La storia della moderna ufologia potrebbe essere a una svolta. Il prossimo 5 Maggio a Città del Messico, durante un convegno nell’Auditorium Nazionale, il giornalista il giornalista e ufologo messicano Jaime Maussan presenterà le diapositive che mostrano il corpo di un essere extraterrestre presumibilmente recuperato a seguito dell’incidente UFO di Roswell, avvenuto nel Luglio 1947. Il convegno “Be Witness – se testigo. El cambio en la historia” (Sii testimone – Un cambiamento storico), per il quale è prevista un’affluenza di 10 mila spettatori, sarà seguibile in diretta streaming via internet in tutto il mondo, collegandosi a: bewitness.mx
Una diretta streaming mondiale, quella del 5 Maggio a Mexico City, che Maussan sta preparando in grande stile. Al convegno parteciperanno oltre a Carey, Schmitt e Dew, l’astronauta Edgar Mitchell e la scienziata Carol Sue Rosin presidente dell’Istituto per la cooperazione nello spazio.
Ho raggiunto via Skype Jaime Maussan, che mi ha gentilmente concesso un’intervista, a poche ore dalla sua partenza per Phoenix, dove nella mattina di sabato 21 Febbraio lo si attende come relatore della venticinquesima edizione dell’International UFO Congress, da cinque anni organizzato dalla Open Minds Production di Tempe.
Maurizio Baiata: Hola Jaime! Grazie per questa skype connection. Seguo il dipanarsi del caso “Roswell Kodachrome Slides” sin dall’inizio, un paio di anni fa, ma adesso abbiamo la certezza e il vostro doppio annuncio, prima di Tom Carey e poi il tuo, accresce l’attesa dell 5 Maggio, quando a Città del Messico presenterete le diapositive. Ti pongo una domanda senza mezzi termini: quella che circola su Facebook è una delle diapositive in questione?
Jaime Maussan: Sì, ma tratta di una copia di scarsissima qualità dell’originale, che è invece nitido e vi si notano molti dettagli.
Maurizio Baiata: Mi aspettavo la risposta, perché ci conosciamo bene e francamente mai avrei potuto credere che tu, Tom Carey e Don Schmitt potesse essere incappati in un banale falso, o vi steste rendendo complici di una truffa da imbecilli.
Jaime Maussan: Non è affatto una truffa. Non solo abbiamo atteso di avere i riscontri tecnici. Abbiamo una persona, una sola, che si trovava nell’hangar di Roswell nel 1947 e che ha confermato che si tratta dello stesso essere che vide. Chiarisco, si tratta dell’unica persona ancora in vita che era lì.
Maurizio Baiata: Uno dei militari che erano di guardia all’interno dell’hangar di Roswell dove sappiamo che erano stati portati i corpi, è ancora vivo? E a voi ha confermato che vide la creatura che appare nelle diapositive?
Jaime Maussan: Esattamente.
Il caso è reale, Maurizio. Questa è la vera creatura recuperata a Roswell.
Maurizio Baiata: A questo punto, ho il tuo consenso a mostrare questa fotografia sulla mia pagina facebook e sul mio blog?
Jaime Maussan: Sì, conosci Don Schmitt e Tom Carey, sono i migliori investigatori del caso Roswell. Hanno intervistato 600 testimoni e molti di loro hanno descritto le creature come simili a piccoli bambini.
Maurizio Baiata: Ne ero al corrente.
Jaime Maussan: Di rilevanza ancora maggiore è il lavoro forense di ricostruzione delle possibili fattezze dell’essere. Il risultato è stupefacente. Erano come noi, ma nello stesso tempo molto diversi da noi.
Maurizio Baiata: Su quali elementi possiamo essere certi di non ritrovarci in un’altra situazione senza via d’uscita, ovvero lo spettro di una truffa colossale, come l’Alien Autopsy del cosiddetto Santilli Footage?
Jaime Maussan: Per tre ragioni: primo, le fotografie sono degli anni 1947-49. Come sarebbe possibile crearne un falso? Secondo: abbiamo dei testimoni e i migliori investigatori del mondo. Terzo: Se esiste qualcuno in grado di provare che si tratta di un falso o che quello è un pupazzo, si faccia avanti e lo deve provare.
