Gli antichi Egizi, da sempre hanno affascinato l’uomo per il mistero che avvolge la loro storia che calza quasi a pennello con la teoria degli antichi astronauti, nel senso che vi sono tantissimi misteri “alieni” tuttora irrisolti e per i quali esistono spiegazioni più o meno credibili e spesso opposte. Ma qui, vogliamo parlarvi del faraone Akhenaton.
Il fatto sconcertante è che egli era un…rottamatore, per dirla in termini attuali, per cui in pratica impose agli Egizi il culto del Dio Sole di cui si professava discendente e di abbandonare nel contempo il culto degli altri dei in cui fino ad allora avevano creduto. Akhenaton ordinò di eliminare e non lasciare alcuna traccia, in tutto il territorio dell’Egitto, delle immagini e dei culti degli altri dei: la circostanza è dimostrata dai ritrovamenti archeologici.Si ebbe in pratica, una completa rottura con il politeismo. Altra discontinuità rispetto al periodo precedente è quella per cui Akhenaton (ma anche i figli e la moglie) veniva raffigurato con tratti somatici alquanto diversi rispetto ai suoi predecessori come ad esempio la vita larga e le spalle strette anziché larghe. Ma tante caratteristiche sono enigmatiche come gli zigomi rialzati ma anche il cranio allungato. Ora osserviamo l’immagine 1. Si nota immediatamente il cranio allungato o dolicocefalo.
Però, notiamo anche dei tratti che appaiono piuttosto femminili, forse anche più di quelli di Nefertiti: si osserva addirittura una pancia deformata… da un recente parto? Ma anche il seno lascia un po’ interdetti.
Sorge il sospetto che Akhenaton fosse una donna. Figura ambigua dunque.
Potremmo ipotizzare un ibrido, un individuo in parte uomo e in parte alieno. In questo Bassorilievo proveniente da Tell el-Amarna. Berlino, Museo egizio, altri particolari non tornano. Osserviamo, come detto, il cranio molto allungato anche dei tre bambini (anch’essi alieni?) che i due adulti tengono a sé. Notiamo nel bassorilievo degli atteggiamenti che non possiamo che definire materni. Su tutto domina Aton, il disco solare. I raggi del sole stesso, alle estremità sembrano avere qualcosa di simile a due dita, o una tenaglia, per ognuno di essi. Potremmo paragonarlo ad un ufo, avvicinato per affinità al sole, che irradia della sua luce i protagonisti della scena.
Tutte fantasie? Può darsi. Indubbio è che la simbologia egizia sembra non lasciare spazio ad interpretazione alternative (leggiamo: aliene), ma è altrettanto vero che troppi sono i misteri in tanti aspetti della vita di questo misterioso popolo che sembrano condurre a popoli venuti dalle stelle. La piramide di Cheope, i velivoli di Abydos, l’uccello di Saqqara. Tanti misteri di cui è permeata l’antichità.
Un’opera sconcertante, esattamente un’incisione, che conferma queste stranezze e che qui proponiamo per sottolineare proprio tanti aspetti oscuri dell’antichità del genere umano, vale a dire della storia, è quella del tempio buddista di Ta Prohm, in Cambogia meglio conosciuta come lo “Stegosauro di Ta Prohm”. Come è possibile che, visto che il tempio è vecchio di 800 anni, vi è raffigurato un dinosauro? Infatti i fossili di questi giganteschi, in genere, animali preistorici sono stati ritrovati, grazie a degli scavi, solo a partire dal 1800.
Dunque, questa piccola parentesi finale, ma si potrebbero fare migliaia di esempi di “stranezze storiche”, dimostra che la storia è piena di enigmi. Gli Egizi, con particolare riferimento agli alieni, ne sono un esempio, unitamente ad altri innumerevoli antichi popoli alcuni dei quali sono divenuti di nostra conoscenza solo di recente.
Angelo Carannante