Una delle mappe misteriose del mondo è in provincia di Cuneo
Manta di Saluzzo – In un articolo di un po’ di tempo fa’, ho parlato dei misteri del castello di Manta di Saluzzo. Il maniero, oltre ad essere ricco di affascinanti storie di fantasmi, possiede un mistero archeologico molto interessante.
Presso la bellissima sala delle feste, in un dipinto sul soffitto, risalente al 1500, è rappresentata la mappa del mondo, con i contorni del continente Antartico, 200 anni prima che questo venga scoperto.
Secondo gli appassionati di misteri, solo con una visione dall’alto, da un aereo o meglio da un’astronave extraterrestre, sarebbe stato possibile avere una simile visione del mondo.
Secondo gli scettici, le mappe dell’epoca erano per lo più simboliche, dove l’autore si poteva prendere la licenza di cambiare il nord con il sud, o magari di mettere Gerusalemme al centro del pianeta.
Che apparteniate ad una categoria o all’altra, forse vi farà piacere sapere che la mappa del castello di Manta, è la quarta nel mondo ad indicare il continente di Antartide secoli prima di venire scoperto.
La più famosa è la mappa dell’ammiraglio turco Piri Reis, datata 1513, in cui è ben raffigurato il continente misterioso. Secondo l’autore, questa mappa è stata redatta a partire da “venti carte più antiche ed otto mappamondi”.
Un’altra rappresentazione “fuori luogo”, la troviamo nelle mappe di Orontius Finaeus del 1531, dove ancora una volta il globo terrestre è troppo completo rispetto alle conoscenze del periodo, sono infatti ben visibili le coste del continente ghiacciato.
Infine ci sono le mappe di Philippe Buache del 1739 che contribuiscono ad infittire il mistero sul continente Antartico.
Vi consiglio un giretto su internet se vi fa piacere approfondire l’argomento. Ci sono siti molto ben documentati, con foto e commenti di ogni genere.
Peccato che, ancora una volta, non venga mai citata la mappa di Cuneo, ma forse non sanno della sua presenza. Anche perché, come sempre, le cose più particolari e curiose, non vengono citate né pubblicizzate dalle fonti “ufficiali.” Il dipinto che tanto fa discutere il mondo, con siti e siti a sua disposizione in rete, non viene neppure citato dal volantino disponibile presso il castello di Manta.
Peccato, perché non hanno idea di quanto queste cose possano essere un bel traino per il turismo.
Michela Brandino