Anime della Distorsione – Cap9

startet-lightbeingprismIl misterioso DNA

La doppia elica del DNA come modello di tutte le forme di vita è presente nella scienza da circa 50 anni dopo la scoperta di Crick e Watson. La nostra conoscenza sul DNA da quel momento è aumentata moltissimo. Il DNA conserva le istruzioni chimiche molecolari per la riproduzione cellulare. E’ uno stampo per la riproduzione di tutte le proteine che si trovano nelle cellule di un organismo. Il corpo umano contiene circa 70.000-90.000 proteine diverse. L’elica del DNA è un doppio filamento intrecciato. Ogni filamento è composto di circa 3.1 miliardi di nucelotidi. I nucleotidi sono tutti legati assieme per formare una immensa catena. Sono usati solo quattro diversi nucleotidi di base nella catena. Queste basi sono identificate col loro carattere iniziale, adenina (A), citosina (C), guanina (G), timina (T).

Tre di queste basi in catena formano una tripletta o codone. Ci sono solo 4^3 = 64 tipi diversi di codoni nella catena di DNA. Ogni tripletta o codone è l’equivalente genetico per un aminoacido, il mattone di una proteina. Una proteina consiste in alcune centinaia di aminoacidi, quindi serve lo stesso numero di codoni per codificare una proteina. La sequenza dei codoni che codifica una sola proteina è detta gene. I nucleotidi formano ponti di coppie di basi tra i due filamenti di DNA. Uno dei nucleotidi di una coppia si trova in uno dei filamenti di DNA, l’altro si trova nell’opposto filamento di DNA. In questo modo le coppie di basi formano un ponte, un legame chimico tra i due filamenti di DNA che li unisce in una scala intrecciata come una doppia elica.

Della catena completa di triplette in un filamento completo di DNA, solo il 5% viene usato per codificare e riprodurre proteine. L’altro 95% è definito DNA spazzatura (“junk”) o dormiente; sembra una ripetizione senza senso di triplette che la scienza occidentale semplicemente non sa come utilizzare. Per molto tempo gli scienziati hanno creduto che la parte non codificante o il 95% del DNA fosse completamente ridondante. Ora abbiamo evidenza che la parte non codificante del DNA non è inutile ma può essere più importante dei codoni codificanti. Nuove scoperte rivoluzionarie hanno rivelato che l’idea che la genetica ereditata di un organismo non possa essere cambiata, è errata. E’ stato provato che la sequenza dei codoni della molecola di DNA può essere riprogrammata!

Progetto Genoma Umano

La ricerca più profonda mai eseguita sul 5% del DNA umano, quindi le triplette codificanti, è stata condotta in uno sforzo internazionale chiamato Progetto Genoma Umano Internazionale. L’obiettivo del Progetto Genoma Umano era quello di identificare la struttura completa del DNA umano e di mappare le sue triplette e i suoi geni. Dato che il corpo umano contiene almeno 70.000 diverse proteine, ci si aspettava di trovare almeno 100.000 geni nel DNA umano, 70.000 per spiegare la riproduzione fisica del corpo umano (proteine che codificano geni) e 30.000 diversi geni per spiegare le differenze nella personalità e nel carattere dell’essere umano. Quando è stata finita la prima bozza del genoma umano nel 2001 e la versione finale nel 2004, le più grandi speranze ed aspettative dei biologi nel mondo sono state distrutte quando solo 30.000 geni vennero scoperti nel DNA umano. Trentamila geni nel genoma umano sono solo di 300 volte superiori a quanti ne servano per creare un topo. Il Progetto Genoma Umano ha anche rivelato che condividiamo il 98% dei nostri geni con gli scimpanzè!

Le nostre ipotesi sul DNA come sacro libro della vita contenente tutto il testo per scrivere ogni capitolo in biologia ora devono essere rivalutate. Le differenze nel DNA tra un essere umano e un primate da cui siamo evoluti, sono semplicemente troppo piccole per spiegare le differenze nell’apparenza, per non parlare delle immense differenze nella consapevolezza e nelle abilità intellettive. A livello del DNA abbiamo più in comune con i delfini che con le scimmie.

