I misteri? della massoneria


di Cristina Battisti

Le radici della Libera Muratoria affondano intorno al XII secolo e seguenti, fino alla forma odierna. Le radici filosofiche si spingono ancora più indietro nel tempo fino al X secolo a.C. data della progettazione del Tempio di Salomone per volere del Re Davide di Israele, sulla sacra terra del monte Moriah. Nella tradizione massonica molti rituali si basano sul tempio di Salomone e sulla storia o leggenda di un efferato omicidio compiuto all’interno del tempio.
Il monte Moriah è sempre stato oggetto di acerrime dispute e a tre millenni dall’epoca di Davide, questo luogo detto Monte del Tempio, è rivendicato da mussulmani ed ebrei . Venerato da entrambe le religioni poiché luogo sacro. Pare che qui Maometto salì la scala d’oro che lo portò dalla roccia Sacra al cielo dove Allah lo istruì sulla legge del Corano come qui altrettanto sembra che Abramo ricevette l’ordine di sacrificare il figlio Isacco.

Secondo la tradizione biblica Davide nel 1000 a.C. conquistò Gerusalemme e qui decise di erigere un tempio proprio nel monte Moriah, Dio proibì la costruzione, per punirlo del copioso sangue sparso nelle sue guerre di conquista come Re di Israele. Davide tramandò al figlio Salomone il compito, non trascurando di lasciare fondi cospicui per la realizzazione. Nelle parole del Libro dei Re:

“Ecco ho deciso di edificare un tempio nel nome del Signore mio Dio, come ha detto il Signore a Davide mio padre: Tuo figlio, che io porrò al tuo posto sul tuo trono, edificherà un tempio al mio nome”

Salomone chiese aiuto ad Hiram, re fenicio di Tiro, consapevole che in tutta israele non esistevano architetti e maestranze competenti. Arrivarono in Israele gli Artieri Dionisiaci di Tiro. Migliaia di operai e migliaia di tonnellate di legno di cedro del Libano e l’architetto-matematico Hiram Abif il più illustre e dotato di tutta Tiro, descritto nel Libro dei Re come : “figlio di una vedova”
Le sacre scritture non riportano cenno dell’omicidio efferato ai danni di Hiram Abif, ma la Massoneria da questa leggenda prende sostegno. La letteratura massonica sostiene che il progettista Hiram sovrintendesse minuziosamente ai lavori tanto da aver organizzato il lavoro dividendo le manovalanze in tre classi a seconda delle capacità: Apprendista, Compagno d’Arte e Maestro. Le paghe erano commisurate alla qualifica e siccome erano 3.330 fra capisquadra e 150.000 tra scarpellini e manovali Hiram faceva distribuire gli stipendi in base ad una parola d’ordine segreta che identificava ogni classe. Sempre secondo la leggenda massonica quindici operai congiurati si unirono per estorcere ad Hiram Abif un avanzamento di livello, una sorta di ultimatum pena la morte. Dodici si ritirarono ed i tre che rimasero al diniego di Hiram, di rivelare le parole segrete, lo uccisero. In punto di morte Hiram Abif pronunziò le parole: “Non c’è soccorso per il figlio della vedova?”

Frase di eco straordinaria nelle file massoniche, con questa frase i massoni chiedono soccorso in caso di bisogno agli altri affiliati.

Salomone ed il re di Tiro seguirono il resto dei lavori. Ci pensò il re babilonese Nabucodonosor, dopo quattro secoli, a raderlo al suolo incendiandolo, quando invase e conquistò Israele. I tesori che custodiva furono portati via come bottino di guerra, tranne l’Arca dell’Alleanza misteriosamente scomparsa. Dopo mezzo secolo di esilio i giudei fecero ritorno in terra di Israele e ricostruirono il tempio sotto Zorobabele. Ci pensarono poi i romani nel 70 d.C. a distruggerlo nuovamente e ad espellere i giudei da Israele.
Oggi il monte Moriah è dominato dai due edifici più imponenti della fede mussulmana, la moschea di al-Aqsa e la “Cupola della Roccia” o anche mosche di Omar. I resti del tempio di Salomone costituiscono il cosidetto Muro del Pianto, dove gli ebrei si recano in pellegrinaggio ogni anno.

Duemila anni dopo la vicenda salomonica, nell’Europa occidentale cominciarono ad erigersi luoghi di culto maestosi, la Chiesa era all’apice del potere e della creazione del suo impero. Gli architetti si guardavano bene dal promuovere il loro sapere intuendo la potenza del loro ruolo ritenuto dai più divino del costruire, le cattedrali gotiche dovevano ai tempi somigliare a veri miracoli, oggi conosciamo tutti la tecnica dell’arco rampante che permise tanta maestosità.
Era il XIII secolo e dal nord della Francia questo splendido modo di costruire varcò tutta l’Europa, lo status di capomastro godeva dei privilegi più alti dopo la corte, gli architetti erano venerati dalla gente comune e dalla Chiesa che ne capiva l’indispensabilità per fomentare l’immaginifico del volgo da tramutare in gregge di fedeli.
Il termine Masoneria prende origine dal francese franc-maconnerie abbreviato in franc-macon (libero muratore) in Italia Libera Muratoria. In effetti erano liberi muratori, liberi di viaggiare e valicare confini senza problemi grazie alla loro arte che tenevano ben segreta e che li arricchiva. Quando Chiesa e Stato si resero conto che le gilde di muratori potevano rappresentare un pericolo ne vietarono le associazioni e le riunioni, fù così che tutto si svolgeva in gran segreto, tra parole d’ordine e riti di iniziazione all’arte.Lo stesso mistero che ancora oggi aleggia intorno a questa confraternita.

La massoneria ha resistito all’Inqusizione e al nazismo, nel corso dei secoli i massoni si sono ritrovati ad essere nemici di principi, re, papi, democratici e dittatori sucitando sempre timori e sospetti, mantenendo saldi i loro principi operativi, fino al rinascimento quando le fortune finanziarie dei lavoratori della pietra videro iniziare il loro declino. Verso la fine del Cinquecento si cominciarono ad accogliere nella corporazione dell’Arte anche simpatizzanti e nobili dando vita ad una massoneria speculativa dalla quale in un balzo storico possiamo ricondurci alla massoneria odierna , corredata in parte ancora oggi da quella fama satanica ventilata nel 1800.
Il mistero può e deve continuare, condito tra sacro e profano, come si conviene ad ogni movimento segreto in grado di suscitare morbose curiosità, leggende e cospirazioni a livello mondiale. Di fatto come ogni movimento, forse nato buono, ha subito il contagio degli uomini, della religione e del potere. Sopravvive oggi con lo stesso mistero che sempre è stato la sua vera forza. L’immortalità delle bramosie umane rispetto alla ritualità e alle formule, la magia possibile anche a menti molto poco magiche.

Fonte: http://www.reset-italia.net/2011/01/15/i-misteri-della-massoneria/