Il Nord” è realmente a “Nord”? Non necessariamente!
Il “Nord” , un giorno non lontano, potrebbe spostarsi a sud. Gli esperti, infatti, da molto tempo, hanno previsto un'inversione della polarità magnetica terrestre con un conseguente caos magnetico. La terra, protetta dal suo scudo magnetico, si trova a 150 milioni di Km dal sole.
Una grande esplosione solare, (Vedi “Altro Giornale”: https://www.altrogiornale.org/comment.php?comment.news.826 )
però, potrebbe eliminare questa fragilissima difesa. Una tale detonazione sulla superficie della nostra stella cardine, pari a 40 miliardi di bombe di Hiroscima, causerebbe un vero e proprio bombardamento di radiazioni solari con la conseguente emissione di forti onde elettromagnetiche.
Questo “Sconvolgimento Cosmico” , inoltre, provocherebbe drastiche fluttuazioni nella forza del campo elettromagnetico terreste. La conseguente bufera elettromagnetica potrebbe distruggere i sistemi radio-televisivi e sopraccaricare le linee elettriche eliminando, in questo modo, non soltanto tutte le centrali elettriche, ma anche tutta la rete informatica internazionale (problemi del genere accadono, infatti, ogni dieci, undici anni, quando cioè, si verifica un'inversione della polarità magnetica del sole).
Anche il campo magnetico terreste potrebbe, però, subire un'inversione, facendo così diventare il caos magnetico una costante della nostra quotidianità.
La genesi del campo magnetico terreste, ha sempre affascinato gli studiosi. Albert Einstein, anche dopo aver risolto l'enigma della relatività, continuava a considerare il geo-magnetismo come uno dei più grandi misteri della fisica moderna; i suoi effetti pratici sono stati, in sostanza, notati per secoli sull'ago della bussola, ma noi oggi, sappiamo che, tutto ciò, è qualcosa di più di un semplice metodo per riuscire a individuare il nord.
Questa immensa forza geo-magnetica, (antica quanto il nostro pianeta), ha la sua origine, direttamente dal cuore del globo. Essa si propaga, verso lo spazio esterno, in modo continuo e istantaneo, direttamente dal nucleo terreste. Tale energia ha effetti sulle comunicazioni e sulla navigazione. Gli abitanti della terra hanno dovuto, (e dovranno ancora), adattare a essa la propria tecnologia; quella stessa tecnologia che questo medesimo scudo d'energia difende da attacchi esterni.
Questa grandiosa potenza naturale, può inoltre, creare forme di vita e può eliminarle. Di tanto intanto, infatti, interrompe il suo flusso subendo un'inversione con effetti disastrosi. Nel laboratorio nazionale di Los Alamos nel nord del New Mexico, Gary Glaztmaier, ha usato un complesso modello matematico per raffigurare il campo magnetico terreste in mutamento. La sua intricata animazione a computer mostra le linee di forza magnetica che si diffondono dalle viscere del globo.
Ci sono voluti molti anni e differenti tentativi, a questo esperto, per riuscire a creare un'immagine tridimensionale precisa delle forze geo-magnetiche che permettono all'ago della bussola d'indicare il nord. Per fortuna, questa volta, Glatzmaier è riuscito a compiere un ottimo lavoro; egli, infatti, né è stato, addirittura, stupito.
Grazie a tale modello, secondo sempre questo specialista, ora sappiamo che “il Nucleo Interno del pianeta, (il nucleo solido sotto a quello fluido), sta ruotando in modo leggermente più veloce rispetto alla superficie della terra” . Gli studi sismici confermano i dati rilevati dal modello di Glatzmaier. Lo studioso è rimasto sorpreso, anche perché. il suo gruppo stava cercando di riprodurre solamente un campo magnetico che risultasse simile a quello terreste; quando, invece, all'improvviso c'è stata, automaticamente l'inversione dei poli del campo magnetico tridimensionale, gli analisti sono rimasti, a dir poco, sbalorditi.