DNA Spazzatura

Mentre la scienza occidentale ha investito nel Progetto Genoma Umano concentrandosi sul 5% delle triplette codificanti del DNA, nell’Unione Sovietica nel 1990 un gruppo di scienziati Russi dell’Accademia delle Scienze Russa, è stato formato per studiare il genoma umano completo. Questa ricerca è stata guidata dal Dr.Pjotr Garjajev, membro dell’Accademia delle Scienze Russa e dell’Accademia delle Scienze di New York. La ricerca ha tenuto un ampio angolo di visione negli studi. Il team di ricerca ha incluso biofisici, biologi molecolari, embriologi ed esperti di lingue. La loro ricerca ha rivelato che il supposto DNA spazzatura è stato completamente dimenticato dalla scienza ufficiale occidentale, non era uno scarto ridondante dell’evoluzione.

Studi linguistici hanno rivelato che la sequenza dei codoni del DNA non codificante segue le regole di una sintassi. Nella sequenza di queste triplette esiste una struttura definita e logica, come un linguaggio biologico. La ricerca ha inoltre rivelato che i codoni formano veramente parole e frasi come il nostro linguaggio umano segue regole grammaticali. Gli scienziati hanno condotto molta ricerca sulle origini del linguaggio umano e le origini delle regole grammaticali così essenziali ai linguaggi umani; hanno però sempre fallito nel trovare la fonte. Ora per la prima volta nella storia le origini del linguaggio possono essere attribuite sorprendentemente al DNA. Il linguaggio dei geni è antichissimo rispetto a qualsiasi linguaggio umano apparso nel globo. E’ anche concepibile che la stessa grammatica del DNA sia servita come stampo per lo sviluppo del linguaggio umano.

Mentre il Progetto Genoma Umano ha decifrato il “linguaggio macchina” della molecola del DNA, la struttura dei “bit” del DNA formata dalla sequenza dei nucleotidi, gli studiosi Russi hanno scoperto il linguaggio di livello superiore presente nel DNA. Altro fatto meraviglioso scoperto dal gruppo di Garjajev è che il DNA non è un libro chiuso della vita, può essere riorganizzato in diverse sequenze. In altre parole il software del genoma umano nel nostro DNA può essere riprogrammato! La ricerca ha rivelato che le triplette nel filamento di DNA possono cambiare posto.

Dato che si è scoperta una sintassi nel DNA e una semantica simili al linguaggio umano, questo indica che la nostra ristretta comprensione corrente del DNA come codificante la riproduzione delle proteine per la composizione chimica di un organismo, è solo metà della storia. Quando il DNA in vitro è stato esposto ad una luce laser coerente, la luce laser si è avvolta a spirale lungo l’elica del DNA come se fosse guidata dalla struttura della molecola di DNA. L’effetto più incredibile è avvenuto quando lo stesso DNA è stato rimosso e la luce del laser ha continuato a muoversi a spirale! Il vacuum dello spazio prima occupato dal DNA è cambiato e qualcosa ha tenuto in movimento il laser. Questo effetto ora è conosciuto come effetto fantasma del DNA. Vladimir Poponin e il suo team dell’Accademia delle Scienze Russa ha ripetuto il lavoro di Garjajev all’Istituto Hearthmath negli USA. Poponin ha concluso che si è formata una struttura di campo nel vacuum fisico persino quando è stato rimosso il DNA. Abbiamo visto simili esempi di modifiche nel vacuum che possono essere attribuite ai campi di torsione (1).

Programmazione del DNA

L’esperimento più impressionante eseguito dal gruppo di Garjajev è la riprogrammazione delle sequenze di codoni del DNA usando la luce laser modulata. Dalla loro scoperta della sintassi grammaticale del linguaggio del DNA, sono riusciti a modulare luce laser coerente e persino onde radio e ad aggiungere semantica all’onda portante (significato). In questo modo sono riusciti a riprogrammare il DNA in organismi viventi, usando le corrette frequenze risonanti del DNA. La scoperta è che il linguaggio parlato può essere modulato nell’onda portante con lo stesso effetto riprogrammante. Ora questa è una scoperta scientifica sconvolgente! Il nostro DNA può essere riprogrammato semplicemente dal linguaggio umano, se le parole sono modulate sulle corrette frequenze!

