L'ingegneria degli orangutan

I ricercatori della University of Manchester hanno scoperto che gli orangutan sono in grado di costruire “nidi” sfruttando un'innata predisposizione per una forma rudimentale di ingegneria. Gli orangutan usano costruire i loro giacigli sulla cima degli alberi, piegando i rami più grossi e deponendo sopra alla struttura così creata un tappeto di rametti flessibili, per rendere il loro letto più confortevole. “E' chiaro che gli orangutan usano la loro conoscenza dei meccanismi secondo i quali diversi tipi di rami si rompono per costruire i loro nidi” spiega Adam van Casteren, a capo del team di ricerca. “Il livello di conoscenza tecnologica di cui dispongono gli orangutan ci fornisce indizi sull'evoluzione dell'utilizzo di strumenti e della tecnologia negli esseri umani”. La ricerca di van Casteren inizia con uno studio degli orangutan di Sumatra volto a scoprire se la loro camminata bipede consentisse a queste grandi scimmie di risparmiare energia. Parallelamente a questo studio, il supervisore di van Casteren, Roland Ennos, stava studiando la ragione per cui alcuni rami utilizzati per la costruzione di giacigli venivano difficilmente spezzati dagli orangutan.

“Lo scopo era quello di saperne di più sulla progettazione meccanica e l'architettura dei giacigli di orangutan, capire quanto fossero tecnicamente sofisticati, e se gli orangutan sfruttassero le proprietà meccaniche naturali dei rami”. I nidi di orangutan, utilizzati per riposare tra un periodo di raccolta e l'altro, o per trascorrere la notte al sicuro dai predatori di terra, sono generalmente di forma ovoidale, e non vengono riutilizzati: ogni giorno, infatti, gli orangutan creano nuovi “letti sospesi” per riposare, a volte anche più di una sola volta in 24 ore. I metodi per la costruzione di un giaciglio vengono appresi dagli orangutan in giovane età, osservando la madre adoperarsi per realizzare letti di rami e foglie adatti ad ospitare loro e la prole. All'età di tre anni, un orangutan è ormai un esperto costruttore di giacigli sospesi, abilità che gli consente di iniziare una nuova vita lontano dalla famiglia.

Dopo aver selezionato la posizione migliore per il nido, gli orangutan piegano e spezzano alcuni rami dell'albero prescelto, bloccandoli tra loro per creare la struttura di base del letto. A questo punto, vengono aggiunti ramoscelli più piccoli sulla struttura appena creata, realizzando una specie di materasso. Il livello di complessità di questi nidi può essere tale da includere anche un “cuscino”, realizzato anch'esso con rametti e fogliame, e un tetto di protezione dalle intemperie. “Sono strutture solide, e un orangutan impiega da 10 a 15 minuti per realizzarle” spiega van Casteren. Ma per comprendere se gli orangutan siano realmente consapevoli delle proprietà meccaniche dei rami utilizzati per costruire il giaciglio, i ricercatori hanno dovuto misurare le caratteristiche di diversi nidi.

Il centro del letto è molto più flessibile della struttura esterna, cosa che lo rende molto più confortevole di un semplice letto di rami rigidi. Van Casteren ritiene che gli orangutan conoscano l'utilità delle “fratture da legno verde”, rotture parziali dei rami più giovani di un albero. Sfruttando questa caratteristica dei rami, gli orangutan scelgono accuratamente quali rami costituiranno la struttura portante rigida, e quali il letto flessibile e comodo. “Piegano e spezzano parzialmente i rami spessi per creare la struttura, poi rimuovono i rami più sottili per rendere il nido più confortevole. “Questo dimostra che sembrano possedere alcune nozioni di ingegneria, probabilmente utilizzando il diametro come metodo per determinare la rigidità di un ramo, e la cosa ha implicazioni sull'evoluzione dell'intelligenza” spiega Ennos. “Crediamo che le capacità necessarie per costruire un nido così sofisticato siano le stesse necessarie per realizzare e utilizzare strumenti, per cui richiedono un'abilità cognitiva simile. In questo contesto, sarebbe interessante investigare sulle capacità di realizzare nidi di altri animali, come castori e uccelli” conclude van Casteren.

Fonte: http://www.ditadifulmine.com/2012/04/lingegneria-degli-orangutan.html http://phys.org/news/2012-04-orangutan-reveal-expertise.html