Tale inversione, inoltre, riferisce Glatzamaier, assomigliava moltissimo al capovolgimento posto in luce “dall'analisi Paleo-Magnetica del campo magnetico terreste” . Per i geo-fisici, tutto ciò, significa compiere un grosso passo avanti, perchè conferma concretamente, le loro teorie sul funzionamento della forza magnetica terreste e lasciando intravedere il processo di creazione del caos magnetico. “East New Hear” , in Scozia, è uno dei duecento centri specializzati nell'osservazione e nello studio del campo magnetico terreste.
Uno dei responsabili di questo centro, il geologo David Barraciough, spiega che tutti gli uomini impegnati a lavorare li, sono obbligati a usare “strumenti isolati”; cosi com'è, completamente isolata, l'intera struttura dell'osservatorio. queste particolari condizioni di lavoro, servono a poter misurare, con la massima precisione, il campo magnetico terreste senza alcuna interferenza d'altri campi magnetici artificiali. In tale luogo, infatti, chiavi e accessori vari sono fatti d'ottone ossia un materiale non magnetico.
Tutti gli altri oggetti, invece, necessariamente composti con materiali magnetici, (ferro e acciaio), sono stati eliminati, d'alcuni edifici, in modo tale che non interferiscano con il lavoro dei magnetometri. I macchinari dell'osservatorio scozzese sono in grado d'individuare dei leggeri flussi di corrente, prodotti per induzioni nei circuiti elettrici quando cambia il campo magnetico che le circonda. Gli esperti analizzano il campo magnetico fin dal 16° secolo. Le misurazioni compiute dagli studiosi hanno dimostrato che i poli magnetici non sono nello stesso punto dei poli geografici.
Quelli magnetici, infatti, si spostano con la rotazione terreste. Quest'ultimi, inoltre, non si comportano, affatto, come dei normali magneti. Il magnetismo terreste, quindi, è un campo di forza dinamico e vivo. Gli analisti, in sostanza, afferma Barraciough, credono che “la maggior parte del campo magnetico terreste abbia” , come si è già affermato, “origine nel Nucleo” . Lo studioso di East Hear, per poter spiegare la struttura del globo terreste, la paragona a un semplice uovo sodo. “Il guscio dell'uovo rappresenta la sottile crosta rocciosa della terra in cui viviamo, il bianco dell'uovo è il mantello e il torlo è il nucleo” .
Si crede che una parte del nucleo sia composto da ferro allo stato liquido mantenuto in movimento da correnti termiche e dalla rotazione terreste; come la dinamo di un generatore elettrico, questo ferro in movimento, crea correnti elettriche d'immensa potenza e un enorme campo di forza magnetica. Tutta questa energia elettromagnetica, inseguito, avvolge l'intero pianeta e si propaga verso lo spazio esterno. Una turbolenza del flusso è in grado di far spostare i poli.
“Le prime osservazioni del campo magnetico, effettuate a Londra, fecero notare che l'ago di una bussola puntato verso il nord era spostato di 6 o 7 gradi a est rispetto al nord effettivo. Nel 1666, circa, l'ago della bussola puntava sul nord effettivo; nei primi anni del 19° secolo, ci fu un'oscillazione a ovest e l'ago puntò a circa 18 gradi ovest del nord effettivo; oggi punta a 5 gradi a ovest” . Tutto ciò sta a indicare che il nostro campo magnetico s'indebolisce sempre più. I poli magnetici terresti, quindi, stanno, molto probabilmente, per invertire le loro posizioni; cosa che, in passato, è già accaduta.
La prova di questa inversione è prodotta dalle rocce vulcaniche. Quando esse si raffreddano, infatti, le minuscole particelle magnetiche interne s'allineano, in modo automatico, con il campo magnetico terreste. Tale materiale roccioso, infatti, molto probabilmente, contiene una quantità tale di questi corpuscoli magnetici, da possedere dentro di se, una sorta d'ago magnetico costantemente incatenato all'evoluzioni del campo magnetico terreste; in perenne attesa, quindi, di essere portato alla luce dagli esperti. I geologi, all'inizio del ventesimo secolo, scoprirono un segreto. Alcune rocce, infatti, avevano le loro bussole naturali, che puntavano verso sud invece che verso nord. La risposta, a questo enigma, si trova, secondo gli esperti, nei fondali oceanici.