Mentre la scienza occidentale usa processi biochimici complicati per tagliare e incollare triplette di DNA nella molecola, lo scienziato Russo usa luce laser modulata per fare la stessa cosa. I Russi hanno dimostrato di avere successo nel riparare materiale genetico in vivo! Le terapie con luce laser basate sulle scoperte di Garjajev sono già applicate in alcuni ospedali Europei con successo su vari tipi di cancro alla pelle. Il cancro è curato senza lasciare traccia. (2)

Emozioni

Daniel Winter e il suo team sulla coerenza cardiaca, ha scoperto la prova che le emozioni umane possono riprogrammare il DNA. Il battito sonoro del cuore in sintonia con le nostre emozioni e sensazioni, viene trasformato in energia elettromagnetica nelle ghiandole del corpo che agiscono come accoppiatori piezoelettrici creando lunghezze d’onda elettromagnetiche più piccole, controparti dei suoni emozionali del cuore. L’emozione diviene energia in movimento, e-mozione, inviandolo al DNA di ogni cellula del corpo come luce laser coerente in grado di modulare i codoni del DNA.

Esaminando la forma del DNA da sopra, troviamo un dodecaedro. Servono dieci Spirali Phi per creare la forma elicoidale dodecaedrica della spirale del DNA. La molecola del DNA come forma d’onda è sintonizzata al cuore e può ricevere le sue emozioni sonore. Daniel Winter spiega l’implosione di onde lunghe in onde corte come meccanismo che converte le emozioni del cuore per il nostro DNA. La scala (lunghezza d’onda) è diversa ma il rapporto delle lunghezze d’onda è lo stesso mantenendo il Rapporto Aureo.

Non solo le emozioni alimentano il nostro DNA con luce ultravioletta blu, ma anche il metabolismo cellulare, il consumo del cibo, si tratta sempre di creare luce blu in onde corte che alimenta il nostro DNA. Le piante ricevono questa luce direttamente dal Sole usando la clorofilla nelle foglie e usando un processo chiamato fotosintesi per catturare i fotoni del Sole. Gli animali che consumano queste piante, ottengono questi bio fotoni indirettamente dalle piante, l’accumulo diviene però meno efficace. La luce coerente del Sole viene immagazzinata come bio fotoni nell’organismo. Il proposito dei metabolismi di piante e animali è creare luce laser ultravioletta altamente coerente dentro il DNA che guida la replicazione della cellula.

Molti studi hanno rivelato che esiste una relazione chiara tra il nostro stato mentale ed emozionale e la nostra salute. Le persone che soffrono di depressione ed emozioni negative per lunghi periodi, avranno anche danni alla propria salute fisica. Avete notato che chi parla spesso di malattia, poi facilmente si ammala? La paura è una emozione molto negativa che non è benefica per la salute. Studi scientifici hanno provato che non importa quanto sia ben alimentato un bimbo, quando manca il tocco amorevole di sua madre, può anche morire! Le cure amorevoli della madre arrivano direttamente nel DNA del bimbo!

Daniel Winter chiarisce bene che le nostre emozioni programmano il DNA e il sistema immunitario delle nostre cellule. Le emozioni negative distruggono la coerenza del sistema immunitario mentre quelle positive la migliorano. Secondo Winter la cosa più salutare da fare è aumentare il più possibile l’estasi e la beatitudine nelle nostre vite, dato che è l’emozione più salutare e quindi ci fornisce longevità.

Computer Bio ondulatorio

Le proprietà di processamento e modulazione ondulatoria del DNA hanno rivelato un nuovo proposito per questa molecola. Per lungo tempo abbiamo creduto che l’unico proposito del DNA fosse trasportare l’informazione genetica per la riproduzione della vita. Questa ora sembra metà dell’equazione.
Garjajev e altri in un documento intitolato “DNA wave Biocomputer” postulano che il DNA sia un computer biologico intelligente. Un apparato intelligente in grado di immagazzinare e recuperare informazione biologica da tutte le cellule del corpo, connettendo i cromosomi di tutte le cellule in un continuum olistico, una specie di internet biologico dentro il corpo.

