Come l'informazione sfugge ai buchi neri

Il Giornale OnlineSe si quantizza la gravità, dicono i ricercatori, lo spazio-tempo diviene molto più ampio l'informazione può riapparire in un futuro lontano dall'altro lato di quello che prima pensavamo essere la fine dello spazio-tempo.

Un gruppo di ricercatori della Pennsylvania State University ha identificato un meccanismo attraverso cui l'informazione può essere recuperata dai buchi neri,quelle regioni dello spazio la cui gravità è talmente intensa da non lasciar sfuggire neppure un raggio di luce.
Negli anni settanta Hawking aveva mostrato che i buchi neri evaporano attraverso processi quantistici, ma asseriva che l'informazione in essi contenuta – in un certo qual senso, quella relativa all'identità della materia inglobata – sarebbe andata per sempre perduta. Questa affermazione sfidava la meccanica quantistica, dato che uno dei principi di questa teoria è proprio che l'informazione non possa essere distrutta.

Ciononostante, l'idea di Hawking fu generalmente accettata dai fisici fino alla fine degli anni novanta, quando molti iniziarono a dubitarne, tanto che nel 2004 Hawking stesso vi aveva rinunciato. Tuttavia, nessuno era stato finora in grado di prospettare un meccanismo plausibile attraverso cui l'informazione potesse sfuggire al buco nero.

Ora il gruppo diretto da Abhay Ashtekar, ha scoperto tale meccanismo. Per illustrarlo sull'ultimo numero delle “Physical Review Letters”, Ashtekar ha usato un'analogia con Alice nel paese delle meraviglie: “Quando il gatto del Cheshire svanisce, il suo sorriso rimane”. “Noi pensiamo che accada qualcosa di simile con i buchi neri. L'analisi di Hawking suggerisce che alla fine della vita di un buco nero, quando sia completamente evaporato, lasci dietro di sé una singolarità, una sorta di punto finale dello spazio-tempo, che funge da 'pozzo' per l'informazione irrecuperabile.”

[/size=12]

Fonte: http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/Come_l_informazione_sfugge_ai_buchi_neri/1330467