Alla fine degli anni 50, infatti, gli analisti, di questa particolare scienza, studiarono il magnetismo delle rocce esistenti in profondità. Rocce raccolte, vicino alle faglie oceaniche mostrarono la presenza di bande alternanti di magnetismo lungo la spaccatura. Tutto ciò sta a significare soltanto una cosa: ossia che, periodicamente, il nostro campo magnetico, s'interrompe cambiando, a intervalli regolari, anche la sua polarità. Ciò accade quando nuove rocce sono eruttate da una qualsiasi faglia.
Secondo lo schema degli eventi, susseguitesi negl'ultimi 40 milioni di anni, la prossima inversione è in ritardo di 530 mila anni. Le rocce, infatti, indicano che il nostro campo magnetico, nei prossimi due mila anni, s'indebolirà. Tutto ciò potrebbe, quindi, significare che il declino verso il caos magnetico è già iniziato. “Se la presente tendenza del campo di forze continuerà” , afferma Barraciough, “possiamo aspettarci l'Ora Zero; cioè di trovarci al centro di un'inversione totale nel giro di circa 1400 anni; diciamo in torno all'anno 3400” .
Tale ipotesi, se confermata, potrebbe darci il tempo d'approntare le contromisure necessarie; una nuova scoperta, però, potrebbe invalidare questa teoria.
Nello Stato dell'Oregon, esiste un vulcano di 16 milioni d'anni chiamato la “Steens Mountain”. Alcuni scienziati, dell'istituto geologico americano, lavorando qui, hanno osservato che le rocce di Steens Mountain indicano una “Media del cambiamento magnetico” più veloce di quanto previsto precedentemente. Il geologico Ed Mankinea, afferma che: “il risultato delle ricerche, a Steens, è molto speciale per il fatto che il vulcano era in piena era in piena eruzione nel periodo di transizione polare” .
Gli esperti, quindi, sono stati molto fortunati a trovarsi vicino “al centro eruttivo”. Essi, infatti, sono stati in grado di “raccogliere i dati più precisi che siano mai stati trovati in qualsiasi altra parte del mondo” . Gli analisti, inoltre, hanno scoperto che, nei pressi della Steens Mountain, “il campo cambia in modo imprevedibile. Alcune volte”, infatti, “Cambia molto Rapidamente”. Gli esperti, infatti, hanno “indicazioni del fatto che può arrivare, ad alcuni gradi al giorno, man mano che la lava si raffredda” .
La Steens Mountain, ci conferma che i poli, possono spostarsi, cosi rapidamente durante un'inversione, da poterci far osservare, gli effetti di questo cambiamento, sull'ago della bussola. Se ciò dovesse accadere, in maniera cosi repentina, il nostro mondo ne verrebbe capovolto. Nella peggiore delle ipotesi, infatti, le tempeste solari paralizzerebbero i grandi centri urbani causando “Black Aut Energetici” eliminando sia la luce elettrica, sia il riscaldamento; senza i semafori i trasporti verrebbero bloccati da ingorghi terribili; le ferrovie non sarebbero una soluzione, perché i treni elettrici, s'arresterebbero immediatamente; cesserebbero, di colpo, le telecomunicazioni, sia televisive, che telefoniche, furti, sommosse e saccheggi dilagherebbero per le strade. Tutto ciò potrebbe portare alla distruzione dei nostri mercati finanziari e al conseguente collasso economico mondiale.
Lo sconvolgimento, però, non sarebbe rilegato, soltanto, alle nostre città; immaginate, infatti, di essere in volo su l'oceano. La strumentazione di navigazione e di comunicazione, all'improvviso, (sempre a causa del caos elettro-magnetico), non funzionano più; in quel caso, cosa accadrebbe? Immaginate, poi, un qualsiasi paese senza “sistemi di difesa; cioè muto senza sistemi di comunicazione, cieco senza l'osservazione satellitare per potersi difendere da un eventuale attacco nemico e con i sistemi-guida dei missili fuori uso.
Anche senza un totale caos magnetico, un forte indebolimento del nostro campo magnetico, sarebbe già un gravissimo problema. Malgrado, infatti, l'avvento del sistema di posizionamento satellitare, le bussole magnetiche servono ancora, come strumento base, per la navigazione delle navi e degli aerei.
