari. I jinn e gli angeli sono formati da queste particelle piuĢ piccole. Il corpo basato su acqua e carbonio mantiene la sua coesione grazie a un equilibrio fra forze e sincronizzazione dato dalla segnalazione di fotoni ed elettroni, eccetera. Anche il corpo basato sul carbonio eĢ fatto di microbit, ma in raggruppamenti piuĢ grandi e piuĢ densi sotto forma di atomi, molecole, DNA, eccetera. In modo analogo, anche gli intraterrestri sono fatti di microbit, ma sono organizzati diversamente.
La prova si trova nel Corano e negli Hadith. Quando il Profeta disse che gli angeli sono fatti di luce, cioĢ che intendeva era che sono fatti di particelle impercettibilmente piccole, piuĢ piccole dei fotoni, poicheĢ la parola ādaā (min in arabo) puoĢ indicare un estratto di qualcosa (come, ad esempio, nel caso dellāembriologia): āCreammo lāuomo da una nutfatin amshajinā[21]. Si fa riferimento alle cellule del liquido seminale, ovvero un estratto di qualcosa di piuĢ grande. In altre parole, cioĢ che eĢ estratto fa parte di un intero piuĢ grande. Come notato in precedenza, i jinn sono fatti di una āfiamma senza fumoā, secondo il Corano[22]. Generalmente non possiamo vedere i jinn e gli angeli percheĢ la nostra vista usa i fotoni, e lāelaborazione visiva non puoĢ avvenire per via del modo in cui i fotoni interagiscono con le particelle che formano queste entitaĢ.
Gli intraterrestri possono aumentare la propria opacitaĢ addensando i microbit per formare una sorta di guscio superficiale esterno, e cosiĢ si āmanifestanoā come avvenne con il profeta Lot[23] e le altre persone presenti che non erano profeti, e a quel punto eĢ possibile vederli nella particolare forma in cui scelgono di apparire. Proprio percheĢ i jinn sono fatti di particelle piuĢ piccole e meno dense, essi sono in grado di vedere noi ma noi non possiamo vedere loro[24]. Il Surah:ayah 24:45 del Corano dice che ogni dabbat eĢ creato dallāacqua. In altre parole, tutte le creature basate sul carbonio sono in effetti create dallāacqua. La citazione parallela in 21:30, che dice che tutti gli esseri viventi sono creati dallāacqua, si riferisce solo alle entitaĢ visibili da coloro che negano la veritaĢ del Big Bang e di Dio. Ovvero, 21:30 si riferisce solo alle creature basate sul carbonio come specificato in 24:45, sebbene 21:30 includa anche le piante.
Dunque, 21:30 esclude gli intraterrestri, poicheĢ gli angeliĀ e i jinn non sono fatti di acqua ma sono comunque esseri viventi. Si noti tuttavia che questi intraterrestri non possiedono organi interni come noi, e che diversamente dai jinn gli angeli non mangiano alimenti come noi[25]. Creare una manifestazione per la vista umana genererebbe unaĀ riorganizzazione temporanea della loro struttura senza gli organi interni che gli umani hanno per scomporre il cibo, eccetera. Gli angeli hanno il compito di accompagnare la coscienza degli esseri umani dopo la morte terrena[26], di comunicare la pace alla psiche degli uomini di alta moralitaĢ[27] e in circostanze speciali persino di comunicare con persone che non sono profeti, come Maria, la madre di GesuĢ[28]. Tuttavia, la porta delle rivelazioni attraverso le scritture siĀ eĢ chiusa con Maometto, lāultimo Profeta[29]
Extra – intraterrestri
I jinn possono viaggiare nello spazio oltre la Terra[30]. Anche gli angeli svolgono le loro ricognizioni in tutto lāuniverso[31] senza limitarsi alla Terra. Inoltre, secondo il Corano, il destino delle creature basate sul carbonio eĢ legato agli intraterrestri, nel senso che quelli malvagi sono inclini a interagire con gli umani sussurrando cattivi consigli nella loro mente, allāinsaputa degli uomini, o comunicando apertamente con loro quando gli uomini sono in grado di percepirli. Considerando lāuniformitaĢ dei processi elementari e il piano di Dio, si potrebbe dedurre con sicurezza che gli intraterrestri probabilmente sono presenti anche su altri pianeti analoghi alla Terra abitati da extraterrestri basati su carbonio.