I cromosomi del DNA acquisiscono informazione illimitata dai metabolismi che avvengono in ogni singola cellula che poi produce segnali elettromagnetici regolatori come risposta. Tutti i miliardi di cellule che costituiscono il nostro corpo sono in comunicazione istantanea tra loro. In termini quanto meccanici, sono connesse non-localmente. Questo permette la regolazione coerente della coordinazione degli innumerevoli eventi biochimici complessi nel nostro corpo. Lo scambio di informazione nel corpo tramite sistema nervoso e le diffusioni biochimiche intercellulari, sono processi troppo lenti per spiegare la risposta istantanea del nostro corpo a stimoli esterni o l’incredibile coerenza delle nostre funzioni corporee.

Altra prova che il nostro corpo è un bio sistema super coerente viene da Cleve Backster. Cleve ha provato che le cellule isolate dal corpo umano rimangono ancora in comunicazione col nostro corpo anche se vengono trasportate lontano. Ha usato due macchine della verità, una connessa ad un volontario, l’altra a campioni di cellule prese dalla sua bocca e posizionate a dodici km dalla sua persona. Backster ha provato che modifiche nello stato emozionale della persona sotto test venivano riflesse nei due rilevatori allo stesso tempo, quello collegato al corpo della persona e quello collegato alle cellule isolate. L’unica spiegazione per questo esperimento è che tutte le nostre cellule corporee sono collegate non-localmente e non importa quanto siano separate, questo collegamento rimane anche se sono isolate dal corpo. (3)

Secondo Garjajev, l’informazione genomica dell’organismo viene anche conservata non-localmente, non è ristretta alle stesse molecole del DNA. La molecola del DNA agisce solo da dispositivo di memorizzazione che può leggere e scrivere l’informazione genetica da un campo distribuito non-localmente. Il DNA agisce come un ambiente frattale che immagazzina la luce laser blu coerente in modo olografico. Questo ologramma genomico può essere letto usando campi elettromagnetici o acustici.

Ecco una citazione dal documento:

Il DNA agisce come un’apertura alla ricezione delle influenze e delle modifiche interne all’organismo e a quelle esterne anche. Infatti consideriamo questo come una delle nostre primarie scoperte, che in base alla nonlocalità quantistica degli organismi, si estende non solo all’ambiente locale dell’organismo, ma anche oltre esso fino all’intero universo.

Ricordate dal capitolo 3 “Scienza e coscienza”, paragrafo “campi morfici”, il biologo Rupert Sheldrake aveva già proposto il campo morfico. I campi morfogenetici codificano l’informazione genetica condivisa da tutti i membri della specie. Il modello del DNA come biocomputer proposto da Garjajev e il suo gruppo, pone nuova luce non solo su dove e come l’informazione genetica sia conservata, ma anche sulla sua provenienza inziale. Se in realtà l’informazione genetica è conservata nei campi morfici nel tessuto dello spazio e del tempo, dobbiamo rivalutare la teoria dell’evoluzione di Darwin. (4)

Progetto Intelligente

Il Darwinismo ha ricevuto molta critica nell’ultimo decennio, da quando si è diffuso nel 1859. Non è ancora in grado di rispondere a molte domande relative all’evoluzione delle specie. Una cosa che non può spiegare è l’esplosione di improvvise forme di vita apparse circa 530 milioni di anni fa sul pianeta. Le abbondanti nuove forme di vita venute in esistenza con un livello di complessità biologico superiore a quello precedente, hanno richiesto ogni sorta di nuova proteina e corrispondenti geni in un tempo relativamente breve. L’esplosione può difficilmente essere spiegata da un aumento spontaneo nel numero di mutazioni naturali dei geni.