Le compagnie petrolifere per le ricerche e la trivellazione scientifica del sottosuolo, infatti, usano ancora le misurazioni del campo magnetico per riuscire a posizionare in maniera precisa le trivelle. Molti satelliti artificiali della terra, inoltre, possono essere mandati fuori rotta dal mutamento del campo magnetico terreste. Il campo di forza magnetico terreste, inoltre, fa parte anche di un ombrello cosmico che aiuta a mantenere integro lo strato protettivo di particelle cariche e che chiamato iono-sfera. Il campo stesso devia alcune di queste stesse particelle verso i poli geografici. Tutto ciò protegge la nostra tecnologia dall'effetto delle radiazioni cosmiche. Non è soltanto questo, però, a essere minacciato dal caos magnetico; anche gli esseri viventi, infatti, ne verrebbero colpiti.
Gli effetti, del magnetismo sugli oggetti di ferro e acciaio, sono molteplici. Uno di questi effetti è la lievitazione. Aumentando la potenza del magnetismo, però, i medesimi effetti si potrebbero avere anche sugli esseri viventi; proprio com'è accaduto, a un grillo sottoposto a un esperimento di lievitazione, compiuto dal fisico inglese, Andrey Geim.
Egli spiega che: “ogni cellula vivente, viva o morta che sia, è formata da molecole; quando vengono attraversate da un campo magnetico tutte le molecole si magnetizzano. Questo fenomeno viene chiamato magnetismo; quindi le cellule, a contatto con una forza magnetica, diventano magnetiche; questo è il motivo, per cui le rane o qualsiasi altra creatura, ( incluso l'uomo), reagiscono al campo magnetico e possono essere forzate a lievitare”.
Il campo magnetico della terra è centomila volte più potente di quello usato da Geim. Le creature viventi, però, sono molto sensibili ai suoi effetti. Le talpe, ad esempio, passano la loro intera vita sotto terra; in altre parole, senza la luce del sole o delle stelle a farli da guida; nonostante ciò, questi animali, scavano le loro gallerie seguendo una specifica linea nord-sud e le loro tane sono sempre a nord di questi tunnel. Ciò si può spiegare, soltanto, affermando, che queste creature, riescono ad avvertire la direzione del campo magnetico.
Gli scienziati, infatti, credono che una sostanza simile al ferro, chiamata magnetite, giochi un ruolo importante in questo “Senso Magnetico” ed è stato trovato in molte specie importanti incluso l'uomo. Tra queste specie di animali, che all'interno del loro organismo, posseggono una “Bussola Naturale” , vi sono anche le api. Queste graziosissime creature sfruttano il loro cosiddetto senso magnetico per riuscire ad individuare i fiori carichi di nettare. L'impollinazione delle api produce un terzo delle nostre riserve di cibo. Non si formerebbero i frutti, se infatti, questi animaletti, non compissero bene il loro lavoro. Gli esperti affermano che gli animali, nel caso in cui, dovessero affrontare una nuova polarità del campo magnetico terreste, troverebbero nuovi meccanismi di sopravvivenza, nell'arco di una generazione.
Le cose, però, rischierebbero di essere molto differenti e pericolose nel caso in cui si dovesse arrivare a una lunga fase di transizione senza, quindi, la forza dei poli magnetici nord e sud, causerebbe dei gravi problemi. Gli analisti, infatti, credono che, se tale fase dovesse durare “diecimila anni, gli animali dovrebbero evolvere altri meccanismi per sopravvivere a questo periodo” . Per la razza umana, però, le implicazioni, di una situazione del genere, potrebbero essere maggiori. Una recente teoria afferma, infatti, che c'è una forte correlazione tra caos magnetico e caos sociale.
Gli esperti, infatti, hanno sempre più prove, (di tipo medico), per poter dimostrare lo strettissimo collegamento tra magnetismo e sanità mentale. Alcuni ricercatori di Zurigo, volendo dimostrare ciò, hanno messo “Sotto Osservazione” un paziente epilettico. L'esperimento, compiuto da questi studiosi, consisteva nel provocare, artificialmente, a tale soggetto, una crisi, semplicemente, cambiando la polarità del campo magnetico che lo circondava.