Maurizio Baiata: Su questi elementi, concordo totalmente. Ricapitolando. Siete in possesso di due diapositive originali Kodachrome, che sono state entrambe analizzate, giudicate autentiche e dell’epoca.
Jaime Maussan: Corretto. Inoltre abbiamo un testimone e altro ancora. Appena possibile, ti farò sapere.
Maurizio Baiata: Quale ruolo ha avuto Anthony Bragalia in questa vicenda?
Jaime Maussan: Non lo conosco personalmente. Non so quanto lui, Schmitt e Carey siano ancora amici, ma fra loro ci sono state delle incomprensioni e delle frizioni, perché Bragalia ha rivelato delle informazioni sulle diapositive che aveva promesso di tenere riservate. Per certo so che Bragalia ritiene che le slides mostrino un vero Extraterrestre.
Maurizio Baiata: Tutti i componenti del Roswell Dream Team sono uniti nel credere che questo materiale sia la prova cercata da sempre?
Jaime Maussan: Posso dire che i rapporti preliminari dimostrano che il corpo non è mummificato. Che si tratta di un adulto e che non è un Umano. I rapporti definitivi e ufficiali saranno nelle mie mani a metà Marzo. E dimostreranno che tutto quello che alcune persone stanno dicendo è privo di senso. Ripeto, la foto che circola sul web è di scarsissima qualità.
Maurizio Baiata: Capisco, ma le foto sono due. Qual è la percentuale di definizione delle immagini?
Jaime Maussan: Abbiamo stabilito che una fu presa senza il flash, l’altra con il flash. Sono entrambe leggermente sfuocate, ma non molto. Probabilmente i fotografi erano nervosi quando le scattarono. Nell’originale (special picture 11) si notano molti dettagli che non appaiono nella copia in circolazione, che direi ha una qualità del 10% circa rispetto all’originale.
Maurizio Baiata: Visto che sei in partenza per Phoenix, scommetto che vedrai una mia vecchia conoscenza, Mr. John Rao, il mio ex capo di Open Minds.
Jaime Maussan: Sì e lo vedrà anche Adam Dew, uno dei proprietari delle fotografie. John vuole acquistarle, una volta che sia stato comprovato che sono reali.
Maurizio Baiata: Parlando di… trasparenza, è certo che la trasmissione in livestream del 5 Maggio sarà visibile a tutti in diretta su internet?
Jaime Maussan: Per seguire tutto il convegno, che avrà inizio alle 19.30 ora di Mexico City, basterà collegarsi a bewitness.mx e sarà tutto in Inglese. Ti prego di rendere noto queste informazioni in Italia. Te ne sarei grato e ora un’ultima cosa. Se avessi pensato che questa non è la pistola fumante, credi che mi sarei imbarcato in un’avventura come questa? No way! (Neanche per idea!)
L’inizio ufficiale di questa storia – nel 2013 ne erano trapelate le prime voci in ambienti ufologici americani – risale al 12 Novembre 2014, in occasione di una conferenza alla Abramson Recital Hall dell’American University a Washington, DC. Ancora una volta, la capitale statunitense faceva da proscenio per spingere l’acceleratore sul Disclosure: presentare lo stato dell’arte delle ricerche e della soppressione della verità sugli UFO affinché la questione ottenesse visibilità mediatica internazionale. Era avvenuto nel 2001 con il Disclosure Program di Steven Greer e ad oggi si è passati per diverse udienze e petizioni del PRG di Steve Bassett, con risultati sconfortanti. Niente Disclosure, niente dichiarazioni ufficiali dal Governo USA.
