La neve ha pure un'origine biologica .
Innocui per l'uomo, non per le piante: i cristalli si formano intorno a loro.
La prossima volta che vi troverete sotto una fitta nevicata alzate la testa, stanno fioccando batteri. Non preoccupatevi però, non vi infetteranno. Godetevi la meraviglia di quei cristalli esagonali tutti diversi gli uni dagli altri pensando che in fondo nella loro parte più nascosta c'è persino la vita. Potrebbero essere batteri finiti in alto nelle nuvole e proprio per merito loro si sono formati i cristalli di ghiaccio al centro dei fiocchi che ora vi imbiancano.
Il sospetto da cui ha preso il via la nuova ricerca che ha messo in luce come una larga porzione delle particelle di ghiaccio dell'atmosfera si formino intorno a «nuclei di congelamento» costituiti da batteri, è sorto molti anni fa tra le nevi del Montana, negli Stati Uniti. Verso la fine della scorsa stagione invernale è però venuta la conferma scientifica. E ora è stato messo a punto anche un modello matematico da cui è possibile valutare le dimensioni del fenomeno.
«Il nostro modello può accuratamente predire le concentrazioni di cellule e di nuclei di congelamento di origine biologica presenti nel ghiaccio usando un numero relativamente piccolo di variabili — dice Brent Christner, microbiologo dell'Università della Louisiana a capo della ricerca condotta insieme a colleghi francesi e del Montana —
Il ruolo che le particelle biologiche svolgono nei processi atmosferici era stato largamente sottovalutato, ma noi abbiamo trovato batteri nei nuclei di congelamento in campioni di precipitazioni dall'Antartico alla Louisiana, in California, nell'est degli Stati Uniti, in Australia, Sud Africa, Marocco, Francia e Russia: sono ubiquitari».
PIANTE – Il gruppo di ricerca di Christner ha esaminato le precipitazioni nelle varie aree del mondo e ha dimostrato che proprio quelli di origine biologica sono i nuclei di congelamento del ghiaccio più attivi. Polveri e fuliggini possono servire allo stesso scopo, ma quelli biologici sono capaci di catalizzare il congelamento a temperature molto più elevate. Il ciclo delle «bio-precipitazioni », come le chiama David Sands, dell'Università del Montana(che aveva proposto il concetto 25 anni fa senza essere preso seriamente) è sostanzialmente il seguente: i batteri provengono da piccoli gruppi sulla superficie delle piante.
Massimo Spampani
Fonte: http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_dicembre_20/batteri_neve_massimo_spampani_32aea1c6-ce6d-11dd-a9e5-00144f02aabc.shtml