L'analisi ha dimostrato che, esattamente nel momento in cui è cambiata la polarità magnetica del campo, ha avuto inizio l'attacco. Una teoria afferma, infatti, che i disturbi nel campo magnetico, possono distruggere la comunicazione tra le cellule celebrali. Lo staff medico svizzero,in effetti, hanno accertato che, la presenza di magnetite nel cervello, è fortemente responsabile degli attacchi epilettici del paziente in questione. Gli analisti, quindi, credono che alcune persone abbiano il cervello particolarmente sensibile ai campi magnetici. I cambiamenti magnetici, quindi, potrebbero essere collegati a un'intera serie di problemi celebrali e comportamentali tra cui, uno dei più importanti, è la depressione.
I medici sanno, infatti, che le malattie depressive si manifestano, in particolar modo, in primavera e in autunno; quando cioè si verificano i picchi nell'attività delle tempeste geo-magnetiche. In tali momenti, infatti, il campo magnetico terreste subisce i mutamenti maggiori. Gli effetti dei campi magnetici, sullo “stato d'animo” e sui comportamenti umani, sono stati studiati dalla facoltà di medicina dell'università del South Carolina.
In questa università, infatti, il Dottore e neurobiologo Mark George, ha usato una macchina in grado di creare un campo magnetico altamente concentrato per attivare parte del cervello. Egli ha spiegato che il suo esperimento consisteva nel stimolare una specifica zona del cervello, (in questo caso la parte destra), per riuscire a produrre un qualche movimento della “parte opposta del corpo” del soggetto in questione. Tale esperimento continuerà finché, tramite sempre la stimolazione elettro-magnetica, non si individuerà “il punto preciso per stimolare il movimento” del pollice del soggetto. La macchina, ogni qualvolta che tocca il corpo del soggetto, invia un rumoroso impulso elettrico alla parte stimolata.
Il dottor George, grazie a tali sperimentazioni, ha scoperto anche che stimolando una zona specifica della parte sinistra del cervello, “la maggior parte, delle persone d'estorse” , proverà “una sensazione di tristezza” ; se, invece, si stimola, la parte destra del cervello, “le stesse proveranno euforia” ; ossia “si sentiranno più felici, più energiche” e questo sembra, al dottor George e al suo collega Andy Spear, (che, in questa particolare occasione, gli ha fatto da cavia), abbastanza significativo. La vera questione è sapere come avviene nel cervello”. Gli esperti, infatti, stanno cercando di scoprirlo, con l'utilizzo, di varie immagini e molti altri strumenti.
Il bio-fisico Phil Callahan, in Florida, crede che il geo-magnetismo, non soltanto possa alterare il nostro “Stato Emozionale” , ma possa, addirittura, contribuire al sorgere di gravi conflitti militari. Callahan, per dimostrare ciò, ha progettato un misuratore per testare le caratteristiche magnetiche del terreno. Egli crede, infatti, che la capacità del terreno d'essere un buon conduttore del campo magnetico terreste, abbia effetto sulla crescita delle piante e sul comportamento umano. Callahan, ha scoperto terreni di questo tipo, a Belfast, in Bosnia, in medioriente. Egli, quindi, crede che non si tratti di una coincidenza, il fatto che siano tutte “Zone di Guerra” .
Egli, infatti, afferma che: “Vivere in questi campi di forza è positivo, nel caso in cui, si lavori o si faccia qualcosa di costruttivo; ma se non si svolgono attività particolari, compare il fanatismo, e come conseguenza, scoppia una guerra” . Questa teoria è certamente insolita, ma se fosse confermata, quando il campo s'invertirà, queste “Zone Turbolenti” , potrebbero spostarsi.
La vera questione, quindi, è dove si troveranno le nuove con i “Focolai di Violenza”? “Il cambiamento del comportamento umano” potrebbe essere, soltanto, una semplice teoria; ci sono però, buone prove che, in quel caso, il caos magnetico, avrebbe un impatto ancora più profondo. Il prossimo cambiamento magnetico, inoltre, potrebbe avere effetti, non soltanto, sulla nostra mente, ma addirittura, sulla “Nostra Evoluzione” .
I dinosauri, infatti, potrebbero essere stati uccisi da un cambiamento del campo magnetico terreste. Occasionalmente, infatti, ci sono stati lunghi periodi di stabilità tra un'inversione magnetica e l'altra. In queste lunghe fasi di transizione, la vita ha impiegato milioni di anni, per adattarsi a una qualsiasi direzione del campo magnetico della terra.