E’ anche difficile immaginare come nuove complete specie si sviluppino dai predecessori, dato che richiede una quantità abbondante di mutazioni coerenti spontanee e simultanee per produrre le nuove caratteristiche di una nuova specie. Difficile è anche concepire che la natura sia stata in grado di creare tali complessi sistemi biologici come l’occhio, giocando un pochino con i codoni della molecola del DNA. Tutti i sistemi biologici come gli organi, il sistema immunitario e i sensi sono troppo complessi per essere venuti in esistenza grazie al caso. Il problema con questi sistemi biologici complessi è che non sviluppano gradualmente tramite “prototipi”; questi prototipi non si trovano nei fossili.

Molte nuove funzioni biologiche come la vista per esempio, sono state invenzioni spontanee nel processo evoluzionistico. Quando molti fossili sono stati trovati durante la ricerca degli anelli mancanti nei registri fossili, paradossalmente è aumentata l’evidenza di una evoluzione avvenuta per balzi quantici come da invertebrati a vertebrati. Lo sviluppo di nuove specie richiede il coinvolgimento di molte nuove funzioni biologiche coerenti allo stesso tempo. Per l’emersione di specie come gli uccelli non è sufficiente sviluppare le piume, servono anche ossa leggere e una struttura muscolare. Se un mutante sviluppa solo le piume, questi mutanti non avrebbero un vantaggio biologico e la selezione naturale eliminerebbe la nuova forma di vita. Noi umani ipoteticamente veniamo dalle scimmie, ma gli evoluzionisti non sono stati davvero in grado di provarlo.

Il matematico Fred Hoyle ha mostrato una bellissima analogia per provare che l’evoluzione può essere difficilmente considerato un gioco alla roulette. Ha usato l’analogia di un puzzle tridimensionale chiamato Cubo di Rubik. Ogni faccia del Cubo di Rubik è prodotta da una matrice di 9 cubi più piccoli per faccia. Ognuno dei tre livelli nella faccia del Cubo di Rubik può essere ruotato sull’asse verticale o orizzontale. Ogni faccia ha il suo colore e quando il puzzle è risolto, tutte le facce del Cubo di Rubik avranno lo stesso colore di nuovo.

Supponimao di dare un Cubo di Rubik ad un uomo cieco e di chiedergli di risolverlo. Hoyle ha calcolato che all’uomo cieco servirebbero circa 5 x 10^18 mosse per risolvere il puzzle. Supponiamo che faccia una mossa al secondo e gli serviranno 5×10^18 secondi=126 miliardi di anni per completare il puzzle con prove casuali. Questo è un tempo superiore all’età del nostro universo! Ora supponiamo di aiutare l’uomo cieco avvisandolo con un sì o un no ogni volta che fa un tentativo, allora il puzzle può essere risolto solo in 120 mosse e servirebbero 2 minuti.

Per risolvere il Cubo di Rubik dobbiamo solo allineare 9×6=54 cubi più piccoli, per risolvere il puzzle della vita, servono 3.1 miliardi di nucleotidi allineati perfettamente nei filamenti di DNA! Crediamo ancora che l’evoluzione sia stata il lavoro di un uomo cieco? Il Professore di biologia dell’Università di Cambridge Simon Conway Morris crede che dev’esserci una causa divina per la nostra evoluzione. La sua visione non ortodossa di una causa divina non è molto popolare tra i colleghi. Non crede che l’uomo sia uno splendido incidente dell’evoluzione, chiarisce di non aderire alla visione dei creazionisti la cui unica verità è che Dio abbia creato il mondo in sette giorni.

Propone alcuni nuovi e interessanti argomenti. Secondo Morris l’evoluzione ha usato la stessa soluzione per lo stesso problema diverse volte. Per esempio la soluzione tipo camera per l’occhio è stata “inventata” almeno 6 volte per specie completamente diverse che non hanno passato tale soluzione tramite scambio di geni. Simon Conway Morris mostra che esistono abbondanti esempi in natura di convergenze identiche tra funzioni biologiche, soluzioni identiche che sono emerse indipendentemente in diverse specie. Egli dice che i fattori ambientali come l’ossigeno, l’acqua, la luce solare e la gravità probabilmente avvicinano le soluzioni possibili ad un piccolo numero. Quindi se c’è convergenza nello sviluppo di funzioni biologiche, significa che queste convergenze non sono coincidenze. (5)

