Ancora evidenze di una rapida inversione dei poli magnetici

da Corrado Ruscica

Per quanto ne sappiamo, i poli magnetici terrestri si invertono mediamente ogni circa 200 mila anni e, di solito, questo processo richiede 4-5 mila anni. Oggi, per la seconda volta, è stata trovata una forte evidenza che il processo di inversione abbia avuto luogo in un intervallo di tempo di alcuni anni.

Flussi di lava presso il Sheep Creek Range nel Nevada potrebbero preservare forti evidenze di una rapida variazione della direzione del campo magnetico avvenuta circa 15 milioni di anni fa.

La prima evidenza è stata scoperta grazie ad una rapida variazione del campo geomagnetico nel 1995 quando si trovarono flussi di lava ben preservati presso le Steens Mountain, nell'Oregon, Stati Uniti. Gli studi sulle rocce rivelarono che il campo magnetico si fosse spostato con un tasso molto rapido, circa 6 gradi al giorno. Ma questi dati rimasero controversi e molti scienziati si sono dati da fare per capire meglio la cosiddetta “teoria della rapida inversione del campo magnetico”. Di recente, è stato invece trovato che le rocce laviche di Battle Mountain, nel Nevada, presentano evidenze di una seconda rapida inversione datata intorno a 15 milioni di anni fa. In alcune rocce, è stato trovato che il campo magnetico si è spostato di 53 gradi in un solo anno.
Secondo alcuni geologi, la prossima inversione di polarità è già in ritardo dato che il campo magnetico terrestre si è indebolito nel corso degli ultimi cento anni e dato che l'ultima inversione stabile è avvenuta circa 780 mila anni fa. Comunque sia, finora nessuno sa con certezza perchè avvengano queste inversioni di polarità anche se si ritiene che esse siano correlate, in qualche modo, con i moti convettivi dovuti al ferro liquido distribuito nel nucleo esterno della Terra.

Vedi anche : http://www.macrolibrarsi.it/speciali/inversione-imminente-apocalisse-o-evento-naturale.php
Fonte: http://astronomicamentis.blogosfere.it/2010/09/ancora-evidenze-di-una-rapida-inversione-dei-poli-magnetici.html

Vedi: http://www.earth-prints.org/bitstream/2122/2629/1/1373.pdf