Questi periodi, hanno avuto luogo, tra due grandi eventi evoluzionistici: uno fu durante il “Permiano” , (circa 200-250 milioni d'anni fa), quando tra il 70 e il 90% di tutte le specie viventi, dagli “Organismi Unicellulari” , agli antenati dei rettili, si estinse. L'altro, invece, è rappresentato dall'estinzione dei dinosauri, avvenuta durante il “Cretaceo-Terziario” , ossia circa 65 milioni d'anni fa.
In entrambi i casi, in sostanza, si erano verificate delle inversioni del campo magnetico terreste, dopo una lunga pausa. Per essere la causa di un “Cambiamento Evoluzionistico” , quindi, l'inversione della polarità magnetica terreste, dovrebbe, necessariamente, essere qualcosa di più che interferire con la “Capacità di Navigazione” degli animali. Tutto ciò significa, in ultima analisi, che il magnetismo terreste, deve essere considerato alla pari della luce del sole; ossia indispensabile per la funzionalità delle “Cellule Vitali” .
Le cellule biologiche producono campi elettrici durante i loro “Processi Vitali” . Questi campi vengono formati, quando le cariche elettriche presenti sugl'atomi, si muovono all'interno, all'esterno e intorno alle cellule. I campi magnetici, però, (secondo gli studiosi), non possono muovere nulla che abbia una carica elettrica; ma se ciò fosse vero, come può un campo magnetico debole, avere effetti su ciò che accade all'interno delle cellule?
La “Scienza Sperimentale” , dei nostri giorni, sembra, però, dimostrare che ogni cambiamento del campo magnetico terreste, potrebbe avere ripercussioni, anche maggiori, su ogni cosa. Il cosiddetto “Bio-Magnetismo” , è una scienza appena agl'inizi; le prove sperimentali, però, stanno aumentando. Il prof Abraham Uboff, infatti, afferma che gli esperti hanno “Visto Effetti molto Profondi sul Comportamento dei Ratti; questo in termini di memoria e apprendimento” .
Uboff, inoltre, afferma che gli analisti hanno anche “visto cambiamenti nella Profilazione Batterica” , nella “Profilazione delle Cellule Umane” . Gli studiosi hanno osservato “lo stesso fenomeno nelle piante” . Gli esperti, infatti, hanno scoperto d'essere “in grado di aumentare l'attività delle piante in termini di percentuali di crescita, di dimensione delle foglie o di diametro dello stelo, solo cambiando la natura di questo Campo Magnetico” . Se è vero che, i “Processi di Base della Vita” subiscono effetti, in qualsiasi momento, dovesse verificarsi, quest'inversione del campo magnetico, potrebbe portare alla distruzione della “Vita Umana” sulla faccia della terra.
Il prof Uboff, infatti, afferma, in ultima analisi che: “se l'intero processo di transizione durerà a lungo potrebbero esserci cambiamenti nella specie inclusa probabilmente la razza umana” .
Sconvolgimento evoluzionistico, caos elettronico, conflitti sociali, inversione dei poli, ci lascerà a tutti noi senza energia? Sebbene gli esperti stiano scoprendo appena come funziona tutto ciò la vita sembra ordinata dal geo-magnetismo. Aiuta tutti noi a comunicare e navigare e influenza il modo di pensare e sentire potrebbe avere un impatto su tutte le forme di vita sulla terra.
Geologi, fisici e biologi sono, infatti, impegnati in una sorta di gara per svelare i suoi misteri. In ultima analisi possiamo affermare che solo una cosa è certa si verificherà e chiunque si troverà nei paraggi ne subirà gli effetti. Secondo gli scienziati tutto ciò, molto probabilmente, potrebbe verificarsi nel 2012. Questa data è posta in luce anche dal calendario dei Maya.
Il 22 dicembre del 2012 infatti, secondo questo grande popolo ci dovrebbe essere un disastro planetario molto simile a quello descritto dagli scienziati per l'inversione dei campi magnetici.
a cura di Aroldo Antonio
Fonte: http://www.ilportaledeltempo.it/?sezione=MI&art=apocalisseannunciata