Altra difficile domanda per i Darwinisti è l’improvviso balzo nell’intelligenza e nella coscienza avvenuto agli uomini di Neanderthal circa 35.000 anni fa. I loro antenati che erano cacciatori-raccoglitori, improvvisamente hanno fatto questo enorme progresso culturale e intellettivo. Grazie alla produzione di attrezzi, l’allevamento e l’agricoltura, l’umanità per la prima volta nell’evoluzione ha reso la vita più comoda, ora la caccia agli animali non è più l’unica opzione. Se questo enorme balzo avanti dell’umanità ha una base genetica, allora il Darwinismo non può facilmente spiegarlo.

Uno dei pilastri più importanti del Darwinismo è che le mutazioni genetiche avvengono a prescindere dai cambiamenti esterni nell’ambiente. La ragione per cui le specie adattate sopravvivono ai cambiamenti nell’ambiente è che sono “coincidentalmente” migliori per la sopravvivenza. La selezione naturale fa in modo che questi mutanti meglio equipaggiati sopravvivano, questo processo di selezione è chiamato la sopravvivenza del più forte.

Il Dr.Bruce Lipton comunque non concorda con questo assioma del Darwinismo e dice che le stesse cellule hanno l’abilità di riprogrammare il proprio DNA perfettamente quando l’ambiente esterno lo richiede. Il genetista di Harvard, John Kearns, ha rilasciato la prima prova per l’ipotesi del Dr.Lipton nel 1988. Ha messo dei batteri che non potrebbero digerire lattosio in un ambiente che contiene solo lattosio, divenuto così l’unica fonte di nutrimento. Invece di morire, questi batteri hanno riprogrammato il proprio DNA in modo da poter sopravvivere e nutrirsi di lattosio. Lipton quindi è un’altra fonte indipendente che afferma la possibilità di riprogrammazione del DNA! (6)

L’ultima cosa che secondo la teoria di Darwin può estinguersi è il Darwinismo stesso, la critica scientifica sta crescendo e le teorie alternative sull’evoluzione stanno emergendo. Gli oppositori più radicali ai Darwinisti sono i creazionisti che credono semplicemente nel testo della Genesi e affermano aggressivamente che sia stato Dio a creare Adamo ed Eva e tutta l’altra vita sulla Terra circa 8000 anni fa. Naturalmente questo credo semplicistico e fondamentalista nella Bibbia non può essere preso seriamente dato che i registri fossili sono in completo contrasto.

Nel 1995 però è emersa una teoria dell’evoluzione più seria, la teoria del “Progetto Intelligente” (ID). Il fondatore della teoria del Progetto Intelligente è Michael Behe che ha lanciato la sua teoria dell’evoluzione in una pubblicazione intitolata “Darwin’s Black Box”. La teoria del Progetto Intelligente afferma che la vita sulla Terra è il risultato di un progetto intelligente piuttosto che di un processo non guidato basato su tentativi ed errori. Gli aderenti alla teoria del Progetto Intelligente, diversamente dai creazionisti, riconoscono che la vita sulla Terra si è sviluppata in stadi dal progresso graduale tramite modifiche di adattamento seguite da balzi evoluzionistici che possono solo essere spiegati come risultato di una causa intelligente.

Il fisico quantistico Amit Goswami nel suo libro “The visionary window” dice che i balzi quantici nello sviluppo delle specie possono essere spiegati dalla scienza quantistica. Un gruppo di scienziati quantistici ha creato le basi di quella che chiamano evoluzione quantistica. L’idea di base dell’evoluzione quantistica è che le mutazioni dei geni avvengano nello stato quantistico e non nello stato classico della fisica Newtoniana. Le superposizioni quantiche delle mutazioni genetiche non si manifestano immediatamente nel fenotipo degli organismi, ma si accumulano nel corredo genetico delle specie in milioni di anni. Goswami indica che i campi morfogenetici potrebbero essere lo spazio di conservazione di queste mutazioni quantistiche.