Sul palco dell’Auditorium della Abramson, l’ex colonnello USAF Charles Halt, testimone cardine dell’incidente della base anglo-americana di Bentwaters, lo scienziato aerospaziale ex NASA Richard Haines, il grande esperto del caso Roswell Thomas Carey e la giornalista indipendente Leslie Kean, autrice del best seller New York Times “UFOs: Generals, Pilots and Government Officials Go On the Record” proclamavano l’ennesimo atto d’accusa contro l’amministrazione USA reo di sopprimere la verità sugli UFO da oltre sei decenni. Ma, a sorpresa, uno dei relatori si presentava con la “pistola fumante”, era Tom Carey, che dichiarava: “Siamo entrati in possesso di due diapositive a colori Kodachrome che mostrano un essere alieno, il cui corpo parzialmente sezionato e privo degli organi addominali giace dietro una teca di vetro. Il cadavere ha una testa molto grande e le sue dimensioni stimate sono di circa un metro”. Le pellicole – specificava Carey – furono sicuramente sviluppate nel 1947. Questo il parere del massimo esperto mondiale di pellicole Kodak, ex dirigente e oggi consulente della multinazionale di Rochester, N.Y., il cui nome verrà fatto nel corso dell’evento di Mexico City.
Il tecnico è stato chiamato ad analizzare i due fotogrammi dal ricercatore Anthony Bragalia, al quale si deve anche la scoperta del proprietario originale delle diapositive, il geologo petrolifero Bernerd A. Ray, che negli anni ’40 lavorava nel Bacino Permiano in New Mexico. Ray era presidente di sezione dell’Istituto americano Geologi Petroliferi e dopo il 1947 sparì dalla circolazione. Per Bragalia, coinvolgere nello studio delle diapositive il cosiddetto Roswell Dream Team, gruppo di ricercatori di cui fanno parte Tom Carey, Don Schmitt, David Rudiak il canadese Chris Rutkowski, era stato gioco forza e, oltre a loro, scienziati e patologi forensi. L’unico rimasto ad osservare è l’ex partner di Schmitt, Kevin Randle il cui blog kevinrandle.blogspot.it è di riferimento per cercare di orientarsi in questa complicata vicenda.
Un punto è chiaro: chi gestisce le diapositive è Adam Dew, videomaker, produttore e regista specializzato in campo sportivo, che le avrebbe ottenute da un’amica di famiglia dei coniugi Berner e Hilda Ray, che le aveva rinvenute all’interno di un baule custodito nella soffitta della casa di Hilda a Sedona, Arizona, insieme a centinaia di altre diapositive d’epoca. Un caso fortuito, si direbbe. Ma di questo potremmo parlare in seguito.
Se un dubbio su chi possedesse le slides sussisteva, ce lo ha fugato Jaime Maussan, confermandoci che Dew nei giorni scorsi ha raggiunto Phoenix, in Arizona, per trattare la vendita delle diapositive con la Open Minds Production, per la quale chi scrive ha lavorato in qualità di direttore della rivista omonima, dal 2009 al 2011). John Rao, il patron della Open Minds Production, società satellite dell’azienda di distribuzione farmaceutica Secure Medical, Inc, è notoriamente interessato ad accaparrarsi qualunque materiale ufologico di rilievo (fotografie, filmati, documenti, fascicoli riservati, reperti fisici) una volta ne sia stata accertata l’autenticità e a cifre consistenti. Ovvio, che, in questo caso, il signor Dew è o il legittimo proprietario delle diapositive, o ne è intermediario alla vendita su incarico di qualcun altro, altrimenti John Rao non sarebbe interessato a chiudere l’affare con lui.
Crediti delle immagini (Credit: Tercermilenio/Jaime Maussan/UFO Chronicles)
La data del 5 Maggio mi riporta alla memoria la proiezione in prima mondiale al Museum of London, nella capitale britannica, del filmato della seconda autopsia del Santilli Footage, alla quale assistetti il 5 Maggio 1995 insieme a Giovanni Minoli e Stefano Rizzelli per la RAI, Nicky Taylor per la Tristar Columbia e Roberto Pinotti del CUN. Una strana coincidenza, che mi auguro non voluta perché le immagini dell’autopsia aliena pesano come macigni sulla storia della moderna ufologia, nel bene e nel male.
Tutti i crediti delle immagini di questo articolo sono: Tercermilenio/Jaime Maussan