Inviata da skorpion75
Como. Sperimentata trasmissione a prova di intercettazione su PC
Si chiama ‘esperimento di trasmissione di crittografia quantistica’ e all’apparenza si presenta come una normalissima e-mail: in realtà, la comunicazione tra due computer sperimentata oggi a Como sembra destinata a fare parecchia strada. Per il semplice fatto che la trasmissione garantisce l’inviolabilità: è insomma a prova di intercettazioni. La tecnologia è stata realizzata da scienziati dell’Università dell’Insubria e dell’Università di Camerino, in collaborazione con il Centro Volta di Como, coordinati dal professor Giulio Casati, fisico teorico comasco, direttore del Centro Sistemi Complessi dell’università insubrica.
L’esperimento è consistito nella trasmissione tra due computer, uno a Como, l’altro a Chiasso, cinque chilometri di distanza, dell’immagine di una carta di credito: nessuno al mondo avrebbe mai potuto intercettare, copiare e rispedire l’immagine, perché se qualcuno si fosse intromesso, la linea attraverso fibre ottiche si sarebbe interrotta e l’operazione si sarebbe automaticamente cancellata.
La trasmissione viaggia infatti non attraverso onde elettromagnetiche, ma sui fotoni, quindi attraverso impulsi di luce, in un linguaggio criptato che può essere decifrato solo da chi possiede la chiave, fornita casualmente dal computer. “Nessuno può intercettare un messaggio in campo quantistico – ha spiegato il professor Casati – anche se qualcuno riuscisse a riprodurre la chiave per decifrarlo, mittente e destinatario se ne accorgerebbero subito e cambierebbero la chiave, riproducendone un’altra all’infinito. Noi riproduciamo i fotoni con un laser, questi immagazzinano il messaggio e lo trasportano, il destinatario osserva i fotoni e legge il messaggio. Per questo è necessario il decodificatore, la chiave, della quale non ci si può impossessare”.
L’esperimento, riuscito, è stato effettuato su una distanza breve, ma se ne possono cogliere le possibili applicazioni, tanto che – è stato detto oggi a Como – ha suscitato l’interesse del governo statunitense, delle banche e dei Paesi che intendono affidare ad Internet le elezioni.[/size=12]
13 gennaio 2008
FONTE: http://www.automiribelli.org/?p=169 http://www.ticinolibero.ch/blog/?p=2290