Le mutazioni quantistiche permettono un numero infinito di possibili combinazioni genetiche simultanee. Solo le modifiche nel genoma di una nuova specie che hanno più senso biologico eventualmente collassano dallo stato quantistico a quello classico. Egli suggerisce che la coscienza deve essere coinvolta per l’innesco del collasso dello stato quantico prima dell’emersione di una nuova specie. L’evoluzione quantistica potrebbe spiegare perchè non sono state trovate forme di vita di transizione nei registri fossili, dato che le forme di vita di transizione si formerebbero solo nel reame quantico.

Solo con balzi quantici emergono nuove specie complete. Dopo che queste vengono in esistenza, la natura usa il processo di selezione naturale per scegliere quei geni disponibili nel corredo genetico della nuova specie, che sono più compatibili con l’ambiente. Comunque le modifiche di adattamento della specie alle nuove situazioni ambientali sono sempre state disponibili nel corredo genetico collettivo. Quindi l’evoluzione quantistica comprende il Darwinismo nel senso che il meccanismo di selezione naturale è una pressione che permette alle specie di adattarsi nel periodo tra i balzi quantici di una nuova specie.

A differenza del Darwinismo che non crede in un proposito dell’evoluzione, la teoria di Goswami afferma che esiste una comprensibile direzione nell’evoluzione da forme più semplici a più complesse. Crede che la scelta conscia per il collasso del potenziale quantistico dei geni sia in accordo con un piano più grande. La domanda fondamentale è perchè la vita sulla Terra si è evoluta da vita monocellulare primitiva inconscia ad esseri umani autoconsapevoli? Quale può essere il proposito dell’autoconsapevolezza nell’evoluzione se si tratta solo di strategie egoistiche dei geni come nel Darwinismo? (7)

Le nuove scoperte sottolineate in questo libro descrivono un’energia cosmica intelligente e onnipervadente e onnipresente nell’universo che può servire anche come medium di registrazione per i campi morfogenetici del DNA, questo sembra contraddire Darwin e porta credito alle teorie del Progetto Intelligente e dell’evoluzione quantistica. Anche la fisica della teoria del caos sembra supportare la teoria del Progetto Intelligente di Michael Behe. Gli attrattori frattali della teoria del caos sollevano la domanda filosofica sul proposito dell’universo. Siamo spinti verso un obiettivo finale? L’evoluzione è un processo che ci spinge verso un obiettivo finale da qualche parte nel futuro e sono le mutazioni casuali del Darwinismo che ci spingono avanti? La teoria del caos sembra favorire la prima opzione.

Ricapitolazione

Il proposito del DNA non è servire solo come memoria per la riproduzione delle proteine. La ricerca Russa ha rivelato che abbiamo sottostimato l’intelligenza del DNA in quanto agisce come un biocomputer e può processare informazione biologica dei metabolismi cellulari che avvengono nel nostro corpo. Più sorprendente, le sequenze di codoni del DNA possono essere riprogrammate con fonti di frequenza coerente come la luce laser modulata, le onde radio e le emozioni umane. Abbiamo solo iniziato a scoprire le funzioni di accesso del DNA ai campi di informazione, il ponte a quelli che Rupert Shledrake ha chiamato campi morfogenetici della vita. I campi morfogenetici possono essere la vera forza che guida l’evoluzione biologica contrariamente alle mutazioni casualei dei geni e al processo di selezione naturale proposto da Darwin.

Queste nuove scoperte mostrano quanto poco sappiamo del DNA.
Nonostante il fatto che apparentemente abbiamo ancora una conoscenza molto limitata del DNA in Occidente, abbiamo iniziato liberamente a modificare il genoma delle piante e degli organismi. Questo può essere molto pericoloso per la biosfera e la sopravvivenza della vita sulla Terra dato che la ristrutturazione della molecola del DNA distrugge le sue proprietà ondulatorie perfezionate dopo milioni di anni in natura. Finchè non potremo parlare il linguaggio del DNA, non dovremmo cercare di riscrivere il libro della vita, penso che siamo stati portati fuori strada e su una strada pericolosa.

Jan Wicherink

soulsofdistortion.nl
Tradotto da Richard per Altrogiornale.org