Dunque, con un termine un poā cervellotico, si potrebbero definire extraintraterrestri! Dalla prospettiva coranica possiamo vedere chiaramente che fra le forme di vita esiste un grado di diversitaĢ molto maggiore di quanto vorrebbero dimostrare o farci accettare una fisica disunita o limitati metodi sperimentali di laboratorio. Negli ultimi 50 anni circa abbiamo cercato gli extraterrestri fuori dalla Terra, su astri lontani, ma ci siamo dimenticati della possibilitaĢ che delle forme di vita piuĢ impalpabili potrebbero realmente coesistere con noi. Noi umani dobbiamo espandere la nostra visione periferica e pensare di includere queste stupefacenti possibilitaĢ scientifico-spirituali se vogliamo davvero crescere e liberarci di una visione troppo antropocentricaĀ e distorta delle sfere della realtaĢ che ha creato una dicotomia artificiale fra le esperienze āscientificheā e āreligioseā.
note
[1]. Corano 15:27, 55:15; 7:12; 38:76. Nel Corano ĆØĀ dedicato un intero capitolo, la Surah 72, alla naturaĀ dei jinn (il singolare ĆØ jinni).
[2]. Asad, Muhammad, The Message of the Corano,Ā Dar al-Andalus, Gibilterra, 1980, appendice 3, p. 994
[3]. Corano 19:64
[4]. Corano 70:4
[5]. Corano 15:61
[6]. Hadith of Sahih Muslim, vol. 4, n. 7134, p. 1540
[7]. Corano 66:4, 97:4, 78:38, 16:2
[8]. Corano 78:38
[9]. Corano 35:1
[10]. Corano 70:4
[11]. Corano 18:50
[12]. Corano 2:34, 7:12
[13]. Corano 38:79-85
[14]. Corano 72:6
[15]. Corano 27:39
[16]. Corano 34:14
[17]. Corano 37:8
[18]. Corano 38:69
[19]. Corano 23:100
[20]. Muslim, M. e Nadeem Haque, From Microbits toĀ Everything: A New Unified View of Physics and Cosmology ā Volume 1: The Cosmological Implications,Ā Optagon Publications Ltd, Toronto, 2001, secondaĀ edizione riveduta 2010, http://tinyurl.com/pqggxud;Ā cfr. anche articolo
[21]. Corano 76:2
[22]. Lāipotesi (di N. Haque), analizzando le paroleĀ marijin, āfiamma di un fuoco senza fumoā, in 55:15,Ā e min nari l-samumi, āfuoco di un vento brucianteā,Ā in 15:27, dove si indica anche che lāorigine dei jinnĀ ĆØ precedente a quella dellāuomo, ĆØ che i jinn furonoĀ creati dalle reazioni dinamiche che avvengono nelĀ plasma intensamente caldo.
[23]. Corano 11:77-81
[24]. Corano 7:27
[25]. Corano 11:69-70
[26]. Varie fonti, fra cui Corano 16:28 e 16:32
[27]. Corano 40:31
[28]. Corano 3:42 e 3:45
[29]. Corano 33:40
[30]. Corano 55:33
[31]. Corano 16:49 e 53:26
Nadeem Haque eĢ ricercatore e autore di vari libri di saggistica e di narrativa filosofica, oltre che di numerosi articoli che trattano vari temi ai confini della conoscenza: la coscienza, le basi dellāevoluzione, lāunificazione della fisica, la storia e filosofia della scienza, lāambientalismo, i diritti degli animaliĀ e la storia umana. Il suo obiettivo primario eĢ dimostrare lāunitarietaĢ fra āscienzaā e āreligioneā, tema fra i piuĢ importanti che deve affrontare lāumanitaĢ di oggi. Nadeem Haque eĢ nipote dellāinnovativo studioso islamista al-Hafiz B. A. Masri, che scrisse il libro Animals in Islam e varie altre opere. Risiede in Canada, dove si occupa di ingegneria civile. EĢ anche direttore dellāInstitute of Higher Reasoning. Nadeem Haque puoĢ essere contattato allāindirizzo nhaque@mail.com.
Zeshan Shahbaz vive in Canada ed eĢ capo-ricercatore presso lāInstitute of Higher Reasoning. Si interessa e scrive saggi su religione, filosofia, diritti umani e temi sociopolitici. PuoĢ essere contattato allāindirizzo zshahbaz@mail.com.
Riferimento
Omar, Abdul Mannan, Dictionary of The Holy Qurāan: Classical Arabic Dictionaries Combined, NOOR Foundation-International Inc., Hockessin, DE, USA, novembre 2006
EstrattoĀ dal magazineĀ Nexus nr.118